Alla vigilia della sfida di ritorno valida per gli ottavi di Europa League contro la Fiorentina, in programma domani alle ore 19, parla il tecnico della Roma Rudi Garcia in conferenza stampa. L'allenatore giallorosso è affiancato da Seydou Keita. Queste le loro parole:
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Domanda a Keita: E' questo il momento più difficile della stagione?
Si questo è il momento più difficile, ma domani abbiamo la possibilità di vincere una partita importante per noi. Il calcio è così, si alternano alti e bassi ma i campioni nei momenti di difficoltà rialzano la testa e continuano a lavorare per cambiare le cose e già da domani le cose possono cambiare perchè possiamo ottenere la qualificazione - GUARDA IL VIDEO
Domanda a Keita: Che consiglio si dà agli altri giocatori in momenti come questo? Soprattutto a quelli fischiati
Per me un club è formato da calciatori, società e tifosi. In questo momento i tifosi sono molto importanti soprattutto quando giochiamo all'Olimpico perchè se domani vince la Roma, vincono soprattutto i tifosi. E' normale che ora siano arrabbiati, non stiamo rispettando le aspettative, ma in particolare domani abbiamo bisogno del loro aiuto per vincere, chiedo loro di non lasciarci e di sostenerci, domani vinceremo ma senza il loro aiuto sarà molto più diffcile. È difficile giocare bene quando si è fischiati, succede anche ai campioni, i tifosi sono una componente fondamentale nel calcio, i tifosi rappresentano il club, io non sono la Roma, perchè oggi sono qui e domani potrei essere in un altro club o smettere di giocare, mentre la Roma e i tifosi ci saranno sempre, quindi oggi più che mai cerchiamo di essere un club unito e compatto
Domanda a Garcia: Tempo fa disse che sarebbe rimasto a lungo su questa panchina, dopo la partita con la Sampdoria ha detto che non vuole essere un peso e che i conti si faranno a fine stagione. È cambiato qualcosa con la squadra, o con la società o con la piazza?
Volevo tranquillizzare la piazza, io non sarò mai un peso per la Roma perchè ho imparato a innamorarmi di questa squadra, quando sentirò che non sono più utile o non sono più una plusvalenza al club per ottenere vittorie o trofei, mi farò da parte, finché i giocatori mi seguono e vengo ascoltato io devo assecondare il mio sogno di vincere qui, perché sono venuto per questo, voglio vincere qui dopo aver sognato di farlo, con questa squadra in questa piazza che forse è la più difficile del mondo io penso che è possibile ancora vincere. Io sono inflessibile, soprattutto su me stesso, questo è importante per il futuro. Ogni anno facciamo i conti, faremo i conti a fine stagione come di solito - GUARDA IL VIDEO
Domanda a Garcia: È volata veramente una sedia nel confronto con la squadra?
Ho sempre detto che lo spogliatoio è sacrosanto e le cose che si dicono nello spogliatoio rimangono tra i giocatori e l'allenatore o lo staff e sarà sempre così finchè io sarò qua. Nello spogliatoio non ci sono sedie, ma solo panchine
Domanda a Keita: Cosa è cambiato nella Roma in questi mesi? Ad inizio anno chiudevate le partite, ora no. Come mai?
Quello che è cambiato è che nel calcio, come nella vita, si alternano momenti positivi e negativi, ora stiamo fallendo diverse occasioni, è cambiato che la palla non entra come nella prima ora contro la Sampdoria, dobbiamo continuare a lavorare per cambiare le cose e sono sicuro che con il lavoro le cose cambieranno
Domanda a Garcia: Perché difficilmente rinuncia a Gervinho e Iturbe in quest'ultimo periodo?
Sono due casi differenti. Se parliamo del campionato loro devono segnare di più, hanno la capacità e il talento per farlo. In Europa Gervinho ha segnato tanto. Iturbe è stato fuori molto tempo, poi abbiamo anche altri giocatori in attacco non ci sono solo loro due. Gervinho è lo stesso giocatore che faceva alzare tutto l'Olimpico quando faceva vincere la Roma, è lo stesso giocatore con le stesse qualità. Deve ritrovare in campionato il suo livello europeo, perchè a Rotterdam ci ha aiutato un po’ per qualificarci agli ottavi di finale. Iturbe è un caso differente, ha dovuto subito imparare il nostro gioco, si è sempre dovuto riprendere da infortuni, se non è sempre al 100% non riesce a esprimere le sue qualità. Ho totale fiducia in questi due giocatori, come ho totale fiducia in tutti gli altri giocatori
Domanda a Garcia: Quando le cose andavano bene lei era considerato un Re qui a Roma adesso le cose vanno male ed è considerato il maggior colpevole di questo momento. Si sente colpevole? Quali sono stati gli errori di questo ultimo periodo?
Io non cado mai nell'euforia quando le cose vanno bene e nel pessimismo quando le cose vanno male, sono sempre misurato, tranquillo e sereno. Come ha detto Keita, dopo la pioggia viene il sole, dobbiamo rifar salire noi il sole, dobbiamo lasciare i giocatori tranquilli, io mi prendo tutta la colpa, ma loro devono giocare con la voglia, con l’aiuto poi faremo i conti a fine stagione, perchè sembra che lottiamo per la salvezza e che siamo già fuori da tutto, ma c'è una grande partita domani, fondamentale, abbiamo la voglia di superare il turno e andare avanti, è l’unica motivazione che abbiamo domani. Starà a noi mettere i nostri tifosi dietro di noi facendo la partita giusta, mettendo tutto per questa maglia, poi se abbiamo un po’ di successo la gara andrà bene e potremmo andare avanti. Io voglio che i giocatori hanno la testa tranquilla ora perchè non c'è niente da fare che concentrarci su questa gara - GUARDA IL VIDEO
Domanda a Keita: Il mister ha detto che questa è la piazza più difficile del mondo. Sei d’accordo?
E’ chiaro che le critiche sono normali. E’ giusto accettarle, io in questo momento non sono contento ma sono sicuro che dopo le cose negative arrivano le cose positive. A livello di pressioni ci sono due fattori che sono determinanti: stampa e tifosi. I tifosi non possono vincere le partite concretamente sul campo ma possono aiutarci a vincere, mentre i giudizi della stampa sono meno importanti, perchè cambiano a seconda dei risultati. Sono sicuro che quando riprenderemo a vincere anche voi cambierete la vostra opinione e i vostri giudizi torneranno positivi. Quello che mi preme è che i tifosi siano con noi e che ci sostengano, sono sicuro che lo faranno perchè anche loro come noi tengono a vincere la partita e rappresentano questo club
Domanda a Garcia: In cosa Roma le sembra la piazza più difficile del mondo?
Voi lo sapete meglio di me, perchè ne fate parte. Ora non è importante, è importante la squadra. A fine anno parleremo di tutto se volete, o all'inizio dell'anno prossimo, forse è meglio sennò prendete una strada più corta (ride)
Domanda a Garcia: Negli ultimi mesi siete stati molto prevedibili. In queste settimane avete pensato a degli accorgimenti tattici per migliorare le cose?
In queste ultime settimane abbiamo utilizzato almeno 3 moduli di gioco, ma la differenza è quando la palla entra o no. Contro la Sampdoria abbiamo giocato molto bene, abbiamo pareggiato delle gare prima in cui avevamo giocato molto peggio rispetto alla Sampdoria, tipo contro il Parma o il Chievo. Finché la squadra si procura occasioni sono tranquillo, una squadra che non ha più occasioni è una squadra in difficoltà, ma io non ho visto questa cosa due giorni fa. Il problema della sconfitta contro la Sampdoria è che è arrivata dopo dopo tanti pareggi, perchè sennò con 5-6 punti in più che era possibile avere, quella sconfitta arrivata in quel modo sarebbe potuto comunque capitare. Non voglio che i giocatori pensino che due giorni fa sia stato tutto da buttare. In questo momento c'è da appoggiarsi alle cose buone che facciamo e penso che usciremo da questo momento e vinceremo le partite solo se ci appoggiamo sul gioco, serve anche orgoglio e carattere ma il gioco è fondamentale, loro devono avere fiducia e i miei giocatori ce l’hanno
Domanda a Garcia: Gli ultimi allenatori se ne sono andati via per scelta. Roma è una piazza difficile specialmente per gli allenatori?
Non lo so, lo è anche per i giocatori, io non mi arrendo nel primo momento di difficoltà, spero ve ne siano altri per reagire, per questa stagione direi basta, abbiamo avuto abbastanza problemi. Non so quando sia l’ultima di campionato, ma fino al fischio finale ci sarò e spingerò tutti coloro che hanno bisogno di essere spinti e io sarò il primo