Conferenza stampa, SPALLETTI: "Il secondo posto sarebbe come vincere il campionato. I manichini opera di persone deviate. Monchi il numero 1 dei ds" (AUDIO e FOTO)

06/05/2017 alle 20:13.
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L'allenatore della Roma torna a parlare in conferenza stampa alla vigilia della partita di campionato contro il Milan di Montella. Questo l'intervento del tecnico giallorosso:

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Ascolta "Spalletti, conf stampa pre Milan-Roma 06.05.17" su Spreaker.

Come ha visto la squadra questa settimana?
Allora a me sembra che ci sia stata la reazione giusta, la squadra è dispiaciuta e c'è tanta amarezza: me la sento tutta addosso questa amarezza. Quello che conta, l'espressione massima del nostro lavoro, devono sapere che viene fatta in fondo al campionato, ci sono partite che si perdono e quello che avviene la partita successiva diventa fondamentale per chiudere il discorso di come ti sei comportato, ti sei impegnato, che professionalità hai, che qualità hai. C'è quell'esame della classifica a fine campionato e diventa una partita fondamentale perché c'è in ballo una posizione importantissima. Ci voleva reazione, la reazione però c'è stata. Andremo a giocare questa partita che sarà difficile

Si aspetta una partita con insidie differenti?
E' un po' quello che abbiamo detto, quello che diventa l'espressione della tua qualità si vede nel lungo tragitto. Penso che il Milan abbia perso un po' di smalto dall'andata quando ci mise in difficoltà soprattutto nel primo tempo con questo palleggio, gli esterni che entravano nel campo. Hanno mantenuto molte qualità, in questo periodo i risultati non gli danno ragione alla squadra di Montella ma in molto episodi non sono stati premiati per il valore che avevamo gli episodi e non deve fare poi testo sotto l'aspetto di che squadra troveremo. Saranno stimolatissimi con un allenatore che prepara benissimo le partite. Quello che dirò ai miei calciatori nell'aspettarsi l'avversario è che sarà quello dell'andata. Ha messo dentro innesti giovani ma di assoluta qualità e futuro che da un momento all'altro esprimeranno tutto il valore

E’ iniziato il corteggiamento di Monchi?
Qui la Roma fa vedere, il presidente fa vedere, che intenzione ha perché è andato a prendere il migliore: Monchi è il migliore sulla piazza e l’ha portato a casa. E’ quello che volevano tutti, c'è qualche società che tiene chi ha perché ha fatto bene in campionato, ma Monchi è quello che è voluto da tutti e guardato da tutti. Lo racconta chi ha lavorato con lui, chi ci si confronta nel fare mercato a livello europeo. Quello che ha detto di noi soprattutto fa piacere, è una visione che viene pulita e da fuori, dove uno non è inquinato da quello che si dice sul luogo e la guarda con la sua assoluta professionalità e chiarezza di farsi una idea sull'ambiente, arriva qui e dice “Mi sembra che tutto sommato la Roma stia facendo un buon lavoro”. E’ chiaro che ci sono cose che si tenta di migliorare, un lavoro da fare ma ha espresso un parere molto positivo nel suo guardarci da fuori. Dall’estero hanno quello visione che ha raccontato e a noi ha fatto molto piacere. A me potermi confrontar col numero uno dei direttori mi ha dato qualità e cose che tengo strette

Un commento sui fatti del Colosseo?
L'episodio dei manichini per me non appartiene né ai tifosi della Roma, né della Lazio, né ai tifosi in generale che amano questo sport. Fa parte di persone deviate che hanno problemi. Tifare è sostenere, amare, gioire, criticare, dispiacersi e iniziative come quelle evidenziano solo odio e cattiveria, livore gratuito come quello ricevuto nell'articolo di Vocalelli quando tira in ballo i miei figli dentro un suo articolo per attaccarmi. Ho domandato e chiesto la domanda che Vocalelli mi aveva proposto di fargli e i miei figli mi hanno detto che ha ragione lui e che c'erano partite che dovevamo sviluppare meglio e criticabili. Gli hanno dato ragione. Ma preferirebbero anche non comparire e non essere tirati in ballo nei suoi articoli delle analisi della Roma e delle sconfitte della Roma. Sono studenti che vanno a scuola e andrebbero lasciati vivere senza nessun commento da una firma importante come lui

Il terzo posto sarebbe un fallimento?
Fallimento sarebbe utopia o fa parte di quel modo di voler apparire le cose. Proviamo a chiedere a 7-8 squadre se finire terzi, o altre squadre che hanno iniziato con lo stesso obiettivo, se finire terzi sarebbe un fallimento. Il secondo posto è difficile come lo è sempre stato anche perché crea l'accesso diretto alla dietro alla che per quello che ha fatto vedere non era possibile metterci mano. La ha detto “nessuno può mettere mano al primo posto, è nostro” e se lo sono portati a casa. Ci rimane l’altro obiettivo, e fa vedere come lavori nel campionato. E' lungo il tragitto, tanti mesi, tante partite e tanti momenti dove confrontarsi con la squadra, dire cose giuste e prendere decisioni giuste perché altrimenti si rischia all’andata di far vedere di giocare una partita importantissima e al ritorno non sei più a quel livello di classifica. Questo accesso diretto che vorrebbe dire per le contendenti alla
il suo scudetto ce lo giochiamo col che a detta di tutti è una delle squadre più forti di Europa, e sono i detentori di questa posizione. Tu che sei a insidiargliela hai lavorato bene perché loro sono arrivati secondi. Quando siamo partiti ad allenare la Roma, io e te, che scrivi dando forza o buttando sotto un altro alleni anche te, è così, si vede. In una percentuale minore anche perché la maggiore la voglio io. Quando siamo partiti eravamo a 5 punti dall’, quando abbiamo iniziato, e una decina dal . Eravamo a 5 punti dalla per cui quando si fanno confronti riesce anche a me. Vediamo quando finisce e poi ti dico dove si è migliorato, peggiorato, dove si è fallito o non fallito. Ci sono partite che dovevamo fare meglio ma non è che siamo usciti in Europa League da una squadra scarsa, o abbiamo fallito completamente. Ci sono state partite partite determinanti dove non abbiamo espresso tuta la nostra qualità e non abbiamo caricato bene il valore dei nostri calciatori uno sopra l'altro. Non siamo stati così squadra evidenziando il nostro meglio. Quando però siamo partiti siamo partiti da lì, ora siamo tanti punti davanti l’. L’obiettivo lo crei tu, il tuo obiettivo è quello di vincere il campionato così tutto quello che c'è sotto... ma devi vedere da dove parti, c’è un lavoro. Ho sempre detto che bisogna vincere e l’ho confermato dietro richiesta tua, dei calciatori, di tutti. Nel lavoro ci sono momenti dove la squadra, come è successo, ti porta via un calciatore e lo devi rimpiazzare, ci sono queste cose che fanno parte. In generale la squadra si è comportata molto bene. E’ una squadra forte che ha perso delle partite, che non è in alto mare come si pensa in questo momento qui in generale. Deve reagire e far vedere personalità e forza mentale che ha. Venir fuori da una sconfitta dove non ha dato tutto e deve rendersene conto, avendo una reazione più forte del dovuto che dovrebbe avere. Quello che ha concesso lo deve trasferire in questa partita. Arrivare secondi è l’obiettivo e sarebbe il massimo degli obiettivi, e bisogna andarlo a dire agli altri vicino a noi, al che tu hai scritto che sono una delle squadre migliori di Europa. Lo avete scritto bene. se mi volete smentire lo dico io: gioca uno dei migliori calci di Europa. Pressing, qualità di gioco, corsa, giocate. Il è la squadra che tutti vorrebbero avere in questo momento, anche all’estero, e ce la stiamo giocando con loro. Segno che tanto male non abbiamo fatto. Fallimento del terzo posto? Sei un bell’uccello del malaugurio dicendo che se arrivo terzo ho fallito, si può dire al contrario. Da un punto di vista mio, e mi porto dietro l'impressione dei giocatori, non ci fa timore giocarsi la partita contro il Milan e la che sono quelle che faranno la differenza. Ci siamo arrivati con le nostre forze e avendo fatto male domenica hanno dato un bello scossone e ci hanno recuperato 3 punti che sono tanta roba da gestire e digerire. Si va a giocarla e si fa vedere il nostro lavoro, stai tranquillo. Se si arriva secondi è come vincere il campionato, terzi si è fatto un lavoro lungo, importante, per la media dei punti fatti, gol fatti, gol subiti: ci sono tanti numeri. Poi c’è la partita contro il Porto, il Lione, il derby contro la Lazio in campionato e coppa, poi tutte quelle altre non le cito perché ci vorrebbe tanto, sono molte di più, e sono quelle vinte che si è portato a casa. Si continua a lavorare nella ricerca di dare alla Roma e ai tifosi della Roma una visibilità internazionale più importante possibile. Il terzo posto è essere dentro le posizioni nobili, non un fallimento

Il suo parere sulla questione ?
Essere uno che la valuta dall’esterno diventa difficile, ci sono dentro fino al collo. Sono qui dentro ed è difficilissimo. Dico che aspettiamo a dare aggettivi a Monchi per quello che mi è sembrato, parlando di questo tema, abbia solo riportato cosa ha trovato. Dicendo che l’anno scorso Francesco ha fatto un contratto, lo ha fatto Francesco o il suo agente, qualcuno lo ha fatto, ha in mano questo e lo riporta. C’è un confronto prima dell’inizio del campionato… Lui probabilmente che fa? Essendo nel momento più importante della sua carriera ed essendo così attaccato alla Roma vuole aspettare la fine del campionato e preferisce fare silenzio per dare attenzione alla fine del campionato. Penso io. Qui si tratta sempre di riportare le cose dette con coerenza. Ho sempre detto che quella che è la gestione del calciatore la devo gestire, non si gestisce un calciatore, mi sembra che a voi poi stanno a cuore le sue sorti più che quelle degli altri ma per fare le sorti della Roma ci sono le sorti di 20 calciatori da dover tenere presenti purtroppo. Raccontare nella sua carriera si finisce sempre per essere un articolo dove si osanna il decorso e i numeri, per essere quello che fa la formazione non si vede il gol che ha fatto due anni fa o la corsa che ha fatto due anni fa ma si vedono gli allenamenti di ora confrontandoli con un altro giocatore che vuole giocare uguale.
lotta per la classifica dei cannonieri, ma , ,
devono fare il decimo gol che vuol dire poi andare a far parte di una squadra forte. La classifica cannonieri che ha una valenza maggiore dove sta scritto? E’ una opinione vostra, valutazione sbagliata distorta da uno che non sa il lavoro diretto. La gestione del campione della storia di la deve gestire il presidente e mi sembra che il presidente pensi di averla già fatta. Se lui volesse esce fuori e mette tutto a posto. Se non c'è qualcuno che parla del suo entourage come sento dire, dal suo entourage dicono o non dicono e se non dicono si arriva in fondo al campionato perché è interessato e poi dirà il suo pensiero. Sarebbe più facile se lo dicesse il prima possibile o chiedesse cose che la società deve valutare. Monchi non ha detto niente, ha soltanto preso e riportato quella che era la sua gestione. E’ già apparecchiata e mangia la roba sul tavolo. Per quanto riguarda la maglia ci entro da solo: stiamo facendo valutazioni che non sta né in cielo né in terra. La maglia se fossi qualcuno che gestisce la società rimane viva e non muore perché togliere la maglia è mortificazione non esaltazione. Prima di l’aveva Giannini, poi è venuto . E’ un modo di ragionare vecchio e anzi ribaltiamola la cosa: si vuole ricordare bene? Si scrive piccolino il numero 10 in tutte le maglie. Numero 10 su tutte le maglie. Lo hanno negli anni precedenti e lo hanno fatto loro e lo facciamo anche noi? Ci si rozzola dietro quello che hanno fatto gli altri. Si toglie la maglia? Ma che discorsi sono? Quello che ambisce a giocare con la maglia di ? Il bambino che se la merita, sudandosela e se la può mettere, quale traguardo sarebbe? Gli vogliamo togliere questa soddisfazione? Mettiamola su tutte le maglie, deve continuare a vivere il 10 col quale ha fatto queste giocate. E’ insopportabile ancora sentire gente sostenere che va tolta la maglia. Lo dico per me, è un mio pensiero e può anche darsi che la tolgono, può succedere di tutto. Se non la vedo più andrò al cimitero e cerco la maglia di per rivederla

Si può tornare alla difesa 4 pura?
Una visione corretta, nelle ultime partite abbiamo giocato a 4 e sarebbe una continuazione non un ritorno. Ci sono meno scalature da fare perché proponendo i 3 attaccanti si vanno a incastrare nella logica della difesa a 4. Sono bravi a spingere con i terzini, abbassano i centrocampisti sui centrali difensivi, entrano in trequarti con le due punte esterne: più con Suso, meno con Deulofeu. Quello che hai detto è corretto e noi si vuole fare scelte corrette ed è una cosa possibile

Ha detto che se non rinnovava andava via
Se ne parla a fondo campionato, di quello che sarà la mia posizione. Gli si è creato spazio in eccesso, dandogli un taglio che va al di là del lecito. Il 60% degli allenatori in Italia ancora non si sa se rimangono, 10-12 allenatori non lo sanno ma qui è successa la fine del mondo sul tentativo, sono l'allenatore e devi andare a parlare e devo caricare qualcosa, e spesso le ho sbagliate queste cariche per come me la sono ritrovata. Il tentativo era quello lì e sul mettere i puntini si deve arrivare a fine campionato. E’ tanta roba per la posizione da raggiungere e ci sono partite difficili, Milan e , subito il Milan con Montella che è un allenatore di rango che ha fatto bene ovunque, apprezzato da tutti i giocatori con i quali ha lavorato. Sarà una partita difficilissima, squadra giovane e forte, preparata benissimo perché il suo allenatore si chiama Vincenzo Montella

Grenier e Gerson?
La società ha grande sintonia e non passo davanti a loro e viceversa. E’ una mia gestione, dentro lo spogliatoio non sono tanto comodo a sentirmi dire questo di lasciarlo fuori. Quando non utilizzi un giocatore per tanto tempo, lo tieni in considerazione ma le partite diminuiscono e non sei obbligato a turni ravvicinati, i giocatori iniziano a essere quei 15 16 poi se ti manca uno lo devi sostituire come . Ci fosse stato sarei andato avanti con lui. Io ho penalizzato Gerson, fatto giocare poco Grenier perché ha fatto vedere il livello ma per far giocare
non ho fatto giocare uno che ha sbagliato,
e non ho fatto giocare qualcuno che ci ha fatto perdere. Si tratta di passaggi nel campionato di cui bisogna assumersi le responsabilità che è mia e dove posso anche aver fatto male

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