Il sito ufficiale della società giallorossa ha chiesto a Radja Nainggolan quali erano i suoi 4 idoli da bambino. Il belga ha indicato Xavi ("Lo osservo da quando avevo 10 anni: non sbaglia mai un passaggio, gioca sempre in verticale. Un giocatore eccezionale, un esempio per il suo ruolo"), Ronaldinho ("Quando lo vedevo al Barcellona era uno dei giocatori che emergeva più degli altri: un giocoliere, dava spettacolo e si faceva notare. Ti lasciava incollato al televisore"), Ronaldo 'il fenomeno' ("Avevo il suo poster da piccolo. Un attaccante straordinario, uno dei più forti di sempre. Al Mondiale ’98 fu uno dei migliori giocatori, nonostante la vittoria della Francia in finale. E poi aveva quel look particolare che mi attirava molto…") e il connazionale Moussa Dembélé ("Questa scelta è un po’ particolare, ci passiamo solo un anno e abbiamo giocato insieme nelle giovanili del Beerschot: per me è stato sempre una fonte di ispirazione, ho imparato tanto da lui").
Alla domanda su quali fossero stati i quattro avversari più duri che avesse mai affrontato, il belga ha scelto Clarence Seedorf ("Era un giocatore completo, l’ho affrontato quando ero a Cagliari. Era devastante, tecnicamente forte, fisicamente tenace, veloce, era difficilissimo giocarci contro"), Andrea Pirlo ("Io di solito vado in pressione sul portatore di palla e avere a che fare con uno come lui era davvero difficile, sterzava sempre, tecnica incredibile, tanta testa nelle sue giocate. Insidioso da marcare"). Perparim Hetemaj ("Fuori dal campo è molto simpatico, ma quando gioca rompe sempre le scatole è un calciatore davvero fastidioso da affrontare"). Dejan Stankovic ("Molto fisico, correva tanto: era davvero grosso. Menava, si faceva sentire ed era davvero tosto come avversario da affrontare").
(asroma.com)