ROMA TV - E' intervenuto quest'oggi ai microfoni dell'emittente televisiva ufficiale dell'As Roma Davide Astori. Ecco le parole del difensore giallorosso:
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Come ti stai trovando? Roma è stupenda, qualsiasi piazza permette di vedere cose straordinarie. Più si gira e più ci si innamora. I tifosi? Quando si è all'interno della squadra i tifosi ti emozionano. La squadra è partita fortissimo e questo mi ha aiutato ad inserirmi. Il siparietto tra Roma e Lazio nella trattativa che ti ha portato nella Capitale? Mi ha fatto capire quanta rivalità calcistica ci sia tra le due squadre, avevo capito che a Roma avrei vissuto un'esperienza importante. L'esperienza di Cagliari? Una piazza importante, ma serena. Una squadra molte forte ma ci sono stati problemi che non hanno permesso di raggiungere obiettivi importanti. Nainggolan? E' lo stesso uomo di Cagliari, ma è diventato ancora più forte in campo. Il gruppo di Cagliari è stupendo, hanno aiutato sia me che Radja a crescere. Rudi Garcia? La base costruita dal mister ci ha permesso di entrare subito nei meccanismi. Non abbiamo mai sfigurato in campo, le basi di questa Roma sono molto solide. L'arrivo a Roma? Sono arrivato al momento giusto. Quando giochi in Serie A hai sempre voglia di migliorare e competere. Sei anni a cagliari sono stati una fortuna, sono arrivato a Roma con un maturità che non avrei avuto. Dove può arrivare questa Roma? Il traguardo lo so ma non lo voglio dire. Abbiamo dimostrato di giocarcela con tutti, possiamo dire la nostra su tutti i fronti. La chiave del girone era partire bene e ci siamo riusciti, le due partite contro il Bayern sono la chiave per giocarci l'accesso alla fase finale. Manolas? Manolas ride e scherza, si è inserito nel gruppo. In campo non ha bisogno di parlare, parlano i fatti. Fuori dal campo gli vogliamo tutti bene. Chi ti ha sorpreso di più dal tuo arrivo? Morgan De Sanctis mi ha colpito. E' un pilastro dello spogliatoio. Un leader in campo invece è Maicon. Ambizione personali? Voglio vincere, il mio obiettivo è vincere. E già quest'anno possiamo dire la nostra. La Nazionale? Mi sento di farne più parte rispetto all'era Prandelli. Gervinho in campo? Meglio evitarlo, fa impazzire le difese, ha una velocità supersonica. Il Capitano? Il capitano è il capitano. Non servono parole per descriverlo, è un esempio per tutti. Astori fuori dal campo? Sono un ragazzo curioso, mi piace viaggiare ma amo anche stare a casa. Sono un ragazzo tranquillo.