DA TRIGORIA DE ROSE/ZOTTI - Alla vigilia della sfida cruciale con lo Shakhtar, in programma domani alle 20.45 allo Stadio Olimpico, parla Eusebio Di Francesco nella consueta conferenza stampa pre partita. Al fianco del mister c'è Alessandro Florenzi che all'andata fu costretto a dare forfait davanti ai microfoni per problemi intestinali che lo misero in dubbio fino all'ultimo. Queste le loro parole:
Per Florenzi: il significato di questa partita?
"Approcciamo sicuramente ad una partita importante, che può valere tanto per noi ma anche per la Roma. Può valere una qualificazione che sarebbe la quarta in tutta la storia ai quarti di finale. Cercheremo di approcciare bene e fare del nostro meglio"
Per Di Francesco: torna Dzeko, che momento è per lui?
"L'ho visto meglio insieme alla squadra. Abbiamo tutti un unico obiettivo: passare questo turno e ci passiamo attraverso un lavoro collettivo, sapendo che davanti abbiamo un attaccante che se in giornata può far male. Sarà determinante lui come tutta la squadra"
Per Di Francesco: preoccupato da questa Roma che ultimamente gioca partite a metà come col Torino e all'andata?
"Ovviamente non possiamo scendere in campo col pensiero di giocare 45', in queste gare non abbiamo dimostrato grande continuità. Tutto quello che abbiamo passato mi auguro ci faccia avere più continuità, già arrivare a 75' fatti bene ci può portare ad un risultato importante. Non possiamo accontentarci di far bene un tempo"
Per Di Francesco: Cosa non vorrebbe rivedere dell'andata?
"Voglio grande continuità, non fermarsi neanche dopo la possibilità di andare in vantaggio. Rivedere determinate situazioni positive, in fase difensiva abbiamo commesso molti errori, non solo individuali ma di reparto. E questo non ce lo possiamo permettere domani"
Per Florenzi: quanto sarà importante e come andrà gestito il tempo?
"Sarà importante gestire le forze per 90' ma dobbiamo cercare di giocare il nostro calcio e nel nostro calcio si va a mille all'ora. Se riusciremo a sbloccare la gara non dovremo pensare di avercela fatta ma continuare ad esprimere il nostro gioco"
Per Di Francesco: Roma abituata a pressare alta, come pensa di ovviare al deficit dinamico con lo Shakhtar?
"Se partiamo da questo presupposto non dovremmo nemmeno scendere in campo. Dobbiamo avere il desiderio di far male agli avversari, non è una partita da gestire ma da vincere. Non possiamo essere attendisti, questa squadra ha un pensiero: andare a dominare l'avversario. Anche all'andata abbiamo dimostrato di volerli andare a prendere dall'altra parte, ovviamente sapendo di non poterlo fare per 90'"
Per Florenzi: come mai la differenza di rendimento in casa tra campionato e Champions?
"La voglia che abbiamo è quella di ripetere le partite in casa in Champions. Siamo riusciti a fare una buona gara col Torino, vogliamo prenderci la qualificazione, quello è sicuro. Dovremo essere anche attenti alle loro qualità come detto prima"
Per Di Francesco: Roma risalita al 3° posto, passando il turno sarebbe tra le migliori 8 d'Europa. E' la partita più importante della stagione?
"Credo che sia una partita importantissima però trarre dei giudizi è prematuro. E' fondamentale per tutti quanti noi per ridare slancio alla squadra e a tutto l'ambiente ma è prematuro fare bilanci. Non credo che la Roma sia stata tanto abituata ad arrivare a questi livelli, mi auguro di farcela per i ragazzi e per la gente, con i tifosi che saranno importantissimi"
Per Florenzi: 16 mesi dalla scadenza, a che punto è la situazione?
"Penso non sia la sede adatta per parlarne. Sono abituato a pensare al presente e non a quello che succederà domani. Il presente è la partita che viene, penso sia una delle partite importanti che potrei disputare, una cosa che possiamo fare è giocare la partita domani e dare il 100%. Sappiamo quanto vale questa partita, per i tifosi e l'ambiente Roma vale veramente tanto"
Per Florenzi: quella col Torino è stata la tua miglior partita sul piano della corsa?
"Dai dati che ci dà il preparatore sono un paio di settimane che sto facendo delle buone prestazioni sotto il profilo fisico. Sono in un momento in cui mi sento bene e spero di continuare questo trend anche domani"
Per Di Francesco: non ti pare strano che in una partita così importante si faccia fatica ad arrivare a 50mila spettatori? Ai tuoi tempi non era così...
"Assolutamente sì ma siamo cambiati in questi anni. Ritengo che dobbiamo essere bravi noi a trascinare più gente possibile allo stadio. Credo sia una questione di cultura generale che si lega ad un discorso generale. Il mio richiamo non è a tanta gente ma abbiamo bisogno di qualità della gente: se anche sono 40, 50 o 60mila che diano percezione dentro lo stadio. Sarà importante che anche quando si sbaglia un passaggio daremo il messaggio di stare lì"
Per Di Francesco: si è preparato ai rigori?
"Ovviamente sì perché è giusto che ci prepariamo anche a questo. Lo faremo anche oggi"
Per Di Francesco: come la sta vivendo a livello personale questa sfida? Farebbe qualcosa che non è riuscito neanche a Capello, Spalletti o Garcia...
"Non mi paragono agli altri, ho il forte desiderio di portare questa squadra ai quarti, perché mi auguro di fare ancora meglio poi. E' una grande chance sia per me che per la squadra. Penso davvero poco a me stesso, penso alla squadra come entità unica"
Per Florenzi: ormai ti senti definitivamente un terzino?
"Semplicemente dò la disponibilità a chi mi alleno. Mi trovo bene a giocare terzino, non lo nego, ma come ho sempre detto non ci sono problemi sul ruolo. L'importante è cercare di scendere in campo e dare il 100% per questa maglia"
Per Di Francesco: domani basterà la stessa Roma di Napoli?
"Se fossimo quelli di Napoli saremmo già a buon punto, è una delle prestazioni migliori per modo di stare nella partita per tutta la gara. Se fossimo quelli di Napoli non sarebbe male magari con più qualità nella costruzione di gioco. Lo Shakhtar è bravo a rimanere corto ma non ha una grande aggressività come il Napoli"
Per Florenzi: sei soddisfatto della tua stagione finora?
"Penso che posso fare meglio, anche perché è una mia prerogativa quella di cercare di non fermarmi mai, di non avere un punto d'arrivo. Nella vita, come nel calcio, non si smette mai d'imparare"