AS ROMA MATCH PROGRAM (F. VIOLA) - Mai banale. In ogni intervista con Alessandro Florenzi viene fuori il suo essere fortemente tifoso della Roma. Ogni volta regala spunti e un paio di titoli facili facili… E anche questa volta è andata così. Non si può parlare di Torino-Roma senza partire dalla vittoria contro il Crotone, gara che per Florenzi ha avuto un sapore particolare. “Una grande emozione per me. Quando sono uscito non mi aspettavo di ricevere il caloroso applauso che ho ricevuto. Per me è motivo di grande orgoglio. Vuol dire che ho lasciato un buon ricordo proprio come loro lo hanno lasciato a me”.
Quanto conta la vittoria con il Crotone per affrontare la prossima gara?
“Per il morale sicuramente tanto. Venivamo da una sconfitta a mio parere immeritata e ce l’abbiamo messa tutta in campo. Così è venuta fuori una partita “facile” anche se il Crotone ci ha dato filo da torcere in certi momenti”.
Cosa ha funzionato rispetto alle ultime uscite?
“Contro la Fiorentina avevamo fatto una buona partita. Ma con il Crotone siamo stati più cinici davanti, e sono arrivati quattro gol che hanno portato ad una vittoria meritata”.
Allo stadio Olimpico di Torino ci saranno alcuni ex compagni.
“Sì, ci sono due compagni che giocheranno sicuramente, invece Adem (Ljajic, ndr) è in dubbio. Ritroverò infatti Iago Falque e Leo Castan che erano con noi l’anno scorso. In particolare Leo con il quale in questi anni abbiamo condiviso grandi vittorie. Sarà speciale vederli prima e dopo la partita, ma nei novanta minuti di gioco saremo avversari, lotteremo per uno stesso obiettivo”.
A chi bisogna fare particolare attenzione?
“Andrea Belotti, è un attaccante molto forte. L’ho conosciuto da vicino in Nazionale e mi è sembrato un grande calciatore. Poi è una brava persona, lo ho conosciuto anche fuori dal campo. Dovremmo farci attenzione, ma sono certo che i nostri difensori sapranno come fare”.
Il Torino è una squadra che ha cambiato molto ed è alla ricerca di una continuità, con un nuovo allenatore.
“Mihajlović ha già dato la sua impronta da grande allenatore qual è. È stato sfortunato nel Milan, ma nella Samp aveva fatto bene. E lo farà anche quest’anno. Glielo auguro, non dalla prossima partita contro di noi, però. Speriamo che contro di noi “stecchino” qualcosa”.
Che Roma troveranno?
“Una Roma agguerrita e pronta a fare risultato nel segno della continuità”.
A Torino negli ultimi anni la Roma ha spesso faticato, che gara si aspetta?
“Difficile, hanno un grande pubblico che li spinge oltre le loro forze. È il loro dodicesimo uomo in campo, come si dice. Come ho già dichiarato sarà una gara agguerrita, daranno il centro per cento, ma noi dobbiamo andare con la consapevolezza che siamo una grande squadra, e dobbiamo portare a casa tre punti”.
Qual è la migliore dote di Spalletti?
“Ha una tattica diversa dagli altri e con lui si lavora molto. È un mister molto ambizioso che sa quello che vuole e cerca di trasmetterlo ai suo giocatori”.
Il tecnico l’ha fatta giocare in vari ruoli, cosa le chiede di diverso rispetto al passato?
“Mi ha provato alto e basso sulla destra, sono ovviamente due ruoli in cui chiede due cose differenti. Io cerco solo di dare sempre il mio contributo dove posso”.
Al Torino nella sua carriera ha segnato già due gol: nel 2015 su rigore e poi uno pesantissimo. Quello della stagione 2013/2014, gol vittoria al ‘91 per 2-1 e prima rete sotto la Sud. Che ricordi ha?
“Me lo ricordo bene, una gara combattuta fino all’ultimo, eravamo andati in vantaggio poi Ciro Immobile ha fatto un gran gol di sinistro al volo. Poi, proprio nell’ultima azione, su una palla riconquistata, sono riuscito a fare un gran tiro di sinistro e ne è venuto fuori un bel gol, proprio sotto la Sud. Fu una grande emozione, speriamo di riviverlo presto davanti ai nostri tifosi perché ci mancano tanto”.