ROMA TV - Parla alle telecamere del canale tematico giallorosso, l'attaccante serbo Adem Ljajic. Queste le sue dichiarazioni alla trasmissione 'SlideShow'.
(foto @OfficialASRoma)
Navi Pazar, la sua città
“È la mia città, non è tanto bella ma la amo. Ci sono nato”.
Il primo ritiro
“Avevo 16 anni, ho giocato la prima partita in prima squadra. Sono cresciuto con il Partizan, per me è stato un onore portare quella maglia”.
Il Partizan
“Ci sono tutti i miei compagni, sono bravi calciatori. Abbiamo fatto belle cose vincendo un campionato ed una coppa. Poi ho lasciato, spero di tornarci un giorno”.
La storia con Alex Ferguson
“Stavo per firmare con il Manchester insieme a Tosic, poi è saltato tutto e sono andato alla Fiorentina. Sono stato contento però di averlo incontrato”.
Sasha Ilic
“Per me era il giocatore del Partizan più forte del tempo, per me era bellissimo giocare contro di lui”.
Pantaleo Corvino
“Avevo 18 anni e firmato con la Fiorentina grazie al suo intervento. C’erano tanti giocatori forti e tanti miei amici che ho conosciuto là, come Jovetic e Savic. Ricordo sempre volentieri Firenze”.
Il primo gol in A
“Era contro la Lazio, lo ricordo sempre con piacere”.
Jovetic?
“Mi ha aiutato molto con il calcio, un grande ragazzo prima di tutto. Un giorno vorrei tornare a giocare con lui”.
Montella: un giudizio
“È l’allenatore più forte di tutti, mi ha fatto maturare. Ho giocato sempre, l'ho fatto per la squadra e spero di tornare a lavorare con lui”.
La firma con la Roma?
“Un giorno molto bello, bellissimo. Era durante la mia prima conferenza stampa, ero un po’ nervoso”.
Il debutto con la Roma
“Partivo in panchina, non pensavo minimamente di entrare e segnare contro il Verona”.
La dedica a Dio dopo i gol?
“Ogni volta che segno ringrazio sempre Dio”.
Garcia?
“Mi piacerebbe dire tante cose su di lui, spero di continuare a fare tante belle cose. Abbiamo una grande squadra e un grande staff: vogliamo vincere qualcosa”.
Con la Nazionale serba
“Mi fa sempre piacere , al momento Advocaat ha deciso di non convocarmi, ha detto cose non giuste ma non posso fare nulla se non fare bene con la Roma. Per me è un onore giocare con la Serbia, ho dato sempre il massimo per la squadra e per il gruppo. Poi è ovvio che quando non giochi non si è mai contenti”.
Mihajlovic
“Lo rispetto tanto, è uno che dice le cose in faccia e questo è importante. E' molto serio e preciso, un piacere lavorare con lui”.
Una bandiera dell’ex Jugoslavia
“Era bello giocarci insieme, ma adesso è impossibile”.
Con Jedvaj e Pjanic?
“Mi dispiace che Tin sia andato via, è un grande talento ed un grande ragazzo: tra qualche anno diventerà un difensore fortissimo. Pjanic è un genio, un giocatore che non si vede tutti i giorni, quello che fa in campo è difficile da ripetere, importante per la nostra squadra. Gli voglio bene, parliamo sempre”.
La foto sull’aereo
“Ho fatto una foto a Franchino, è una grande persona, gli ho preso la macchina fotografia e l’ho fotografato”.
Totti?
“Prima di tutto è una grande persona, per le sue doti calcistiche è un fenomeno, quello che fa in campo è incredibile. Come lui ce ne sono pochi, spero possa rimanere tanto con noi, quando gioca lui è una Roma, quando non gioca è un’altra Roma”.
Il derby
“Ho giocato grandi derby in Serbia, è molto bello giocare anche contro la Lazio, è un derby importantissimo per la città. Sono molto contento di aver già segnato contro di loro, mi piace farlo e spero anche la prossima”.
Il gol di quest’anno contro il Parma
“Con questo gol ho trovato fiducia, è stato bellissimo”.
La Roma
“E' una grande squadra, un grande gruppo, possiamo fare grandi cose e sono molto contento di farne parte. È un onore per me, ci sono dei fenomeni che ti possono far diventare più forte, stare con loro è una cosa per me molto importante, facciamo tutti il meglio per la squadra e per vincere”.
Un saluto ai tifosi
“Secondo me sono molti importanti per la squadra, con l’aiuto dei tifosi possiamo fare molto meglio in campo, quest’anno ci stanno aiutando ulteriormente, anche contro il Bayern Monaco ci hanno sostenuto per tutta la partita”.