DIARIO DELL'ANNO
LAROMA24.IT (Matteo Monti) - Il 2014 è agli sgoccioli. Sono trascorsi 12 mesi intensi per i colori giallorossi: tra il duello scudetto con la Juve e il ritorno nell’Europa che conta, passando per le importanti novità sul progetto del futuro stadio di proprietà. Come consuetudine per gli ultimi giorni dell’anno, LAROMA24.IT ripercorre con voi i principali avvenimenti che hanno caratterizzato gli ultimi 12 mesi della formazione giallorossa.
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DAL MERCATO ARRIVA MAPOU, PALLOTTA AL VELENO CON BENATIA - L'inizio di settembre tra il suono della campanella dell'inizio della stagione 2014/2015 e il gong per la fine della sessione di mercato. Dopo la vittoria casalinga contro la Fiorentina, che precede la prima sosta delle nazionali (gli azzurri di Conte si impongono per 2-0 sulla Norvegia e per 2-0 sull'Olanda grazie a un gol di Daniele De Rossi), a tenere banco sono le ultime ore di trattative che consegnano ai giallorossi il quarto difensore centrale a Rudi Garcia: dal Newcastle (prestito da 1,3 mln di euro con diritto di riscatto fissato a 6,9 milioni), arriva Mapou Yanga-Mbiwa che in conferenza stampa fa capire le intenzioni per la sua esperienza in giallorosso: "Cercherò di dare il massimo per conquistare il posto in squadra".
Mentre Alessio Romagnoli saluta temporaneamente i compagni di Trigoria - unendosi con la formula del prestito annuale alla Sampdoria -, al Fulvio Bernardini si presenta il greco Holebas: "Ho fame di vittorie, vogliamo lo Scudetto", dichiara l'ennesimo colpo di Walter Sabatini che l'11 settembre dà vita ad una conferenza fiume in cui affronta l'argomento mercato e, quindi, la delicata trattativa che ha portato Mehdi Benatia al Bayern Monaco: "Voleva restare ma a condizioni inaccettabili per noi. Giocheremo per vincere lo Scudetto". Il marocchino è al centro dei pensieri anche del Presidente James Pallotta che, in una nota ufficiale sul sito del club, gli dà spudoratamente del bugiardo: "Aver mentito a Rudi Garcia e ai suoi compagni lo ritengo assolutamente inaccettabile. A Walter Sabatini ho detto che stava avvelenando lo spogliatoio e che lo volevo fuori".
RICOMINCIO DA EMPOLI, BENTORNATA EUROPA - Lo spogliatoio è alle prese, nel mentre, con un altro problema: Maicon viene rimandato a casa dal Brasile per un alterco con il Ct Dunga e Gimar Rinaldi. Un episodio che disturba l'ambiente Roma in vista della sfida del 13 settembre contro l'Empoli, dove il brasiliano viene regolarmente convocato da Garcia, che in conferenza stampa spiega l'accaduto: "E' tornato in ritardo, ha sbagliato ma il suo problema è con la Nazionale. A noi non ci riguarda". Convocato Iturbe che fa sapere come sia stato proprio il tecnico francese a volerlo con forza; c'è anche De Sanctis tra i disponibili, dopo gli elogi a Totti, Garcia e i tifosi giallorossi nel corso di una lunga intervista rilasciata a Roma Tv. Chi invece proprio non ce la fa è Federico Balzaretti: "Non so se e quando riuscirò a tornare in campo", sono le frasi shock pronunciate davanti ai cronisti della stampa (ASCOLTA TUTTA L'INTERVISTA) a cui il terzino confida le difficoltà riscontrate nel recupero dal suo infortunio. Quella con l'Empoli, poi, sarà l'ultima apparizione in campo per Leandro Castan prima di una serie di problemi fisici - in origine una presunta otite acuta - che ancora oggi non hanno restituito il brasiliano alla difesa della Roma: "Il nostro obiettivo è lo Scudetto", le parole del centrale, presente insieme a Strootman nella lista consegnata da Rudi Garcia all'Uefa per la Champions League. In Toscana arriva la seconda vittoria in campionato: dopo undici anni i giallorossi espugnano il Castellani grazie ad un autorete di Sepe su un tiro dalla distanza di Radja Nainggolan, tra i migliori dei suoi in una delle prestazioni meno brillanti della Roma in queste prime quindici gare di Serie A dove il Ninja è risultato il più in forma della squadra. E mentre Gervinho prolunga il suo contratto fino al 2018, Totti e Garcia presentano in sala Champions il ritorno della Roma sui campi dell'elité del calcio europeo: all'esterno dello stadio scontri tra tifosi russi e giallorossi con due supporter del CSKA MOSCA accoltellati; dentro, invece, la Roma affonda gli avversari con un roboante 5-1 che riempie di aspettative squadra e città in vista del girone di Champions.
OSPEDALE TRIGORIA: CAGLIARI, PARMA E VERONA LE CURE. DA MANCHESTER, "KING TOTTI" - Ucan out alle prese con la fisioterapia per due settimane; lesione di primo grado alla giunzione miotendinea semi-membranosa destra per Borriello; lesione di primo grado al legamento collaterale per Astori; lesione di primo grado del muscolo pettineo destro per Iturbe; lesione di primo grado del soleo sinistro per De Rossi; risentimento all'adduttore sinistro per Holebas; elongazione al soleo sinistro per Keita; borsite al gomito sinistro per Curci.
Sembra un bollettino di guerra, e la battaglia a Trigoria può essere dichiarata persa visto il numero incredibile di infortuni accorsi ai giallorossi ad inizio stagione: "Non siamo preoccupati, non ho nulla da dire sul lavoro del preparatore Rongoni", dice in conferenza il ds Sabatini. Rudi Garcia un po' meno rilassato: "E' la legge della serie: se si fa male un giocatore e poi un altro, a volte c’è la sfortuna che si faccia male un terzo o un quarto. Per fortuna abbiamo una rosa ampia". E per fortuna arrivano tre vittorie a tranquillizzare tutti: 2-0 al Cagliari (gol di Destro e Florenzi che va a salutare la nonna in tribuna Monte Mario), 1-2 a Parma (reti di Ljajic e Pjanic), 2-0 all'Hellas (ancora a segno Florenzi e Destro). Una striscia di risultati positivi per il regalo del 38esimo compleanno di Francesco Totti: "Questa Roma ha grandi potenzialità", dice il capitano a Roma Tv. A Roma Radio, invece, parla dei tifosi e di Garcia: "Un grande uomo". Poi si racconta al programma "Slideshow" dove fa sapere i suoi obiettivi: "Spero di rivincere lo Scudetto prima di smettere; Pallotta farà grande la Roma". Ma è da Manchester che il suo nome rimbomba tra le gallerie del calcio mondiale: la Roma pareggia 1-1 all'Etihad - davanti agli occhi del Presidente James Pallotta - nella seconda apparizione in Champions, grazie ad una sua rete che gli consegna l'esaltazione dalla stampa internazionale: "Spero di fare altri gol, non mi sento 38 anni", dichiara al termine del match.
5 OTTOBRE, DATA DA CANCELLARE - Il primo snodo è tra i peggiori mai pensabili, un conato della storia che ha relegato il gol di Turone tra gli episodi, in fin dei conti, quasi accettabili. Rigore fischiato per un fallo di mano fuori dall'area, rigore fischiato per un fallo di Pjanic su Pogba fuori dall'area a tempo già scaduto da un minuto, mancata segnalazione di fuorigioco di Bonucci per la rete del definitivo 3-2. Le polemiche accese per il big match tra Juventus-Roma portano tuttora strascichi notevoli: la gestione tragi-comica della gara da parte del pessimo arbitro Rocchi - che fa poi retro-front definendo "anomala" la gestione dei casi incriminati - rischiano di compromettere un campionato già alla quinta giornata del girone d'andata. Totti non ci sta e tuona a fine partita: " E' sempre la solita storia, facessero un campionato a parte. Nel dubbio, per loro non ci sono dubbi". Non ci sta nessuno - neanche Garcia che sbotta su Twitter: "Questa partita fa male al calcio" - anche per i brutti episodi avvenuti all'interno dello stadio in cui tutto è permesso: sputi, insulti, schiaffi ai tesserati giallorossi seduti in panchina. Poi i messaggi privi di qualsiasi forma di stile da parte di Bonucci, Nedved, Marotta e della"signora" Agnelli. Intenzionato a ribadire sempre più la volontà di blindare Kevin Strootman nella capitale, prova a frenare gli strascichi del 5 ottobre il presidente James Pallotta: "Dovremmo calmarci tutti. Noi lotteremo sempre per arrivare in alto, cominciate ad abituarvi".
Niente da fare, però: non bastano il rinnovo di Maicon fino a giugno 2016 con l'opzione per un altro anno, le parole d'amore di Pjanic, Astori e De Rossi verso i colori giallorossi per rasserenare l'ambiente. A spaccare nuovamente la quiete tra Roma e Juventus arrivano l'intervista alla Gazzetta dello Sport di Morgan De Sanctis ("Alla Juve conta vincere ma non importa il modo. Con loro mai ad armi pari") e le parole di Francesco Totti sulle pagine del Corriere dello Sport ("E' giusto reagire, con Buffon idee diverse").
GARCIA PROMETTE LO SCUDETTO, IL BAYERN RIDIMENSIONA LA ROMA. CASTAN: "NESSUN TUMORE" - Assurdo a crederci ma tant'è. Rudi Garcia vuole voltare subito pagina, spronare i suoi al moto d'orgoglio. Decide così, in conferenza stampa, di uscire allo scoperto come mai fatto in passato delineando un solco che segnerà l'intera stagione dei giallorossi: "Dopo Juventus-Roma ne sono sicuro: vinceremo lo Scudetto" (RILEGGI TUTTA LA CONFERENZA). Per questo i calciatori tornano in campo archiviando la pratica Chievo con un 3-0 tutto nel primo tempo (Destro, Ljajic e Totti a segno) pensando di poter risparmiare energie in vista della sfida di Champions contro il Bayern Monaco. Pep Guardiola e company, però, fanno piombare tutto il mondo giallorosso in un vero e proprio tunnel dell'orrore per cui si ha ancora la sensazione che gli effetti non siano totalmente svaniti: 1-7 il risultato finale che mette in luce i limiti della squadra e il gap che corre nei confronti dei reali top-team del calcio mondiale. "Una lezione che ci servirà", dice Walter Sabatini deluso per l'esito del match al pari di Garcia che fa scudo intorno ai suoi: "La colpa è mia, adesso rialziamoci". "Incidente di percorso" è invece la definizione del presidente Pallotta. Per riscattare il Bayern arriva in soccorso la trasferta con la Sampdoria: "La sconfitta con i bavaresi non cancella la nostra stagione", diceva il tecnico francese alla vigilia di un match in cui, però, i giallorossi non vanno oltre lo 0-0.
Squadra che riesce a rifarsi davanti ai propri tifosi: contro il Cesena è 2-0 con i gol di Destro e De Rossi. Alla vigilia del match del San Paolo, infine, alimentata dalle preoccupazioni di carattere ambientale per l'attesa dei partenopei dopo la morte nel mese di maggio di Ciro Esposito, arriva come un fulmine a ciel sereno una dichiarazione spontanea di Leandro Castan che accende le sirene sulle sue condizioni cliniche: "Non ho nessun tumore, chiedo solo rispetto. Sto bene e non vedo l'ora di tornare", come se qualcuno avesse mai supposto un'illazione tanto grave.
STADIO e SOCIETA': TUTTO PER LO STADIO- Mentre a fine settembre viene svelata la terza maglia Nike della Roma (la prima è la casacca più venduta in Italia) e i tifosi giallorossi polemizzano durante Roma-CSKA nei confronti della proprietà sul caro biglietti, nella capitale arriva la notizia tanto attesa da James Pallotta e Mark Pannes: viene riconosciuto infatti l'interesse pubblico dalla Giunta Marino per il nuovo stadio di proprietà giallorossa: "Una giornata memorabile. La prima partita sarà nel 2017", la promessa del Sindaco di Roma. "Non sarò soddisfatto fin quando il nostro non sarà il più grande club al mondo. Per l'opera useremo fondi privati", l'aggiunta del numero uno di Boston che poi rincalza: "Sarà uno dei luoghi di intrattenimento più importanti d'Europa".
"Lo stadio? "E' finita la parte amministrativa ma c'è ancora tanto da fare", dice invece il dg Mauro Baldissoni. Come nel caso del main sponsor, argomento caldo nelle stanze operative che si occupano del marketing del club, impegnate nel delicato passaggio da Volkswagen a Citroen e nella ricerca - quasi disperata - di una partnership in grado di aprire soluzioni anche per i naming rights dell'impianto a Tor di Valle. Nel frattempo la società approva il progetto di bilancio al 30/06/2014 con una perdita ridotta a 38,6 milioni. Nel Cda giallorosso - dal quale escono definitavamente Unicredit, Fenucci e Di Benedetto - entrano nuovi membri tra cui D'Amore e Mia Hamm, ex calciatrice della Nazionale Usa femminile ("Un onore essere stata eletta"), che approvano il bilancio d'esercizio fino al 30 giugno 2014.