LAROMA24.IT (Daniele De Angelis) – Il 2014 è agli sgoccioli. Sono trascorsi 12 mesi intensi per i colori giallorossi: tra il duello scudetto con la Juve e il ritorno nell’Europa che conta, passando per le importanti novità sul progetto del futuro stadio di proprietà. Come consuetudine per gli ultimi giorni dell’anno, LAROMA24.IT ripercorre con voi i principali avvenimenti che hanno caratterizzato gli ultimi 12 mesi della formazione giallorossa.
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MERCATO AL VIA - L'inizio di stagione si avvicina e i primi di luglio sono giorni frenetici per Walter Sabatini, che lavora per portare a Rudi Garcia i primi rinforzi in vista del raduno. Tanti i nomi sull'agenda del ds giallorosso: da Carrasco a Rabiot, passando per Yedlin e Yarmolenko e non si trascurano ipotesi più suggestive, ad esempio Cuadrado. In uscita si rastrella qualche milione dalle cessioni di D'Alessandro (Atalanta) e Marquinho (prestito oneroso all'Al-Hittihad), mentre resta d'attualità la situazione di Mehdi Benatia. Il Manchester City sembra la maggior pretendente, la Roma fa la sua controproposta: 30 milioni più l'ex viola Nastasic. Calciomercato a parte, in questi giorni vengono pubblicati i prospetti informativi che riguardano l'aumento di capitale. Dai documenti pubblicati emergono novità significative sullo stadio (e intanto il progetto e i documenti relativi sono stati resi pubblici presso la "Casa della Città" istituita dal comune), come ad esempio i finanziamenti previsti per le infrastrutture.
I PRIMI RINFORZI: DOPO KEITA ECCO COLE E UCAN - Nel primo weekend di luglio vengono formalizzati le prime operazioni di mercato. La prima, un po' a sorpresa, riguarda lo svincolato Emanuelson. Poi un'altra operazione a costo zero: dall'Inghilterra rimbalza la notizia dell'interesse per Ashley Cole, fresco di svincolo dal Chelsea. Per una volta i rumors che arrivano da Oltremanica si rivelano fondati e il club giallorosso raggiunge l'accordo con l'ex nazionale inglese. Il giorno dopo sbarca a Roma Salih Uçan, vecchio pallino di Sabatini. In seguito arriva il turno di Cole, accolto da un bagno di folla all'Aeroporto di Fiumicino. L'ex terzino di Arsenal e Chelsea firma un contratto biennale, mentre il giovane turco arriva in prestito biennale con diritto di riscatto. Sono giorni frenetici a Trigoria: mentre resta in standby l'operazione per Marko Basa, il centrale richiesto da Rudi Garcia, la Roma parla anche con gli agenti di Samuel Eto'o. Ma Sabatini il vero colpo lo concretizza in uscita, cedendo Dodò all'Inter: un'operazione che, sulla scorta di quanto avvenuto a gennaio con Bradley, frutterà ai giallorossi una cifra vicina ai 9 milioni di euro. Mentre è ufficiale anche la firma di Emanuelson, si continua a lavorare per Carrasco e il City si defila dalla corsa per Benatia, virando tutte le attenzioni su Mangala del Porto.
PARTE LA NUOVA STAGIONE - La Roma si presenta ai nastri di partenza della stagione 2014/15. Qualche volto nuovo, come Seydou Keita ("Qui per giocare, non per fare la chioccia") e Ashley Cole ("Roma una bella sfida per me"). Molte assenze, come quella dell'infortunatio De Sanctis e dei reduci dal Mondiale. E qualche gradita sorpresa, come il ritorno a Trigoria di Kevin Strootman, che nel frattempo ha ricevuto un parere positivo dalla visita specialistica a cui si è sottoposto ad Arezzo. Sulla questione stadio iniziano ad emergere le prime voci contrarie e i primi dubbi, in particolare quelli emersi sulla questione della proprietà del nuovo impianto. Questione stigmatizzata dal CEO Zanzi: "Stadio e Roma saranno controllate dallo stesso gruppo".
ITURBE SOFFIATO ALLA JUVE - Nei primi giorni di preparazione Sabatini mette a segno l'affare di mercato più costoso della gestione americana. Si tratta di Juan Manuel Iturbe, protagonista di un'asta di mercato che vede coinvolte anche Juve e Milan. Iturbe sbarca a Roma e si attende al più presto che faccia rotta per Vinovo, dopo che Juve e Verona sembrano vicine alla stretta di mano. Un accordo che però salta proprio in quelle ore di permamenza romana. Tutto questo provoca un vero e proprio terremoto in casa bianconera, che ha il culmine con le dimissioni di Antonio Conte. Il giorno successivo si concretizza l'offerta giallorossa: Iturbe è della Roma per 25 milioni di euro. Dopo la firma le visite mediche al Gemelli e il primo allenamento agli ordini di Rudi Garcia. Sullo stadio continuano le voci sul mancato accordo nella maggioranza dell'Assemblea Capitolina sul pubblico interesse dell'opera, tanto che il sindaco Marino interviene in prima persona per cercare di calmare le acque.
PRIMA USCITA A RIETI - Dopo la presentazione ufficiale di Iturbe (GUARDA LA GALLERY) c'è la prima uscita stagionale della squadra, prima della partenza per gli States. A Rieti si gioca contro la Nazionale indonesiana under 23. Una sfida, terminata 3-1, preceduta da un piccolo "giallo" sulle convocazioni, Nella lista pubblicata dalla società, in un primo momento, non era presente il nome di Mehdi Benatia. Vicenda che, prima di rientrare definitivamente, aveva alimentato ulteriormente le speculazioni sul futuro del centrale marocchino. "Mehdi è sereno, i suoi problemi non ci riguardano", assicura Radja Nainggolan.
ROMA IN USA - La Roma vola negli Stati Uniti senza Balzaretti e Gervinho (non partito per problemi personali), con le vicende dello stadio e di Benatia che continuano a far discutere. "Resto alla Roma", dice alla partenza il difensore marocchino, mentre sulla questione del nuovo impianto il dg Baldissoni dichiara: "Risponderemo con i fatti". La prima tappa del tour giallorosso è Boston, casa del presidente James Pallotta, che porta a cena la squadra e si intrattiene a lungo con Benatia, cosa che fa pensare a un possibile riavvicinamento. Sulla situazione Benatia anche Garcia spende alcune parole: "Per me non c'è nessun problema, giocherà nella Roma".Il tecnico francese, poi, non nasconde l'obiettivo stagionale: "Lo scudetto è il primo obiettivo".
BLITZ PER ASTORI - A Boston viene poi svelata la seconda maglia targata Nike, che sarà poi sfoggiata in campo nell'amichevole del Fenway Park contro il Liverpool, vinta dalla Roma per 1-0. Proprio mentre Totti e compagni giocano la prestigiosa amichevole con i Reds si concretizza l'ennesimo affare di mercato. "Oggi chiuderemo per un acquisto", aveva annunciato in giornata il dg Baldissoni. Si pensava che si riferisse a Toloi, rientrato da poche settimane al San Paolo dopo il prestito, ma il club paulista aveva già respinto la proposta giallorossa. Invece si tratta di Davide Astori. E l'ultima vittoria sul mercato di Sabatini ha il sapore di un derby, visto che il difensore del Cagliari era da tempo nel mirino della Lazio. A nulla sono valsi gli ultimi tentativi del ds biancoceleste Tare, piombato in piena notte nel ritiro dei sardi. Il giorno dopo arriva l'ufficialità: Astori si trasferisce in giallorosso in prestito con diritto di riscatto. Nel frattempo la Roma riparte alla volta di Denver, teatro del match di Guinness Cup con il Manchester United di Van Gaal. Che non vedrà arrivare Kevin Strootman, suo "storico" obiettivo di mercato, rimasto a Boston a proseguire la riabilitazione. Il mercato della Roma intanto non si ferma e Pallotta annuncia: "Stiamo per acquistare un giocatore americano". Identikit che corrisponde a quello di DeAndre Yedlin, esterno della nazionale USA.
STOP GERVINHO & 'OPTI POBA' - Nel frattempo in Italia fa molto rumore lo scivolone del candidato alla Figc Carlo Tavecchio. Quell' "Opti Pobà che prima mangiava le banane e ora gioca titolare nella Lazio" è un assist per chi si oppone alla corsa e favorisce invece la candidatura di Albertini e ha l'effetto di aumentare la fronda degli oppositori all'ex numero 1 della Lega Dilettanti. Una fronda che vede insieme, in una strana alleanza, anche Roma e Juventus. Nel frattempo la squadra ancora orfana di Gervinho, costretto (ufficialmente per problemi burocratici) a rimandare la partenza per gli USA, viene sconfitta 3-2 dal Man Utd. Primo tempo shock per i giallorossi, nella ripresa la reazione giallorossa con Totti e uno splendido gol di Pjanic da centrocampo.
BATTUTO IL REAL - Astori nel frattempo sbarca a Roma per le visite mediche e poi raggiunge i suoi compagni a Denver, terza tappa del tour giallorosso. In Italia, intanto, viene sorteggiato il calendario di Serie A. La Roma aprirà la stagione con la Fiorentina, nel sesto turno ci sarà l'atteso big match con la Juve e il derby con la Lazio è in programma alla penultima giornata. In tema mercato, mentre dalla Bundesliga spuntano pretendenti per Destro (Wolfsburg) e Ljajic (Schalke) e José Angel viene "regalato" al Porto, Pallotta ribadisce che "Benatia è incedibile". Il presidente conferma anche la posizione della Roma sulla corsa alla Figc: "Tavecchio non ci rappresenta". Il precampionato giallorosso prosegue e la Roma batte in amichevole il Real Madrid: un gol di Totti decide una sfida ben giocata dai giallorossi, pur se con qualche sofferenza di troppo nella prima parte di gara. Pur se stavolta a fare il giro del mondo è il diverbio avvenuto nel prepartita tra Keita e Pepe, con vecchie ruggini del passato tornate improvvisamente a galla.
KO CON L'INTER - La Roma è in procinto di chiudere la tournée a Philadelphia, mentre in Italia si chiude l'operazione aumento di capitale e spuntano nuove perplessità sul progetto stadio, in particolare sulle cubature destinate alla compensazione dell'opera, i vincoli paesaggistici e il nodo infrastrutture. "Ci sono aspetti del progetto da cambiare", sottolinea il sindaco Marino. Sul mercato si complica l'affare Carrasco e ormai si riducono le speranza per Garcia di vedere Gervinho in terra americana. La questione Benatia è sempre aperta e Garcia si auspica "che avrà la possibilità di parlare". Sul campionato per il tecnico francese "la Juve resta favorita, ma noi punteremo in alto". Nell'ultima tappa del tour USA c'è proprio un antipasto di Serie A, contro l'Inter. ma la Roma perde in malo modo: 2-0 e brutta prestazione dei giallorossi, che solleva anche qualche critica dall'altra parte dell'oceano. Brutte notizie arrivano anche dall'infermeria, con Leandro Castan costretto a fermarsi per un problema muscolare. "Questa sconfitta serva da avvertimento alla squadra", dice Garcia a fine partita. "La lotta scudetto non sarà cosi facile", sottolinea Daniele De Rossi, che poi "stronca" la candidatura alla Figc di Tavecchio: "Sicuramente non sarà razzista ma ha detto cose gravi".
PARTENZA PER L'AUSTRIA CON LA GRANA MAICON - Alle parole di De Rossi fanno seguito quelle di Morgan De Sanctis, fresco di elezione nel Consiglio Federale, che definisce "inadeguata" la candidatura di Tavecchio. Il portiere giallorosso, ancora convalescente dopo l'operazione al gomito, raggiungerà la squadra a Bad Waltersdorf dopo le elezioni federali. Nel frattempo la squadra rientra nella capitale. Se Benatia preferisce il silenzio davanti alle telecamere che lo attendono fuori dallo scalo di Fiumicino, Nainggolan si esprime sullo scudetto: "Io ci credo". Sfuma definitivamente Carrasco, che dopo aver usato la Roma come "sponda" alla fine rinnova con il Monaco.
Prima della partenza per l'Austria si segnala il nuovo ingresso del CdA di Stanley Philip Gold, mentre la Starwood Capital, società partner della Roma nel progetto stadio, appare intenzionata ad aumentare le sue quote societarie. Ma in squadra si registra un'altra defezione: quella di Maicon che, a dispetto delle voci di un rientro anticipato dalle ferie post-Mondiale, sceglie di restare in vacanza fino al 12 agosto e di ritardare così l'inizio della preparazione.
ROMA TUTTA AMERICANA - La settimana del richiamo di preparazione inizia con una vittoria per 5-0 contro i dilettanti dell'Eltendorf. In Italia Tavecchio vince la corsa alla presidenza Figc e soprattutto, in ambito Roma, avviene un passaggio storico: James Pallotta rileva per 33 milioni di euro le quote di UniCredit della Neep Roma Holding, mettendo fine alla partecipazione in società dell'istituto di Piazza Cordusio. Dopo Carrasco, sfuma anche Yedlin, che trova l'accordo con il Tottenham.
BENATIA-ROMA AI TITOLI DI CODA - Nella settimana di Ferragosto si chiude il ritiro giallorosso con il 5-1 al Wiener Sk. Ma soprattutto si avvicina ai titoli di coda l'esperienza nella capitale di Mehdi Benatia. C'è il Chelsea (che poi si defila), c'è il Manchester United ma c'è sopratutto il Bayern Monaco. Altri giorni frenetici per Walter Sabatini, volato a Londra per parlare con il Tottenham di Mattia Destro. Nel frattempo il Lille respinge le richieste per Basa e si rende più complicata la corsa a un eventuale sostituto del marocchino. La prima offerta del Bayern viene ritenuta insufficiente e si prova a trattare nuovamente con Benatia e l'agente Sissoko per l'adeguamento del contratto. Alla fine l'offerta finale recapitata a Benatia, che voleva anche saltare la presentazione all'Olimpico in segno di protesta, arriva a 2,5 milioni di ingaggio. Dopo la presentazione ufficiale della squadra (3-3 nel test col Fenerbahce con un nuovo infortunio per Castan - GUARDA LA GALLERY), arriva l'epilogo della vicenda: Benatia alla fine rifiuta la proposta dalla Roma. Resta solo da trattare con il Bayern per cercare di monetizzare una cessione ormai necessaria e dolorosa.
STADIO, ACCORDO PALLOTTA-MARINO - Si prosegue sul tema stadio e il sindaco Ignazio Marino, volato negli Stati Uniti da Pallotta, raggiunge l'accordo con il numero uno giallorosso riguardo la questione delle infrastrutture. E in tema mercato, mentre si attendono evoluzioni sulla situazione Benatia, si segnala un incontro Sabatini-Galliani a Forte dei Marmi. Argomento del colloquio è Mattia Destro, ma i discorsi per l'attaccante ascolano salteranno di lì a poco.
SALUTA BENATIA, ARRIVA MANOLAS - La cessione di Benatia, assente dall'ultimo test della Roma con l'Aek (2-1 per i giallorossi), si sblocca con l'arrivo del centrale difensivo che lo sostituirà in questa stagione. Il nome scelto è indubbiamente di alto profilo: Kostas Manolas, difensore dell'Olympiacos e protagonista in positivo con la sua nazionale nel Mondiale sudafricano. E un altro sgarbo alla Juve, che a lungo lo aveva inseguito. Il giorno del suo sbarco a Roma, Benatia raccoglie le sue cose e parte in direzione di Monaco. Nelle casse giallorosse finiranno 26 milioni più 4 di bonus, a fronte di 13 milioni più 2 di bonus da versare all'Olympiacos per Manolas. Arriva finalmente l'epilogo di una lunghissima vicenda che ha caratterizzato l'estate giallorossa, tra accuse reciproche e promesse non mantenute. Una perdita comunque importante per la Roma, a fronte dell'ennesima plusvalenza realizzata da Walter Sabatini.
GIRONE DI FERRO - Le brutte notizie non finiscono qui. Ci sono i sorteggi di Champions e per la Roma, al ritorno in Europa dopo 3 anni di assenza, si profila un compito non facile. Già i calcoli estivi non prevedevano un buon esito per i giallorossi, poi l'esito dei preliminari ha praticamente certificato che i giallorossi erano destinati alla quarta fascia. Come era lecito attendersi, l'urna di Montecarlo non è stato affatto benevola per i giallorossi, sorteggiati nel peggior raggruppamento possibile con il Bayern dell'ex Benatia, il Manchester City e il CSKA Mosca. Ma dirigenti e allenatore raccolgono il guanto di sfida. "Pronti ad affrontare le big", sostiene Baldissoni. Rincara la dose Pallotta: "Sarà dura anche per le altre squadre". "Saremo gli outsider", sostiene Rudi Garcia.
BUONA LA PRIMA - Si avvicina la prima di campionato e c'è spazio e tempo per le ultime operazioni di mercato. Preso il mediano colombiano Carbonero, "parcheggiato" al Cesena, mentre si conferma l'asse Roma-Olympiacos con l'arrivo in giallorosso del terzino José Holebas. A pochi giorni dalla chiusura delle trattative torna in auge il nome di Adrien Rabiot del PSG, si formalizza la cessione in prestito alla Samp di Alessio Romagnoli e si lavora per portare nella capitale Yanga-Mbiwa. Parte il campionato e la Roma si fa trovare pronta: i giallorossi battono la Fiorentina per 2-0 con le reti di Nainggolan e Gervinho (GUARDA LA GALLERY). Tre punti che mettono la parola fine a un'estate frenetica e che faranno da apripista a una lotta scudetto che si profila altrettanto intensa.