Torna a parlare Eusebio Di Francesco. Il tecnico giallorosso, alla prima conferenza del 2019 dopo le interviste televisive pre-Virtus Entella, introdurrà i temi riguardanti Roma-Torino, in programma domani allo Stadio Olimpico, con fischio d'inizio affidato a Giacomelli alle ore 15. Queste le sue parole:
Chi potrebbe recuperare in vista di Roma-Torino?
Manolas quasi sicuramente. Si è allenato gli ultimi tre giorni, se non dovesse avere problemi durante l’ultimo allenamento sarà tra i disponibili. Invece Florenzi non è ancora al meglio per questa brutta influenza e devo valutare ancora oggi se convocarlo o meno. Mirante, De Rossi, Perotti e Jesus non saranno sicuramente a disposizione per la partita di domani.
Quanto si vede la mano di Mazzarri nel Torino?
Walter lo conosco molto bene come allenatore, ci siamo affrontati diverse volte. Conosco anche la sua mentalità, le caratteristiche delle sue squadre, molto attente a preparare la partita e a fare una fase difensiva ottima, di squadra, compatta, aggressiva e fisica. Il Torino ha degli ottimi elementi, è una buona squadra. Lo ha dimostrato in tante occasioni, specialmente in trasferta. Ha fatto più fatica in casa quando ha dovuto imporre il proprio gioco, però è una squadra molto temibile, specialmente quando riparte o quando riesce a stare nella metà campo avversaria. Sono una delle squadre che ha recuperato più palloni nel terzo offensivo.
Domani Dzeko partirà dall’inizio?
Sia lui che Schick sono in ottime condizioni. È una valutazione che sto facendo anche se in questo momento è leggermente favorito Edin. Devo decidere domani quella che sarà l’opzione giusta, valutando anche la crescita delle condizioni di Edin perché anche l’ultima settimana non stava benissimo. Negli ultimi allenamenti però ha avuto continuità e devo dire che mi è sembrato anche lui in crescita. Sono contento di avere due opzioni importanti davanti, in particolar modo per la crescita che ha avuto in quest’ultimo periodo Schick.
Che tipo di riflessioni state facendo sul mercato? Si aspetta uno o due rinforzi?
Al di là degli infortuni, che sono anche importanti quando si vanno a fare determinate valutazioni. Io mi fido molto del lavoro che sta facendo Monchi. Sta cercando delle opportunità. Io gli ho sempre detto che se dobbiamo fare qualcosa tanto per fare io non sono d’accordo e non è d’accordo nemmeno lui. Se c’è un’opportunità valida che vada a migliorare o perlomeno ad aiutare questa rosa a raggiungere i propri obiettivi bene, sennò rimaniamo come stiamo.
Quali sono i tempi per il rientro di De Rossi?
Ne abbiamo parlato sempre tanto di De Rossi. Una volta una settimana, una volta due e alla fine i tempi si sono allungati tantissimo. È un infortunio particolare perché una cartilagine del ginocchio non sai mai come risponde. Ha cominciato ad allenarsi in campo in questi giorni. Mi auguro che la prossima settimana, come probabile, cominci a lavorare con la squadra. Da lì potremo realmente valutare le sue condizioni perché fare allenamenti individuali è totalmente differente dal rientrare in squadra. Ci sono delle dinamiche di movimento completamente differenti e da lì potremo valutare lo stato del suo ginocchio.
Monchi ha detto di essere interessato a Belotti. Lei lo vede come il centravanti ideale?
Non parlo di giocatori che non sono della Roma.
Karsdorp e Pastore hanno dato segnali positivi contro l’Entella. Sono stanchi oppure verranno presi in considerazione per la formazione titolare?
Solitamente il problema più grande quando si rientra da un infortunio lungo è la terza partita, non la seconda. Karsdorp potrebbe essere titolare anche domani, se la giocherà con Santon più che con Florenzi che devo solo valutare se convocarlo o meno. Per quanto riguarda invece Pastore sento sempre dire che non va veloce o che va piano, ma non è un giocatore che fa i cento metri in 10 secondi. È un giocatore che deve far camminare la palla, che è la sua qualità migliore e deve essere un giocatore in continuo movimento. In questo momento sta raggiungendo una buona condizione, ha retto per 90 minuti. Era da ottobre che non faceva 90 minuti, mi sembra dalla partita con il Frosinone. Mi sembra dunque un segnale positivo per la sua condizione fisica. È normale che deve acquisire un po’ di continuità in quello che fa, ma detto questo la valutazione su Pastore viene un po’ stravolta dal fatto che possa sembrare che non abbia questo gran passo. Non ce l’avrà mai, non ce l’ha mai avuto. Se valutiamo in giocatori in base a quello che si pensa, e che Pastore sia uno scattista abbiamo sbagliato valutazione. Lo valutiamo per quello che fa in campo, per le qualità che ha, per la capacità di mandare i compagni in verticale, per la capacità di gestire il pallone. Credo che siano queste le qualità migliori di Pastore e in base a queste io lo sto valutando. Per quello che riguarda domani lo valuterò, ma è più probabile che giochi Karsdorp dall’inizio in questa partita.
È casuale che la Roma vada in difficoltà contro il 3-5-2? Di Luca Pellegrini si parla poco: ha possibilità di giocare?
Tanti cambiamenti non hanno tanta logica durante le partite soprattutto in questo momento che la squadra sta crescendo. Veniamo da un momento di sosta ed i giocatori riescono in questo momento a recuperare con maggiore facilità. Luca deve ancora migliorare e crescere, ha dimostrato delle qualità importanti, ma nel percorso di crescita di un giovane c’è un tempo di maturazione e lui sta lavorando per cercare di migliorare la sua condizione fisica e tecnico-tattica, perché è un essendo un difensore esterno deve migliorare questo aspetto. Per quanto riguarda il 3-5-2 o il 3-4-3 è importante come approcciamo noi alla gara. È vero che quando giochiamo con squadre che hanno un sistema di gioco che li fa abbassare tanto e ci toglie un po’ di spazio per farci attaccare abbiamo avuto difficoltà. Il Torino ha fatto risultati da tutte le parti, sicuramente non sarà una partita facile ma abbiamo l’obbligo ed il bisogno di vincere e cercheremo di sbloccarla il prima possibile. Contro certe squadre che hanno determinati meccanismi dopo diventa tutto più difficile.
Esiste il ballottaggio Kluivert-El Shaarawy o il secondo ha ancora bisogno di allenarsi?
Kluviert ha una condizione nettamente migliore, anche perché El Shaarawy ha cominciato ad allenarsi con la squadra da martedì. Perciò credo che sia Kluivert il favorito a giocare domani.
Pensa ancora che Pastore possa giocare mezzala?
Ho cambiato sistema per questo motivo. Credo che in questo momento abbia fatto capire che cerco di sfruttare più la trequarti che le mezzali. In questo momento, specialmente con una condizione non ancora al top è difficile fargli fare la mezzala. In quel ruolo devi coprire più campo, specialmente in zona esterna, dove deve avere qualità più fisiche e di continuità. Ma giocare a tre o due-uno, devi correre uguale in qualsiasi ruolo, i centrocampisti devono sempre avere un certo ritmo e devono scaricare il conta chilometri per giocare in mezzo al campo. Sposta poco dal punto di vista fisico, sposta tanto dal punto di vista della manovra, sfruttando le caratteristiche di determinati giocatori, ma attualmente continuerò a giocare con questo sistema di gioco, 4-2-3-1, perciò Pastore può stare tranquillo: non gli chiederò di fare la mezzala per adesso.
Nzonzi come sta?
Oggi farà il primo allenamento con la squadra dopo il problema al piede e valuterò la sua condizione.
Schick ha fatto il passo in avanti dal punto di vista mentale?
Il merito è suo. Ha continuato a lavorare con grandissima continuità in una situazione non facile, cercando di lavorare su se stesso. È migliorato tantissimo anche negli allenamenti, ma non sono soddisfatto del tutto. Io lo so, e anche lui lo sa, che può fare molto di più e non deve accontentarsi. Anche contro l’Entella poteva fare almeno tre gol e un attaccante non si deve accontentare. Deve cercare di fare più gol possibile perché è un aspetto mentale fondamentale.
Chi è in vantaggio tra Pastore e Zaniolo?
Ha giocato con più continuità Zaniolo, potrebbe esserci lui domani dall’inizio, ma non è una certezza, perché poi domani cambio e ci rimanete male. I vostri editori si arrabbiano se sbagliate la formazione, quindi mettete tanti dubbi, così anche Mazzarri ne ha qualcuno in più.
La Roma è guarita?
Mi sento di dire che siamo cresciuti, questo sì, ma quest’anno ci siamo riammalati spesso. Mi auguro che non riaccada più. Può succedere nel calcio che non tutte le partite finiscano come noi vorremmo, ma vedo lo spirito della squadra, l’identità, il modo di scendere in campo, l’approccio a certe partite. Partite che possono sembrare facili come l’ultima di Coppa, ma ricordo che la Roma ha subito anche batoste da squadre piccole in passato, sottovalutando gli avversari. Il fatto di essere scesi in campo in quel modo segna un momento di crescita. Sono convinto che lo stiamo facendo, con l’augurio di non ammalarsi più.