Conferenza stampa, DI FRANCESCO: "Ad oggi Dzeko parte titolare poi valuteró con lui. De Rossi? Più no che si. Mercato? In alcune situazioni non posso mettere il becco..." (VIDEO)

23/01/2018 alle 18:50.
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torna a parlare in conferenza stampa. L'allenatore della Roma alle 13 risponde alle domande dei cronisti dal Best Western Plus Le Favaglie in località Cornaredo, alle porte di Milano dove la squadra è in ritiro prima del match di domani contro la Sampdoria

"Dico due parole prima che cominciamo col mercato e con le situazioni che si sono verificate. Attualmente tutti i giocatori qui convocati sono a disposizione e disponibili per la partita che si terrà tra 36 ore e per noi importantissima. Devo cercare di preparare al meglio tutti i giocatori a disposizione compresi i chiacchierati, senza che faccio i nomi che sapete meglio di me. Si può parlare dell’aspetto psicologico e mentale o di tante altre cose ma in questo momento il mio primo pensiero è preparare al meglio la partita. Attualmente tutti i giocatori a disposizione sono della Roma. Il direttore ha detto già l’altra volta che si ascolta e si prende in considerazione tutto quello che viene dall’esterno. Il mio pensiero è quello di preparare la partita. Da quel punto di vista troverete non un muro, ma quasi".

Contro l’ una Roma dai due volti, che risposte si è dato?
Bisogna fare delle valutazioni, una squadra che è stata meno incisiva dell’ anche se ha avuto spesso il predominio della partita, deve avere la capacità specialmente negli ultimi 20-25 metri di essere più determinata e sbagliare meno palloni possibili. Quando recuperi 16-17 palloni nella metà campo avversaria, bisogna creare più opportunità importanti o perlomeno finalizzare meglio. Il pensiero di dover avere una squadra che per 90′ possa avere quel ritmo e non subire per niente l’avversario è quasi impossibile. E’ stata esaltata la grande prova del nostro
perché è stato veramente importante, ma in altre occasioni questa Roma non l’ha mai impensierito il suo . Non ricordo ancora quando è stato così determinante come contro l’, in una partita in un campionato dove ci sono tanti portieri, compreso Handanovic, determinanti in tante gare. Ci teniamo strettissimi questo straordinario, del futuro anche dal punto di vista dell’interpretazione, felicissimo di poterlo avere ma dobbiamo fare valutazioni fisiche, non avere giocatori con 90′ nelle gambe o con piccoli problemi durante la gara potremmo riportarceli anche in questa partita.

La Sampdoria è in forma
Dite la forma valutando l’ultima partita, avevano perso a Benevento quindi magari non erano in forma. Hanno dimostrato di avere idee e un’identità ben precisa come il suo allenatore, la capacità di andare spesso in verticale, di attaccare la porta con facilità. Non so se ci sarà Quagliarella, che è in un momento magico e quello che tocca lo trasforma in oro anche alla sua età, ma è una squadra che può crearti difficoltà ma anche noi possiamo crearle anche a loro. E’ un campo non facile quello di Marassi, sempre, quando vai a giocare con la Roma ma anche con altre squadre. E’ una partita insidiosa, tutto quello che c’è intorno non ti aiuta a prepararla. Devo avere la capacità e la forza di concentrarmi solo su questo come fatto in gran parte contro l’. Se tanti giocatori non avessero avuto la testa giusta per affrontare la gara non avremmo fatto 70 minuti con quell’intensità e quell’idea di andare a prendere l’avversario dall’altra parte.

Domani titolare?
A oggi come oggi sì. Poi devo fare valutazioni mentali anche insieme al giocatore. Ancora non ci ho parlato, l’ho voluto lasciare tranquillo perché gli arrivano tante chiacchiere che, vere o meno, non mi competono. Io devo preparare al meglio questa partita contando su di lui. E’ una valutazione che farò col ragazzo. Ritengo che sia corretto che un giocatore della Roma debba giocare, se oggi è un calciatore della Roma deve giocare. Poi valuteremo tanti altri aspetti.

sta meglio?
E’ in grande dubbio, proveremo anche oggi con lui ma difficilmente lo recupereremo per mercoledì. Ci abbiamo provato ma credo sia difficile averlo a disposizione.

Cosa perderebbe la Roma senza ? E’ più utile un attaccante esterno per dare spazio a Schick e Defrel?
Puntate sempre sulla mia grande disponibilità e sincerità. Siete fenomenali nel mettermi a mio agio (ride, ndr). Parliamo di un qualcosa che non esiste. Ovvio che certe valutazioni vanno sempre fatte e si devono fare. Questa squadra ha dei giocatori che possono interpretare il rulo centravanti come Schick e Defrel, ma attualmente è . Riparto da quello che dice il direttore, ovvero che la società determina tantissimo certe scelte, che si legano ad altre situazioni. La scelta potrebbe ricadere su un esterno o un centravanti puro. VI sto dicendo qualcosa in più di quello che vi dovevo dire.

Cosa dice ai calciatori per farli rendere al meglio? e Gerson come stanno?
Parto dai giocatori usciti, sono valutazioni che vanno fatte tra oggi e domani, non siamo in un momento ottimale dal punto di vista delle scelte e nelle situazioni in mezzo al campo, ho delle difficoltà perché tanti giocatori non sono al top o sono usciti durante la partita non al meglio della condizione. Questo potrebbe modificare il mio assetto, potrei non avere tanti giocatori a disposizione per domani. E’ una valutazione che tra oggi e domani devo fare. Dal punto di vista psicologico devo rinforzare la squadra, facendo leva sulla grande professionalità e serietà di certi giocatori. Noi siamo professionisti e deve venir fuori il lato professionale. Poi possiamo trovare alibi, giustificazioni a cui non dobbiamo poggiarci, dando anche meno alibi ai miei calciatori. Questa cosa si affronta e va fatto a testa alta, con grande serietà e professionalità da parte di tutti.

Quando dice che la società determina tanto significa che sei d’accordo o devi accettare certe decisioni?
C’è una chiave di lettura, si parla di aziendalista o non aziendalista. Si sceglie un percorso, se ci sono delle situazioni da limare non posso andare a fare i conti a casa di nessuno. Faccio l’allenatore e o dico “torno a casa” o affronto le situazioni, io non scappo mai, le situazioni cerco di affrontarle. Ma ce ne sono alcune in cui non posso mettere il becco, parliamo delle scelte dei calciatori. Io ho scelto di allenare la Roma e lo farò fino in fondo al meglio delle mie possibilità di allenatore qualsiasi cosa accada.

Cosa non sei riuscito a trasmettere alla squadra nei minuti finali contro l’?
A volte succede in una partita, che quando non riesci a uscire dalla tua metà campo, anche una palla lanciata in quella avversaria ti permette di riaccorciare, guadagnare campo e di essere aggressivo. Non è il sistema di gioco che fa l’aggressività di una squadra, ma è l’atteggiamento dei calciatori nell’accorciare verso la palla. Noi lavoriamo motlo sulla palla, un conto è accorciare o stare a un metro, un conto è come successo anche nel gol, negli ultimi 10′ eravamo troppo distanti dalla palla, al di là dei 5 o dei 3 uomini dovevamo accorciare di più. Abbiamo un pochino mollato. Mi auguro e penso che non sia stato solo un aspetto mentale, ma anche un po’ un calo fisico di alcuni giocatori in mezzo al campo che erano quelli un pochino più bravi o che hanno l’impegno di accoricare di più la palla. Abbiamo preso gol in una situazione in cui abbiamo rinforzato la linea difensiva sui cross, a volte si cerca un qualcosa e si pensa di farlo nel modo giusto e invece non è stato così. Si va a puntare il dito contro uno ma si gioca in undici, le responsabilitò sono sempre di tutti, in primis dell’allenatore, la possibilità di non aver avuto un centrocampista di ruolo in panchina non mi ha permesso di continuare quel tipo di gioco per cercare di non abbassarci tanto. Ma ci eravamo abbassati anche col , con cui rrivavano con troppa facilità al cross sugli esterni. Siamo stati poco lucidi nel leggere certe situazioni.

Parlerà con Schick?
Io vorrei stare nel presente. Ma lui lo è. Il discorso dei titolari diventa relativo, anche Defrel può fare questo ruolo. Capire cosa voglio io e fare le cose con più cattiveria, in questo Patrik deve crescere e migliorare. Ilgran gol che ha fatto ieri da fuori area si può ripetere con maggiore continuità e questo gli darebbe fiducia in quelli che sono i suoi grandi mezzi.

Le hanno mai chiesto di non far giocare un giocatore? Se domani non vedessimo , sarebbe una questione mentale?
Potrebbe essere tutto, ma ho avuto una grande fortuna, lo ripeto, ho sempre scelto in grande autonomia la formazione. Ovvio che se un giocatore non c’è non posso metterlo. E’ stata la mia forza e lo sarà sempre, sceglierò solo io se farlo scendere, non mi diranno mai niente gli altri, farebbero un grandissimo errore. Se dovesse giocare o no, decido io.

in quel ruolo può avere un futuro?
Non è la prima volta che lo provo, in partita l’ha fatto con la Spal e in allenamento è capitato spesso perché poteva capitare di non avere i due centrali di centrocampo. L’ha interpretato come piace a me, può verticalizzare qualche palla in più ma per la continuità che ha avuto in partita mi è piaciuto molto. Potrebbe farlo anche nelle prossime partite.

Riuscirebbe a superare lo Shakhtar anche senza ed ?
Possiamo parlarne anche dopo il 1 febbraio, ma noi cerchiamo di vincere tutte le partite. Questa squadra deve giocare con un’unica mentalità, vincere le partite, e credo lo abbia mostrato in tante occasioni. Deve ritrovare quell’unità che in parte c’è stata anche contro l’, ho rivisto un po’ la Roma che piace a me.

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