INTER-ROMA: le interviste. GARCIA: "Poco di positivo nella nostra prestazione, forse è un avvertimento per la squadra" - DE ROSSI: "Puntiamo allo scudetto, ma non sarà facile. Tavecchio? Ha detto cose gravi" (AUDIO)

02/08/2014 alle 23:27.
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Queste le dichiarazioni dei protagonisti di Inter-Roma, ultima gara dell'International Cup per la formazione giallorossa.

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Gli attaccanti?
A volte per me quando un attaccante ha occasioni è più un segnale più positivo che negativo. Abbiamo lavorato molto sul piano fisico e davanti alla porta è normale che i giocatori devono trovare la giusta precisione. Questo è casuale, non sono preoccupato.

Un bilancio della tournée?
L’ho detto prima, l’obiettivo principale era gestire i tempi di gioco. La brutta notizia è l’infortunio di . È un problema, speriamo non sia tanto grave. Abbiamo un mese, ma per un infortunio muscolare può essere un problema. A parte questo, mostra che abbiamo ancora tanto da lavorare. Abbiamo preso anche tanti giovani per gestire i tempi di gioco, era una buona cosa giocare contro queste squadre importanti.

Non avete giocato una buona partita, uno dei migliori è stato .
Quando vinciamo non mi piace parlare di un singolo e metterlo in luce. Abbiamo perso tutti insieme, la colpa è di tutti. Non dico niente su , ha fatto la sua partita. Tutti potevano fare meglio, sul fatto di girare la palla molto più velocemente. Abbiamo fatto troppi tocchi, il nostro gioco era facile da leggere oggi. Abbiamo giocato contro un'Inter ben organizzata, non abbiamo mai avuto la possibilità di metterla fuori posizione.

ha giocato nuovamente da terzino. Sarà una soluzione definitiva?
Di esterni bassi ne ho due, ma sono uno a Trigoria e l’altro riposa dopo i Mondiali. Quando saranno con noi, tornerà al suo ruolo per me più interessante, quello di attaccante esterno. Ma lui è capace di giocare in questo ruolo, sul piano difensivo bisogna prendere parametri nuovi, sul piano offensivo ha fatto l’assist per
col Real e quello per
oggi. Non è una sorpresa vederlo giocare bene in questo ruolo”.

I problemi nel primo tempo sono dipendenti dalla preparazione?
E' solo un atteggiamento dovuto alla preparazione atletica, lo abbiamo visto oggi. Senza energia e cambi di ritmo è difficile mettere in difficoltà l'avversario. Oggi forse è un vero avvertimento per la squadra, è vero che è un'amichevole, ma in una competizione vera non dobbiamo fare una partita come questa. Dimostra che la strada è ancora lunga per essere pronti come voglio io e come vogliono tutti.

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E' un peccato, con squadre di questo livello non ci piace perdere, volevamo cercare di andare avanti e fare la finale. La condizione fisica è quella che dovrebbe essere a questo punto della stagione. Fossimo stato molto meglio fisicamente sarebbe stato preoccupante. Andiamo avanti con il nostro lavoro. Ci dispiace perdere, ma la partita non era importante come quelle che arriveranno tra un mese.

Qualche dirigente ha detto che si punta allo scudetto. Pensi che possa essere l'anno buono per lo scudetto oppure meglio restare con i piedi per terra?

L'obiettivo deve essere migliorarsi sempre, lo scorso anno abbiamo fatto un grande campionato ma siamo arrivati secondi. Quest'anno, dopo tanti anni, posso dire che possiamo puntare allo scudetto, ma il fatto di puntarci è diverso dal farlo sembrare facilissimo. Qui sembra che l'Inter sia scarsa, che la senza sia diventata una squadra di brocchi... La Lazio la prendiamo in giro, ci scherziamo su, ma secondo me ha fatto una buona squadra. Le squadre si rinforzano. Sicuramente per me l'obiettivo è lo scudetto, perché dobbiamo fare meglio dello scorso anno, ma non sarà facile come lo abbiamo fatto sembrare da un paio di settimane a questa parte.

E' una Roma più forte quest'anno, vista la campagna acquisti?

Era una Roma decisamente più scarsa lo scorso anno dopo che si erano visti gli acquisti, eppure abbiamo fatto 30 punti in più e rischiato di vincere lo scudetto giocando un calcio bellissimo. Parlare di calcio d'agosto è più roba vostra che mia, come è giusto che sia. Io guardo un po' più alle cose concrete. Sicuramente c'è da migliorare, ma i carichi di lavoro... Se vi dico cosa abbiamo fatto due giorni fa, capirete che non sarà quello che faremo il venerdì prima di Roma-, insomma.

I nuovi?

Mi hanno tutti impressionato, sapevo che erano forti. Li vedo tutti bravi, i giovani e i giocatori di esperienza. Vedere uno come , che ha giocato per una vita con Xavi, Iniesta e Busquets, anche per me significa molto, posso imparare qualcosa da uno come lui. Adesso è presto per giudicare la condizione, tutti sono appesantiti, ma sono tutti bravi.

Con tre competizioni, questa è una Roma completa? Ti aspetti cessioni o pensi che non ce ne saranno?

Non ne ho idea, non è di mia competenza. Con Spalletti abbiamo fatto la , arrivando tra le prime d'Europa, e alla fine eravamo 17 giocatori a rotazione. Ora ne vedo di più, stara al mister e alla società puntellare la rosa, ma già questa è una base importante.

Dove potete arrivare in ? Qual è la vostra opinione nello spogliatoio?

Sicuramente possiamo fare bene, abbiamo tanti giocatori che ormai sono nella fase più importante della carriera. pronti per la manifestazione. Dipende tutto dal sorteggio, possiamo essere fortunati o meno. Eravamo contenti quando ci capitò lo Shakhtar , poi siamo usciti, eravamo invece disperati quando capitammo contro Real Madrid e Lione agli ottavi e poi siamo passati.

La vicenda Tavecchio?

Non è un razzista, sicuramente sarà così, ma le parole che ha detto sono gravi. In America e in Francia se qualcuno dice determinate cose lo fanno dimettere il giorno dopo. Qui in Italia, anche in ambienti più importanti della Figc, anche personaggi più influenti di un presidente federale non si sono mai dimessi. E' il paese che funziona così, è un altro dato su cui riflettere. Sono cose gravi. Ora andiamo incontro a una stagione cruciale: se litigo con un giocatore in campo e gli dico che mangia le banane, sarà una gaffe, quindi guai a squalificarmi... Battuta a parte, sono cose abbastanza pesanti. Ripeto, sicuramente non è un razzista come ha detto lui e non lo giudico, ma un presidente federale deve stare attento a ciò che dice e alle conseguenze delle sue parole.