CARPI-ROMA: LE INTERVISTE
Queste le dichiarazioni di Mauro Baldissoni, direttore generale della Roma, rilasciate alla stampa prima del calcio d'inizio della sfida con il Carpi.
BALDISSONI A MEDIASET - ASCOLTA L'AUDIO
Una decina di giorni fa aveva smentito la notizia delle possibili dimissioni di Walter Sabatini. Vuole controsmentire a sua volta e fare chiarezza? Il terzo posto sarà importante per il suo
La mia prima smentita mi è stata rinfacciata da qualche giornale. Mi riferivo alla domanda specifica e alle indiscrezioni uscite in quei giorni, avevo definito una sciocchezza il fatto che avrebbe lasciato il 2 febbraio, cosa che non è successa e che resta una sciocchezza. Sabatini, come dovreste sapere, vorrebbe sempre firmare accordi annuali, vuole sempre che la società sia libera di valutare stagione per stagione una figura chiave come quella del direttore sportivo, specie se poi le cose non vanno bene e la squadra rende meno delle attese. Come sta avvenendo adesso con la Roma. Sabatini, in qualità di responsabile dell'area sportiva, si sente in parte responsabile di tutto questo, ma sono considerazioni che ha fatto più volte. Non è una novità e non cambia nulla. Noi e la proprietà siamo sempre stati più preoccupati per la sua salute, visto quanto fuma, che per le sue dimissioni.
Spalletti ha detto che in caso di risultati positivi e di terzo posto Sabatini potrebbe restare. C’è questa possibilità o ha la sensazione è che voglia prendere un'altra squadra?
Nel calcio gli scenari cambiano di settimana in settimana e sono influenzati molto dai risultati. La sua visione è quella di chi si sente responsabile di un andamento inaspettato e ritiene di dover mettere a disposizione della società il suo futuro, ma nulla è stato deciso e, ripeto, tutto cambia in relazione all'entusiasmo che portano i risultati.
Prima si parlava di spogliatoio depresso, ora tutto procede bene con Spalletti.
Ci aspettavamo un cambiamento, specie nella reattività dei calciatori e dell’aspetto mentale. Per un certo periodo non riuscivamo a vedere le non poche qualità dei giocatori, c’è stata un po’ di depressione e insicurezza. Il cambio di allenatore, di contenuti, toni e proposta sul campo ha generato un aumento di inseresse, attenzione e motivazioni. Questo ha come effetto la volontà di poter trovare nuove gerarchie nella rosa, nei confronti di un allenatore nuovo e disponibile a scegliere anche giocatori diversi dal tecnico precedente. Tutto questo ha elevato il livello di prestazioni, sia in allenamento che in partita, come si è dimostrato in quelle già giocate.