Incontro Uefa-Leghe, Ceferin: "Nulla è deciso"

09/05/2019 alle 03:00.
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«Per ora ci sono solo idee e opinioni, non sono state prese decisioni». Così il presidente dell'Uefa, Aleksander Ceferin, al termine dell'incontro a Nyon tra il Comitato esecutivo della confederazione e una delegazione delle Leghe europee relativo alla riforma delle competizioni continentali per club dopo il 2024. «Quando la è stata modificata nel 2016, l'Uefa venne criticata per non aver discusso con i suoi stakeholder. Eletto presidente, ho insistito perchè eventuali cambiamenti dovessero essere oggetto di consultazione e l'incontro di oggi ne è una prova. Ma è l'Uefa l'unica responsabile del calcio in Europa», ha affermato ancora Ceferin. La settimana prossima, aggiornerà le 55 federazioni sull'andamento dei colloqui sulle riforme, che sarà anche tra i temi dell'assemblea di domani della Lega serie A.

"Le competizioni Uefa - ricorda Ceferin - sono l'unica fonte di redistribuzione tra grandi e piccoli Paesi, con pagamenti di solidarietà di 240 milioni di euro dalla ai club di tutte le nostre 55 associazioni. Useremo questo processo per progettare le nostre competizioni per sviluppare e proteggere il calcio europeo. Altre organizzazioni hanno interessi diversi da proteggere. Il nostro obiettivo è trovare una soluzione che rifletta i cambiamenti nel gioco, preservi la posizione delle competizioni Uefa come le più attraenti ed eccitanti al mondo, fornendo al contempo importanti contributi di solidarietà al calcio europeo". Il presidente delle Leghe europee, lo svedese Lars-Christer Olsson ha sottolineato che nell'incontro, durato meno di tre ore, "non sono emerse grandi differenze" tra quanto prospettato dall'Uefa e le proposte avanzate dall'Associazione dei club europei (Eca) lo scorso marzo, limitandosi però a spiegare che si è parlato di introdurre promozioni e retrocessioni e di coinvolgere nei tornei continentali un maggior numero di squadre. L'incontro odierno ha seguito quello svoltosi ieri a dove l'European Leagues aveva riunito 250 società per alzare un argine contro i progetti di riforma emersi.

(ansa)

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