10 GENNAIO 1955 - Franco Tancredi compie 60 anni

10/01/2015 alle 10:39.
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LAROMA24.IT (Federico Baranello) - Il 10 Gennaio del 1955 nasce a Giulianova, la Posillipo degli Abruzzi, colui che è diventato poi uno dei portieri più amati, celebrati e forti dal nella storia della Roma: Franco Tancredi.

Le sue caratteristiche tra i pali erano agilità e velocità che gli consentivano di compensare una non straordinaria altezza.Cresciuto calcisticamente nelle giovanili del Giulianova, esordì in serie C nel 1972 e nella stagione 1973/74 affrontò il campionato in veste di titolare a soli 18 anni. L’anno successivo venne prelevato dal Milan per fare il “secondo” ad Albertosi: non esordì ma fece comunque esperienza vicino ad un grande “primo” . Poi scese in B con il Rimini dove disputò una buonissima stagione, quindi l'approdo  a Roma nel campionato 1977/78. Nella sua prima stagione fa la riserva a Paolo Conti (convocato come vice di Zoff al mondiale argentino del '78). Per il suo debutto bisogna attendere Roma-Verona del 28/01/1979 (2-0).

Ma è nella stagione successiva che nasce il mito di Franco Tancredi: durante il campionato difenderà la porta per ben 18 volte contro le 12 di Paolo Conti vincendo di fatto il “dualismo”, e soprattutto nella finale di Coppa Italia del 17 maggio 1980 contro il Torino che trascina la Roma alla vittoria parando tre rigori. L’anno dopo è il titolare della Roma e ancora con il Torino in finale di Coppa Italia neutralizza 2 rigori diventando ancora protagonista.

Sempre nella stagione 1980/81 si rende protagonista di un grande gesto di lealtà e sportività. E’ il 28 Dicembre 1980 e al “Curi” si gioca Perugia – Roma quando nel corso del secondo tempo un petardo colpisce Tancredi. il numero 1 giallorosso rimane stordito ma invece di abbandonare il campo ed ottenere uno scontato 0-2 'a tavolino', preferì rimanere in campo.

Avrà un ruolo decisivo nel riportare lo scudetto a Roma nell’83 dopo 41 anni (insieme a Vierchowod disputò tutte e 30 le gare) e conquisterà, oltre alle già citate, altre 2 Coppe Italia (1983/84 e 1985/86). Ovviamente è il protagonista della più bella cavalcata in Europa della Roma tra l’83 e l’84!

È tra i 5 romanisti che hanno vinto il più alto numero di competizioni con la maglia della Roma: 1 scudetto e 4 Coppe Italia come , Conti e Pruzzo oltre a che ha vinto uno scudetto, due Supercoppe Italiane e due Coppe Italia.

Tancredi è anche primatista assoluto di una speciale classifica “giallorossa” che lo vede presente per ben 8 stagioni , collezionando 258 presenze consecutive tra il 1980 ed il 1989. Questi numeri lo piazzano anche al secondo posto nella speciale graduatoria nazionale dietro al solo Dino Zoff.

Da segnalare come la fine della carriera in giallorosso sia ancora segnata da un petardo. È il 13 dicembre 1987 e a San Siro si gioca Milan–Roma. Al rientro delle squadre in campo per dar luogo all’inizio del secondo tempo, l'estremo difensore viene stordito dapprima da un petardo e, mentre è a terra, investito dalla seconda esplosione all’altezza del volto. Privo di sensi e viene trasportato in ospedale dal quale sarà,  al dimesso 2 giorni più tardi. La partita proseguì con l’ingresso in campo dell’allora diciassettenne Angelo Peruzzi, al debutto in serie A,  anticipando un passaggio di consegne che nella stagione successiva troverà maggiore continuità. La partita terminerà il risultato di 1-0 per il Milan con rigore trasformato da Virdis, ma la vittoria verrà poi assegnata a "tavolino" per 2-0 alla compagine romanista.

Saluta la capitale e si trasferisce al Torino nel campionato 1990/91 disputando la sua ultima stagione da giocatore collezionando 6 presenze in campionato, facendo da chioccia a Luca Marchegiani e vincendo anche la Mitropa Cup. Proprio in questa stagione, il 24 Febbraio 1991, torna da avversario e a dimostrazione di cosa abbia significato Franco Tancredi, e significa ancora, la sud gli dedica ben due striscioni: “Ieri, oggi e domani Franco nel cuore degli ultrà” e Ciao Franco, ben tornato a casa”. Nell’esporre gli striscioni la Sud lo chiama sotto la Curva e lui raccoglie l’invito e mentre si dirige verso i suoi tifosi che lo acclamano si ferma davanti un raccattapalle al quale bacia il lupetto della sua tuta. La Curva è in visibilio.

In carriera ha totalizzato complessivamente 294 presenze in Serie A, di cui 288 con la Roma, e 28 in Serie B, oltre alle 58 presenze in Coppa Italia e 36 nelle Coppe Europee con la maglia della Roma. Il rapporto con la Nazionale non fu idilliaco: 12 presenze tutte in amichevoli. Partecipò alla spedizione di Messico ’86 ma gli venne preferito Giovanni Galli.

Dopo il ritiro si è dedicato all’allenamento come dei portieri, ruolo che ha ricoperto con la Roma dal 1992 al 2004, e poi anche per , Real Madrid e la nazionale Inglese sino al 2012, seguendo i vari spostamenti di Fabio Capello. Nel luglio 2011 con il cambio al vertice a Trigoria, l'insediamento del consorzio Usa e il ritorno a Roma di Franco Baldini, Franco Tancredi ritorna in giallorosso sempre come dei portieri, alla Roma. Incarico che manterrà sino alla fine della stagione stessa.

Questa è una storia d’amore e come tutte le storie d’amore ha avuto i suoi alti e bassi: nel 2004, a seguito del trasferimento alla insieme a Fabio Capello, fu accusato di “tradimento” e fischiato poi dai tifosi della Roma durante la festa per gli 80 anni del luglio del 2007.

Ma “certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano…..” e nel 2012 la sua storia, le sue parate, il suo essere l’ultimo baluardo per 13 anni, la sua pacatezza, la sua lealtà in campo, il fatto che ai posteri si tramanderà quella formazione vincente dell’83 che inizia con il suo nome, per quel suo saluto verso la curva quando si dirigeva verso la porta mentre con il braccio verso il cielo veniva scandito il suo nome e cognome a gran voce…… è stato premiato con l’inserimento nella Hall of Fame ufficiale della squadra capitolina.