BLEACHERREPORT.COM (traduzione a cura di Marco Iannelli e Andrea Papale) - Il presidente della Roma James Pallotta ha rilasciato una lunga intervista dove ha toccato molti argomenti che stanno a cuore ai tifosi giallorossi. Queste le sue parole:
La stagione attuale
"Ho incontrato Guardiola quando abbiamo giocato contro la Juventus, siamo buoni amici. Contro di loro il gol di Robben ha dato il via all'alluvione. Non eravamo pronti a questo grande salto. Garcia ha detto che erano troppo per noi ma non credo fossimo pronti per il loro tipo di gioco, per quel pressing. Ci hanno provato poi altre squadre e ci siamo adattati ma in quella occasione non fu possible. Capisco cosa stesse facendo Pep: se guardiamo la squadra ora, mancano Castan e Maicon, Manolas e Cole sono nuovi, non avevamo il gruppo che aveva giocato così bene lo scorso anno. Strano poi come nei primi 20 minuti del secondo tempo abbiamo avuto 3 occasioni una dietro l'altra. Ma il Bayern è una grande squadra e penso che sia stata solo una giornataccia. Pensateci. Abbiamo vinto contro il Cska 5-1 e il Bayern ci vince solo 0-1. Abbiamo pensato di non essere poi così male. Ma sono cose che succedono. Poi abbiamo pareggiato la partita a Mosca proprio all'ultimo. Comunque non abbiamo perso la nostra strada. Sono arrivati nuovi giocatori e abbiamo avuto infortuni e problemi. Possiamo migliorare ma siamo ottimisti: il prossimo anno ci sarà Castan, uno dei difensori più forti del campionato. Tornerà Romagnoli, saremo più forti in difesa dove ora credo sia la maggiore difficoltà tra infortuni e nuovi arrivi. Guarda il nostro centrocampo, penso che Radja Nainggolan sta giocando molto bene e Pjanic, probabilmente, è trai primi cinque centrocampisti in Europa poi De Rossi, Strootman tornerà, insieme ad alcuni dei nostri ragazzi più giovani . Aggiungi un altro attaccante per la profondità, e non credo che abbiamo bisogno di molti cambiamenti. Non sempre abbiamo giocato al massimo delle nostre capacità finora. Ognuno sta lavorando sodo, nella partita contro la Juventus siamo stati molto bravi anche se non credo che la Roma si sia espressa in tutto il suo potenziale. Abbiamo avuto tanti infortuni e tanti ragazzi nuovi. Hanno solo bisogno di tempo. Abbiamo un gruppo molto forte e dei giovani straordinari. La mia più grande preoccupazione quest'anno è stata Leandro Castan. All'inizio non capivamo cosa avesse ma poi l'operazione è andata bene. Starà fuori per un anno ma alcune cose sono più importanti di dove siamo noi in classifica. Qualcuno potrebbe non essere d'accordo, ma la maggior parte credo la pensi così".
Su Strootman e il mercato della Roma
"Finalmente i giornali hanno smesso di infastidirci su Strootman, anche perché lo stesso Strootman ha recentemente detto che gli piace l'Italia e che ha un contratto di 5 anni. E comunque non avevo intenzione di venderlo ugualmente. Con Pjanic e il Liverpool è lo stesso: abbiamo 4 anni di contratto con Miralem e lo amiamo. Vogliamo avere la migliore squadra possibile, ed è la cosa più importante. Siamo uomini di affari, però, e se qualcuno arriva con un'offerta molto alta per un giocatore, bisogna ascoltarlo. Non si può dire solo no. La mia idea su Strootman, per esempio, è non venderlo, ma se arriva qualcuno e offre una quantità enorme di denaro, bisogna ascoltarlo. Bisogna vedere cosa è meglio per tutti, non solo per una persona: è così che va il mondo".
Sul nuovo stadio
"Abbiamo ottenuto un regalo di Natale in anticipo, quando il nuovo stadio è stato approvato in Consiglio. Ora dobbiamo fornire altre documentazione e portare il progetto in regione ma credo che la parte più complicata è stata superata. Adesso siamo pronti a qualsiasi domanda. Ci sono stati ritardi, dovute ad alcune cose successe a Roma. La costruzione? Circa due anni, se tutto va bene può esser pronto per la stagione 2017. Ci piacerebbe averlo pronto prima, ma non c'è niente che possiamo fare noi per accelerare il processo".
Sul rapporto con gli altri proprietari
"Stiamo cercando di lavorare per far tornare il campionato al livello di prima, non credo siamo tanto lontani. Chiaramente la Premier League ha fatto un lavoro migliore, ma se guardiamo alla Germania ad esempio, domina solo il Bayern Monaco, in Francia dove ci sono solo due squadre, in Spagna due o tre. In Italia ci sono sette o otto squadre di livello. Non ci vorrà molto per tornare competitivi, a livello di campionato ha solo bisogno di alcune mosse intelligenti".
Il rapporto con i 'vicini'
"Devo parlare con Lotito? No, ha una visione molto diversa su come dovrebbero essere gestite le cose. Le sue decisioni sono prese per lasciare intatto il suo potere, non per migliorare il nostro campionato. Lui, sicuramente, avrà un parere completamente opposto, ma si sa: quello che uno fa rimane, molto più delle parole. Il derby? Mi sto abituando, è molto importante per la città e per la Roma ma è una partita sulla strada dello scudetto. Tutte le partite sono importanti. Vincere il derby due volte all'anno e poi arrivare ottavi o decimi non mi renderebbe felice. E' importante, li voglio vincere, ma dobbiamo guardarli come qualcosa di relativo in confronto a ciò che vogliamo fare".