Conferenza stampa, Xabi Alonso: "Ci siamo trascinati il dolore dello scorso anno" - Schick: "Lavoro eccezionale di De Rossi. Può essere la nostra rivincita"

01/05/2024 alle 19:31.
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Domani sarà il giorno di Roma-Bayer Leverkusen. Alla vigilia del primo round delle semifinali di Europa League il tecnico del Bayer Leverkusen, Xabi Alonso, interviene in conferenza stampa dalla sala dell'Olimpico. Al suo fianco c'è l'ex attaccante giallorosso Patrik Schick.

L'intervento di Xabi Alonso:

Hai detto che è bello rigiocare contro la Roma.
"Dall'inizio della nostra Europa League abbiamo voluto trarre lezioni dalla scorsa stagione, l'anno scorso è stato doloroso non andare in finale e ci siamo trascinati questo dolore per farne una virtù. La Roma ha cambiato tanto e ha cambiato stile di gioco. Domani ci aspettiamo una partita intensa".

Quanto è durato questo dolore? 
"È durato un bel po', non è scomparso subito. Abbiamo capito che l'anno scorso era un'occasione unica, lo sviluppo della squadra era stato ottimo. Eravamo pronti a battere la Roma per andare in finale. La fame è quella che abbiamo, possiamo trarre solo lezioni positive dallo scorso anno, ma la mentalità e l'approccio di domani non devono cambiare, cercheremo di ripeterci e vediamo come andrà".

L'esultanza per aver pescato la Roma?
"Nessuno di noi ha festeggiato, ci siamo preparati con intensità. Sappiamo contro chi giochiamo, la Roma ha grande qualità con un nuovo allenatore. Hanno cambiato un po' lo stile ma siamo pronti ad una semifinale intensa. Hanno dimostrato di essere molto bravi nei turni precedenti, hanno un grandissimo livello e hanno fatto un grande percorso in Europa".

Avete un senso di rivalsa nei confronti della Roma?
"Mettiamola così, è una seconda possibilità e nel calcio accade spesso. L'anno scorso ci è mancato tanto così per arrivare in finale, dovevamo segnare almeno un gol. Le cose sono cambiate per tutti, l'atmosfera sarà pazzesca, non è decisivo quello che succederà domani e siamo pronti a giocare col nostro calcio, dimostrando quello che siamo in grado di fare in vista del ritorno".

Segnate spesso nel finale.
"Al di là dei soprannomi, il nostro interesse è quello di essere costanti, avere un'idea di come giocare e mantenere grande spirito, non sono solo i giocatori in campo a mostrarci quello che devono fare, se non saremo uniti non raggiungeremo l'obiettivo. Quello che è successo è stato spettacolare, ma domani è un'altra cosa. Siamo in Europa contro la Roma, potrà succedere di segnare nel recupero. Parte della mentalità? Sicuramente, è il nostro approccio alla partita. Non cediamo mai, diamo tutto fino alla fine ed è per questo che abbiamo dimostrato una grande mentalità e questa è la chiave per il successo, puoi giocare bene o male, ma l'importante è non perdere la mentalità perché i dettagli fanno la differenza e possono darci il biglietto per la finale".

Nel ritorno lo scorso anno la Roma giocò con grande furbizia e forza difensiva. Hai scelto una preparazione particolare?
"No. Non abbiamo assolutamente parlato dello scorso anno, praticamente zero, era un'altra stagione, con giocatori diversi e un allenatore diverso. Anche la Roma ha cambiato tanto, saranno preparati a capire come giochiamo noi. È una competizione europea, essere concentrati e fare attenzione ai dettagli, non prendere cartellini rossi. Domani è una sfida enorme, ma non ha niente a che vedere con lo scorso anno".

È un peccato non poter sfidare di nuovo Mourinho?
"L'anno scorso è stato bellissimo poter rivedere José, ma sappiamo come funziona il calcio. La Roma ora ha De Rossi, che ha avuto un grande impatto come allenatore. Le nostre strade sono abbastanza simili, sono due parallele analoghe. L'idea del calcio di De Rossi è molto chiara, sarà bello rivederlo domani".

Quali sono i punti chiave per diventare una delle squadre più affascinanti in Europa e quali gli errori da non rifare?
"Non concedere loro di fare un gol più di noi. Dobbiamo avere l'aggressività necessaria, è stato molto difficile nel ritorno. I dettagli più piccoli fanno la differenza, dobbiamo essere compatti, preparare la partita, controllare il ritmo. Cose su cui abbiamo lavorato in tutta la stagione, ma domani sera è un altro teatro. Sono cose che succedono nel calcio, domani è un altro film".

De Rossi?
"Era un calciatore intenso. Rivedo in lui il mio percorso, anche lui era un centrocampista, è stato un grandissimo anche in nazionale. L'impatto che sta avendo sui giocatori della Roma, il legame che ha creato con loro e il voler far emergere la sua idea di gioco coraggiosa, probabilmente gli allenatori della mia generazione stanno esprimendo cose nuove e De Rossi lo sta facendo".

C'è un giocatore della Roma che teme particolarmene o lo affascina?
"Ce ne sono tanti, ma sicuramente conosciamo le qualità di attaccanti e centrocampisti. Possono giocare a 3 e a 4, sono flessibili e li conosciamo bene. Non sarà una sorpresa per noi, anche noi non saremo in grado di sorprendere loro, ma hanno dei giocatori di caratura mondiale come Dybala e Paredes".

Avete in comune con la Roma la capacità di segnare nel recupero.
"Non so se sia un vantaggio, ma penso che domani la mia squadra dovrà cercare di controllare il gioco contro la Roma, se lasceremo loro il gioco sarà complicato. Sanno essere pericolosi in tante maniere, aspettare l'ultimo secondo per fare gol non è il massimo. Vogliamo essere competitivi. Domani è una grande partita e durante questo scontro dobbiamo dimostrare qual è il nostro miglior calcio".

Domani gioca Kovar?
"Sì".

Sono tutti pronti a giocare? Tah può giocare dall'inizio? Il tempo?
"Sono tutti disponibili, c'è anche Borja Iglesias. A essere sinceri preferisco il tempo che abbiamo qui a Roma rispetto ai 28 gradi di Leverkusen, sarà un vantaggio per i nostri giocatori tedeschi".

L'intervento di Schick:

Giochi contro la tua ex squadra. In che modo De Rossi ha cambiato la Roma?
"È una cosa bellissima essere qui di nuovo a Roma, lo scorso anno ero infortunato. Sarà bellissimo rivedere gli ex compagni e De Rossi, che come sapete è stato un giocatore eccezionale, leader vero della squadra. Penso che come allenatore abbia tutte le carte in regola per diventare un mister eccezionale in futuro e già sta dimostrando il suo valore, ha migliorato la squadra, sta facendo un lavoro eccezionale".

C'è una sorta di senso di rivalsa?
"L'anno scorso non ho giocato, tutti i miei compagni, tutti noi ci ricordiamo benissimo quanto abbiamo sofferto, il boccone amaro che abbiamo ingoiato lo scorso anno. Tutti noi vogliamo emozioni diverse, specie per come abbiamo giocato il ritorno avremmo meritato di più. Questa può essere la nostra rivincita".

In cosa sei migliorato?
"Difficile dire una cosa sola, credo di essere migliorato generalmente in tutto, soprattutto ho giocato di più rispetto a Roma. Anche il tipo di gioco è qualcosa che mi piace. Ho segnato anche un po' di gol e questo aiuta sempre, dà fiducia. Ora sono molto felice in Germania, devo dire che il campionato tedesco è diverso dalla Serie A, c'è più velocità e più pressing. In Italia si gioca un po' diversamente".

I tuoi ricordi di Roma-Barcellona?
"Una partita indimenticabile, tutti i romanisti la ricorderanno per sempre. Credo che sia stata la più bella partita che ho giocato in carriera".

Xabi Alonso e De Rossi?
"Entrambi sono stati giocatori fantastici, ma non conosco Daniele da allenatore. Dalla tv erano i migliori nella loro posizione. Tanti aspetti sono analoghi".

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