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MATTEO DE ROSE E DAMIANO FRULLINI - Nel corso del 'Media Day' organizzato dall' A.S. Roma all'interno della sala stampa di Trigoria, l'attaccante giallorosso Diego Perotti è intervenuto in esclusiva ai nostri microfoni. Queste le sue parole:
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Ultimamente il mister ti ha fatto giocare come falso nueve, sai che in passato Spalletti ci ha fatto giocare Totti in quella posizione. Ti sembra il ruolo a te più adeguato e che differenze noti rispetto a come lo interpretava Totti?
"Mi trovo bene perché a Genova ho già fatto quel ruolo, non era nuovo per me. E' vero che per quasi tutta la mia carriera ho giocato a sinistra, però è un ruolo che mi piace, in cui mi sento bene. Poi la differenza con Totti è poca: sono 300 gol (ride, ndr). Non c'è paragone, lui è il miglior giocatore che la Roma abbia mai avuto, è unico. L'unica cosa che posso fare io è aiutare la squadra a fare il meglio, un altro giocatore come lui non si troverà mai".
Tatticamente quale può essere la differenza nell'interpretazione del ruolo?
"La verità è che io non ho visto il passato, però per quello che mi dicono è più o meno ciò che mi chiede il mister. Ti dico la verità: io cerco di fare sempre di più di quello che posso fare, qualche volta sbaglio, devo allargare più velocemente la palla, non tenerla troppo fra i piedi".
Ti dà più fastidio quando ti dicono che segni poco o pensi che sia un incentivo a fare sempre meglio?
"Non mi dà fastidio perché è la verità. Io dico sempre che devo migliorare, da quando sono arrivato ho fatto 2 gol in 7-8 partite. Ne dovrò fare di più, è una cosa su cui devo migliorare e sulla quale sto lavorando. Vedo più facilmente i miei compagni rispetto alla porta, però devo fare sicuramente più gol di quelli che ho fatto".
Te l'aspettavi un inizio così positivo o pensavi potessero esserci maggiori difficoltà visto anche il momento che stava attraversando la Roma?
"Quando uno arriva, all'inizio è sempre contento. Io ero contentissimo, sicuramente non pensavo di giocare così tanto. Mi sono trovato in una squadra di ragazzi che mi hanno accolto in maniera incredibile e questo mi ha facilitato. Quando un giocatore arriva da una squadra come il Genoa per fare un passo in avanti nella sua carriera è felicissimo; poi mi hanno fatto giocare sempre quindi meglio non si poteva iniziare".
Chi ti ha sorpreso di più dei giocatori della Roma che prima non conoscevi?
"Uno è sicuramente Francesco, è un giocatore che visto dal vivo è diverso dalla tv. Poi mi piace tantissimo Kevin Strootman: ha avuto un brutto infortunio, ma adesso che sta trovando il suo livello e si sta allenando con normalità mi sembra un giocatore potenzialmente importantissimo per la squadra".
Il numero 8 romanista si è poi espresso così durante il 'Media Day' su altre tematiche, come quella inerente al suo trasferimento in giallorosso a gennaio: "Sapevo che la Roma mi stava cercando, ma finché non c’è stato nulla di concreto sono rimasto tranquillo".
Sulle parole di Walter Sabatini nel pre Roma-Inter: "Spero che resti, ha fatto un bel lavoro alla Roma".
Sul possibile addio a fine anno di Francesco Totti: "E’ l’emblema di questa squadra. Vedo che si allena, credo che se volesse continuare a giocare potrebbe farlo, ne ha le capacità".
Sul presidente James Pallotta e sulla sua lontananza fisica da Trigoria: "Mi sembra un uomo tranquillo, non è il solito presidente. E’ una persona semplice, che riesce a esprimere la propria vicinanza ai giocatori".
Sul calcio italiano: "E' molto tattico e fisico. Non penso che il calcio spagnolo sia il migliore al mondo, secondo me in Inghilterra si gioca il miglior calcio. Qui si sta lavorando per far tornare il calcio Italiano in alto".
Infine una battuta sul tema bollente dell'omosessualità nel mondo del calcio: "Penso che dovremmo avere più testa e lasciare alle persone di fare la loro scelta di scegliere con chi vogliono vivere".