SKY SPORT - Il portiere della Roma Morgan De Sanctis è stato ospite della trasmissione "Maracascai" dell'emittente satellitare. L'estremo difensore giallorosso ha parlato delle prospettive della Nazionale dopo la sconfitta contro la Costa Rica e della Roma. Queste le sue parole:
Parliamo della partita: abbiamo fatto una figuraccia ieri? Ce la potevamo evitare?
"Innanzitutto è incredibile come si passi da uno stato d'animo all'altro, in 24 ore è cambiato tutto. Prima si parlava di una possibile finale per gli azzurri dopo la partita contro l'Inghilterra, di un cammino in discesa, invece dopo la partita contro il Costa Rica c'è il catastrofismo. Ci saranno delle difficoltà ancora, ci sono state soprattutto ieri perché il Costa Rica ha fatto una partita con dei ritmi più alti dei nostri. I giocatori ma anche il mister Prandelli sono stati molto sinceri a fine partita evidenziando questa difficoltà atletica. Se è vero che queste difficoltà ci sono e dovranno superarle già dal prossimo match"
Quando hai letto l'ultima ora sull'infortunio a Buffon cosa hai pensato?
"Ho pensato che se ci fossi stato io sicuramente non si sarebbe fatto male, l'avrei protetto e coccolato, l'avrei fatto allenare meno e non si sarebbe fatto male. E' una battuta ovviamente, la Nazionale è in buonissime mani con Sirigu e Perin".
Non hai pensato: "Se ci fossi stato io..."?
"E' una scelta che ho fatto l'anno scorso e di cui non mi pento, mi servivano energie da riversare nella mia squadra di club, al tempo il Napoli, ma poi lo stesso discorso valeva per la Roma".
Passeremo il girone?
"Sono fiducioso, perché il risultato negativo ha smosso l'orgoglio, ci sono dei campionissimi e tutto il collettivo è valido. Non sarà facile per la carica agonistica che ci sarà ma sono assolutamente fiducioso: Sì, passeremo".
Hai sentito De Rossi? Come sta?
"L'ho sentito ma non gli ho chiesto delle condizioni del suo polpaccio, perché neanche lui saprà ancora la diagnosi. Ribadisco quello che ho detto prima: mi fido di quello che hanno detto i giocatori e il mister, bisogna avere un atteggiamento più intraprendente che deriverà dalla condizione fisica. Giocare alle 13.00 con quelle condizioni non è molto nelle nostre corde, anche se anche molti uruguayani giocano in Europa. Bisognerà prenderne atto e versare tutte le energie e l'orgoglio nell'ultima partita".
Prenderai il posto di Demetrio Albertini?
"Se la mettiamo così non è molto corretto, per fare il vicepresidente federale bisognerebbe smettere di giocare e non ho intenzione di farlo. Non so se sia una minaccia o rassicurante per i tifosi della Roma (ride). Demetrio vuole occuparsi di qualcos'altro, lo spiegherà lui cosa farà. C'è una possibilità di occupare il posto che lascerà libero in federazione, ma l'assegnazione passerà per un'elezione democratica. Il consigliere federale invece è una carica che si concilia con una carriera agonistica, non smetterei di giocare. L'ha fatto pure Perrotta mentre giocava ancora per la Roma, ma direte: "Lui dopo ha smesso e al tempo giocava poco". Spero che non sia così perché ho ancora molta voglia di giocare" (ride).
Vorresti Giulio Donati alla Roma?
"Donati? Volevo fargli i complimenti per la salvezza con il Verona, ma poi ho capito che è Donati del Leverkusen. A parte gli scherzi, gli consiglio di rimanere in Germania perché è un gran campionato e in Italia c'è sempre tempo per tornare, soprattutto nella Roma dove sulla fascia destra c'è molto "traffico" con Maicon e Torosidis".
Come hai conosciuto Garcia?
"Diciamo che sarò brevissimo, e sarà un'impresa: non è stato Sabatini a portarmi a Roma ma un certo Gilberto D'Annunzio. E' un ristoratore francese che sta a Lille ed è un grande amico di Rudi Garcia. E' stato lui a suggerirmi al francese. Grazie a un legame nato all'olio abruzzese, mi ha raccomandato a lui. Penserete che sto scherzando, ma anche il mister l'ha scritto nel suo libro, seppur tralasciando i dettagli. Se poi non ci credete, chiedetelo pure a Sabatini..."
La spalla è guarita?
"E' ancora buona, è il gomito che ha bisogno di un tagliandino e un po' d'olio. Ho dovuto sacrificare un po' di vacanze per fare fisioterapia, ma ne sono contento, perché l'anno prossimo dovremmo fare meglio di questa stagione".