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TOLOI: "Lavoro per farmi trovare pronto, punto alla riconferma" (AUDIO)

10/04/2014 alle 20:34.
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ROMA CHANNEL - Il difensore della Roma Rafael Toloi è stato intervistato dal canale ufficiale del club giallorosso. Questo l'intervento INTEGRALE:

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Come stai? Come ti trovi dopo più di due mesi qui a Roma?

Sto molto bene qui a Roma, mi sento a mio agio. Direi che la fase di ambientamento è andata nel migliore dei modi, sono in un gruppo molto unito.E' vero, ho giocato solo una partita, ma sono felice di come stanno andando le cose. non mi resta che lavorare duramente per farmi trovare pronto quando il mister avrà bisogno di me.

Roma è una à caotica, ma anche San Paolo non scherzava...

E' vero, San Paolo è molto grande, tant'è che ho vissuto lì due anni e non l'ho nemmeno conosciuta tutta. Roma è ua à grande e bellissima Non la conosco ancora molto bene al momento, sono impegnato a lavorare per ritagliarmi uno spazio importante. Quando avrò più tempo sarà un piacere scoprirla.

Il tuo debutto con il Torino, che voti ti daresti?

E' stata un'esperienza bellissima entrare nello stadio e sentire l'atmosfera dell'Olimpico. E' difficile da spiegare, per quanto anche in Brasile, al San Paolo, la tifoseria fosse molto calda. Mi è bastato sentire il calore dei tifosi per sentirmi a mio agio, per giocare una partita tranquilla dando il mio contributo alla squadra.

Come hai fatto ad aspettare tanto tempo il tuo momento con pazienza, visto che in Brasile eri titolare?

Quando si è abituati a giocare ogni domenica e poi non si gioca è difficile, è vero. Ma direi che tutto sommato è stato positivo, il calcio italiano e quello europeo in generale sono diversi da quello brasiliano, specie per la fase difensiva. Avevo già visto alcune partite, ovviamente, ma non è la stessa cosa quando ci si ritrova dentro a questo e ci si allena tutti i giorni. Va anche detto che non stavo giocando perchè e stavano facendo benissimo. Ma sono rimasto tranquillo, ho continuato a lavorare giorno per giorno in attesa della mia occasione ed è arrivata. Ho fatto una buona partita e la Roma ha vinto, dando seguito al suo bel campionatoNon c'è dubbio il fatto che per me, che sono arrivato a metà stagione e ho un contratto a breve termine, è importante giocare. Ma anche quando non gioco continuo a fare il mio lavoro, anche per far vedere ai dirigenti che tipo di atleta sono. A fine stagione si faranno i conti e in ogni caso sarò tranquillo con me stesso, consapevole che avrò fatto del mio meglio.

Quell'abbraccio con dopo Roma-Torino?

L'avevo già detto nel postpartita, è stato un momento molto bello. Era una partita importante per la squadra ma anche per me, ero fermo da mesi per un infortunio e avevo finalmente l'occasione importante di debuttare nel calcio italiano ed europeo. Vincere in extremis è stato moltobello, quell'abbraccio un po' ha sintetizzato la felicità pura di quel momento.

Le punizioni, le calciavi spesso al San Paolo.

E' vero, in Brasile spesso calciavo da fuori e mi capitava di tirare le punizioni, con il Goias mi allenavo su questo aspetto. Qui alla Roma ci sono molti specialisti, è evidente. Ma chissà, magari arriverà l'occasione...

Il Goias?

E' una squadra molto importante per me. Una squadra con una grande tradizione in Brasile. Una squadra del Nord-Est, per questo magari non è molto nota come le formazioni di Rio e San Paolo. Ma è una buona squadra che ha prodotto buoni calciatori, lì ho iniziato la mia carriera, è lì che mi sono guadagnato la convocazione nelle Nazionali Under 18 e Under 20. Ho giocato lì dai 18 e ai 22 anni, ero diventato capitano dopo poco tempo. E' una squadra che occupa un posto importante nel mio cuore.

La finale di Copa Sudamericana persa ai rigori con l'Independiente?

Fu una sconfitta dolorosa che mi ha segnato. Sarebbe stato importante vincere, per la mia carriera e per il club. C'è ancora il rammarico di non aver regalato il titolo al club. Fu una finale particolare, vincemmo 2-0 in casa e perdemmo 3-1 in Argentina, non c'era la regola dei gol in trasferta e perdemmo ai calci di rigore. Un ricordo doloroso.

Giocavi titolare al San Paolo, perchè hai scelto la Roma?

Per ogni giovane brasiliano il sogno è poter giocare in un grande club europeo. Quando è arrivata l'opportunità della Roma ne ho discusso con il mio agente e la mia famiglia, consapevole che sarebbe stato difficile: un prestito di pochi mesi, eventualmente da rinnovare. Ma l'abbiamo sempre ritenuta una grande occasione per mostrare il mio potenziale. Ho fiducia nei miei mezzi e nelle mie capacità, credo di potermi guadagnare la riconferma. Sto lavorando per mettermi in luce con tutti, spero di aiutare la squadra il prossimo anno in . Mi piacerebbe molto restare qui.

Cosa ti ha impressionato subito di questo gruppo?

E' un gruppo molto unito, i ragazzi sono amici tra di loro e  l'allenatore lo sa gestire al meglio. Non basta soltanto essere un buon gruppo, ma bisogna anche lavorare insieme e remare tutti nella stessa direzione. E' stato importante nel mio inserimento. Sono un ragazzo che sta spesso sulle sue, mi è capitato anche in Brasile di faticare per ambientarmi. Qui invece non ho avuto problemi, mi sono ambientato subito, grazie anche alla presenza di tanti brasiliano

Tra i brasiliani, chi ti è stato più vicino?

Noi brasiliani siamo un gruppo molto compatto. Quando sono arrivato probabilmente Bastos è quello che mi ha aiutato di più, ma in generale mi sono trovato bene con tutti quanti. Oltre che grandi calciatori sono grandi persone, sono felice di giocare con loro

che dice, lo vincete il Mondiale?

Noi brasiliano ovviamente ci auguriamo di si, qui alla Roma facciamo il tifo per , che possa vincere questo titolo. Non sarà facile, ci sono grandi nazionali, ma speriamo di vincere.

Mancano 6 giornate alla fine, il è lontano ma anche la sembra lontana. Qual è l'obiettivo della Roma?

Il nostro obiettivo è fare quanto fatto finora: pensare partita per partita, cercando di vincerle tutte. Vedremo alla fine a che punto saremo e cosa sarà successo. Peccato per che starà fuori, è un bravissimo ragazzo oltre ad essere un leader della difesa e di questa squadra, ma per me è un opportunità importante. Cercherò di mantenere questo livello altissimo della squadra.

Che impressione ti ha fatto ? In allenamento ti suggerisce di impostare molto l'azione, era questa l'indicazione che ti aveva dato con il Torino?

è un grande allenatore e lo sta dimostrando. E' un allenatore che sa mettere bene la squadra in campo, è preparato sulla tattica e ci fa giocare nella maniera migliore in base all'avversario che affrontiamo. Piace a tutti i giocatori ed è un allenatore che ha fiducia in tutti e questo è importante. Lui sta facendo un grandissimo lavoro, come il resto della squadra. ono felice di poter lavorare ai suoi ordini. Non ci resta che continuare questa stagione ed eventualmente festeggiare alla fine.

Con il Torino hai attaccato spesso.

Qui si gioca in maniera diversa rispetto al Brasile, pressiamo più alti e lasciamo meno spazi. Il fatto di giocare in una posizione più avanzata mi ha permesso di calciare dal limite e di andare vicino al gol.

Un saluto in italiano per i nostri tifosi?

Forza Roma! (In italiano, ndr)

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