ROMA TV - Seydou Doumbia e Gervinho sono i protagonisti della rubrica 'Slidshow' sull'emittente televisiva giallorossa. Ecco le loro parole alla visione delle immagini che ripercorrono la loro carriera:
Foto mentre i giocatori pregano
Gervinho: Il momento della preghiera è un atto spirituale.
Doumbia: È un atto che compiamo ogni volta.
Foto dei giocatori uniti contro l'ebola
Gervinho: Tutti uniti contro la malattia, portiamo avanti questo messaggio di sostegno alle famiglie.
Doumbia: È importante per noi, ogni volta diamo il nostro contributo cerchiamo di aiutare i nostri fratelli.
Foto di Gervinho disperato
Gervinho: Penso sia dopo un'occasione sbagliata, è un'azione che non ho sfruttato. Quando sono stato espulso durante l'ultima Coppa d'Africa ci sono rimasto male, è stato un gesto inaspettato che non devo ripetere più.
Doumbia: Penso sia dopo un gol sbagliato.
Foto di Keita e Yaya Touré
Gervinho: Due grandi capitani, due esempi, Keita lo è per i giovani, hanno due stili differenti ma devono essere seguiti da tutti, in campo sono positivi, pensano all'Africa.
Doumbia: Sono come due fratelli, entrambi meritavano di andare lontano in Coppa d'Africa, con un po' di fortuna siamo stati noi ad alzare il trofeo.
Foto della partita contro il Camerun
Doumbia: Sto cercando di recuperare palla, abbiamo lottato contro di loro, non avevamo dubbi che potevamo andare lontano, abbiamo fatto del nostro meglio ed è andata bene.
Gervinho: La nostra forza è stata il gruppo, alcuni non credevano in noi, volevamo dimostrare a tutti chi eravamo. I nostri giovani sono usciti rinvigoriti, i nostri sforzi sono stati premiati.
Foto di Gervinho in gol contro l'Algeria
Gervinho: Venivo dalla squalifica, sono tornato a disposizione e ho segnato per la squadra e mi sono fatto perdonare.
Doumbia: Ha segnato il gol della sicurezza, ci ha dato una grande gioia.
Foto prima di un allenamento con la Costa d'Avorio
Doumbia: All'arrivo allo stadio avevamo 30 minuti prima di entrare in campo, ognuno si rilassava a modo suo, chi ascoltava musica e chi no.
Foto con il ct Renard
Gervinho: È una persona molto concentrata sul lavoro, abbiamo avuto dei momenti difficili nelle qualificazioni, ma sapevo che era una persona preparata, sono contento di aver lavorato con lui. Mi ha sostenuto dopo la mia espulsione, gli devo molto, tutti noi ivoriani gli dobbiamo molto.
Doumbia: Ci ha dato molto dal punto di vista mentale, ha saputo trovare le parole adatte per metterci sulla strada giusta, ha dimostrato di essere un grande allenatore.
Foto di un altro gol di Gervinho
Gervinho: Sono un vero goleador (ride, ndr), è il gol contro il Congo, è stato il coronamento di una bella azione corale, è stato importante per la squadra, ho sfruttato un assist di Bony.
Doumbia: È stato un gesto di alta classe (ride, ndr).
Foto di un selfie tra i due
Doumbia: Era prima della semifinale, era un momento importante.
Gervinho: Stiamo a Bata, sulla costa, in primo piano ci siamo io, Doumbia e Bony, con questa unità è più facile trovarsi in campo.
Foto della finale di Coppa d'Africa
Gervinho: Avevamo più voglia di vincere, anche se avevamo tanta pressione.
Doumbia: Basta vedere i volti per capire che la nostra concentrazione era massima, ci passa di tutto per la testa.
Foto con Barry, il portiere
Gervinho: Gli faccio i complimenti, aveva incassato tante critiche e ne è uscito fuori alla grande, ha risposto ai giudizi negativi nei suoi confronti, abbiamo avuto fiducia in lui e ci ha regalato la Coppa.
Doumbia: A darci la Coppa è stata la solidarietà, non è facile stare in panchina con l'impressione di essere abbandonati, però sono stato positivo.
Foto di un ivoriano che prega.
Gervinho: E' una foto scattata poco prima dei calci di rigore, è un ivoriano che prega il buon Dio, in questo modo che sia musulmano, cristiano o altro ancora. Quello dei calci di rigore è un momento stressante, prega il buon Dio perché ci faccia vincere la Coppa. E Dio ha ascoltato la sua preghiera.
Doumbia: E' il volto di tutto il popolo ivoriano, un volto da cui traspare la tensione e la voglia di vincere quella coppa. Per noi è stata una grande soddisfazione regalare questa gioia, è un'immagine che non ha bisogno di essere commentata. Bisogna guardare questo comportamento per comprendere il desiderio di conquistare la coppa.
Foto di Gervinho che non guarda i rigori
Gervinho: Mi sarei sorpreso se non aveste mostrato questa foto... (ridono, ndr). Sono come il tifoso dell'immagine precedente ma a modo mio. Prego in un angolo il buon Dio affinché ci conceda la vittoria. Ho guardato soltanto i primi due rigori, quelli che abbiamo sbagliato, a partire dal terzo non ho più guardato, avvertivo un forte stress. Avevo molta voglia di vincere questa coppa, era la seconda volta che arrivavo in finale di Coppa d'Africa, nella testa mi facevo die film negativi. Pregavo il buon Dio di aiutarmi a vincere, i calci di rigore sono difficili. In quel momento pensavo il peggio, avevo già perso una finale ai rigore e mi dicevo che non doveva accadere di nuovo. Se avessi perso di nuovo una finale ai rigori, chissà se l'avrei mai vinta la coppa. Dio mi ha risparmiato un'altra delusione aiutandomi a vincerla. Si comprende lo stress che mi hanno procurato i calci di rigore, rivedere questa immagine a coppa conquistata mi fa piacere.
Foto di Doumbia che esulta alla vittoria della coppa.
Doumbia: La finale, il momento in cui trasformo il mio rigore e si vede la determinazione che avevo di segnare e di pareggiare la sfida. Avevo pensato di fare il cucchiaio, poi ho iniziato a riflettere perché era il rigore del 2-2. Alla fine ho calciato di potenza e dopo il gol la mia gioia liberatoria. Bella!
Foto dei due calciatori insieme alla Roma.
Gervinho: Il ritorno dei campioni. Sono contento dell'arrivo di Doumbia, ci darà una mano e farà molto bene. E' un bravo ragazzo, ha grande qualità sotto porta. Una volta inserito nel gruppo potremo beneficiare delle sue caratteristiche, sono contento di giocare di nuovo con lui in un club. Gli auguro il meglio e gli do il benvenuto alla Roma.
Doumbia: Mi fa molto piacere ritrovare un compagno di nazionale, un fratello. Abbiamo già giocato insieme in Costa D'Avorio, fa piacere ritrovarsi qui. Ringrazio dirigenti, compagni e tifosi. E' un piacere per me essere alla Roma, sugli attaccanti ci sono sempre aspettative molto alte e non è mai facile. Lavoro duro per dimostrare quello che so fare, spero che tutto vada per il meglio.
Gervinho: Si vede chiaramente che mi sono italianizzato: invece lui ha lo stile di chi viene da Mosca (ride, ndr).
Doumbia: A Mosca faceva freddissimo... Io e Gervinho ci conosciamo da molto, prima ancora della Nazionale, ognuno conosce le qualità dell'altro. Spero che questo ci aiuti per il futuro.