Conferenza stampa, SPALLETTI: "Il Porto? Bisogna andare oltre, la squadra merita altre chance. Totti e Torosidis out per il Cagliari, Juan Jesus da valutare" (AUDIO, VIDEO E FOTO)

27/08/2016 alle 18:38.
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torna a parlare in conferenza stampa. L'allenatore della Roma, alla vigilia del match di campionato con il Cagliari in programma domani alle 20.45 allo Stadio Sant'Elia, incontra i cronisti nel tradizionale appuntamento del prepartita. Questo l'intervento INTEGRALE del tecnico giallorosso:

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Prima di iniziare, in un momento di tristezza infinita per le immagini che passano in ogni momento, vi volevamo ricordare dell'amichevole con il San Lorenzo del 3 settembre, della Festa della Famiglia, con l'incasso devoluto interamente in beneficenza, e ricordare che è stata riattivata la piattaforma Foootball Cares, dove i miei colleghi del mondo del calcio possono mettere all'asta oggetti personali, per devolvere un contributo alle famiglie che stanno attraversando un momento difficilissimo, purtroppo. Passando alle cose nostre, si rifà il solito punto della situazione: non sarà convocato, non sarà convocato per un problema alla caviglia sinistra, quella operata diversi anni fa. E poi c'è da valutare Juan Jesus, che ieri ha preso una 'legnata', una botta. I controlli del caso sono stati fatti, il dottor Del Vescovo mi ha rassicurato, perché ieri l'avevo visto davvero male. Oggi si allenerà a parte, c'è da valutare la possibilità che scendi in campo domani a Cagliari. Le convocazioni saranno diramate dopo l'allenamento.

In che modo si riparte dopo la sconfitta di martedì?
Nel calcio spesso è importante vincere, a volte è più importante resistere alle sconfitte ed avere poi nuovi obiettivi per altre vittorie. Sappiamo benissimo quello che è il nostro mondo, che sono e cosa possono determinare i risultati delle partite. Dobbiamo far tesoro di questo risultato, sicuramente ci porteremo dietro qualcosa, ma poi va dimenticato e bisogna anche andare oltre, passare ai nuovi obiettivi che sono tanti. Ci porteremo dietro quello che ci ha insegnato, perchè ci ha insegnato molte cose. E' stata una sconfitta importanti ma ci sono tanti altri obiettivi dopo.

I punti di forza del Cagliari?
Sicuramente Rastelli ha messo su una squadra forte, prima di tutto perché la sa far giocare in più modi. Lo scorso anno ha vinto la B con il centrocampo a rombo, a Genova ha provato il 3-5-2 e fino al 78', se non sbaglio, era in vantaggio. Solo un paio di numeri importanti dei giocatori del hanno determinato la loro sconfitta. Hanno giocatori forti come Isla e Bruno Alves, giocano un buon calcio, per cui sarà una partita come tutte le altre: da vincere sul campo, se ci riusciamo, proponendo qualcosa di meglio.

C'è l'ipotesi di difesa 3? ha giocato tanto, pensa a dare spazio ad ?
Le ipotesi ci sono sempre quando si ha una rosa con diversi buoni calciatori. Le possibilità vanno tenute in conto. Io non vedo una situazione da dover per forza buttare all'aria tutto. Sulla difesa a tre ci a volte ci abbiamo lavorato ma non riguarda l'imminenza di metterla in campo domani. Davanti abbiamo tante soluzioni, ruoli doppi, domani probabilmente in questo giochino entrerà anche Ricci, che è un buon giocatore anche se è stato usato poco. Le valutazioni si fanno in funzione della squadra e sono tutte possibili. Non mi sembra che abbia fatto male, come gli altri che meriterebbero maggior attenzione. Decido.

Dopo il Porto aveva detto che quella sconfitta era un ko che vi spezzava in due. Al di là della delusione, ha paura di ripercussioni psicologiche sul gruppo o si aspetta una prova d'orgoglio e di rivincita?
E' facile: basta partecipare ed essere dentro, si vede che i miei giocatori sono 'in movimento'- Si sono fermati un attimo ma ora vogliono andare avanti e continuare ad impegnarsi. Non hanno dimenticato quello che è stato il lavoro e l'impegno del periodo precedente. Meritano sicuramente altre chance. Quella partita lì è anche figlia di episodi, non si possono fare valutazioni obiettive di ciò che è successo. Vogliamo superare questo momento e il comportamento dei ragazzi ha evidenziato che, nelle loro intenzioni, è già tutto alle spalle e vogliamo far bene già da domani. Portandoci però dietro le cose che ci ha insegnato, come ho detto prima. E' stata una sconfitta importante ma resta tale.

Si tira in ballo spesso la mentalità come giustificazione al fallimento nelle partite decisive, lo ha fatto anche lei e la società. La Roma si perde spesso nei momenti cruciali, si potrà trovare una strada per risolvere questo problema?
La mentalità è qualcosa che va al di là delle vittorie e delle sconfitte. Che si esplica attraverso il ragionamento, il buon senso, l'impegno, il movimento giornaliero continuo che uno deve esercitare per arrivare all'obiettivo. Non è vincere sempre, è impegnarsi sempre. Per il periodo in cui ci sono stato, la Roma ha una mentalità: un suo modo di allenarsi, di stare insieme, di guardare a quelli che devono essere gli obiettivi e il miglioramento quotidiano. Sono contento di ciò che stanno facendo i giocatori e sono orgoglioso di ciò che hanno fatto finora E' chiaro che abbiamo commesso degli errori come in questo caso, io prima di tutti, ma dobbiamo continuare a lavorare come stiamo facendo, non dobbiamo stravolgere nulla. L'errore si può commettere, anche se in questo caso è arrivato in un momento fondamentale ed è chiaro che gli viene dato più risalto. Poi c'era gente che era a digiuno di questi momenti e ora deve una scorpacciata... Che racconta quello che vuole raccontare, il film che vuole fare... A volte però, nell'esagerazione, uno rischia di credere di parlare di un altro, ma in realtà poi racconta se stesso: scrive degli altri ma in realtà dice cosa è lui.

Per la prima volta dal suo ritorno ha ricevuto critiche personali, anche sul piano delle scelte. Tornasse indietro, rifarebbe tutte le scelte?
Non mi ha mai dato benefici tornare indietro e analizzare quello che è stato, ormai non ci si può più mettere mano. Dico che se il risultato è stato questo, ho commesso degli errori. Penso sempre a quello che faccio, ho passato delle ore a pensarci e condivido i miei pensieri con chi mi è vicino. Mi dispiace, c'è il rammarico, ma il risultato resta questo e si passa allo step successivo. Si va a tentare di dare un contributo per ritrovare altri stimoli e altri obiettivi. Non si guarda indietro. Le scelte della formazione? Quando si perde la sbaglio sempre, non ci sono problemi. Ribadisco, ho una squadra di buoni calciatori, ho giocatori forti e possibilità di scelta in quasi tutti i ruoli. Quindi ogni volta che perderò, sicuramente sbaglierò la formazione. Se ti riferisci a qualcuno di preciso...  Ognuno deve prendersi le responsabilità quando non ci sono risultati. Io ho le mie, lei ha le sue. Io in base a come faccio la formazione, lei in base a come scrivi, i suoi lettori sono come i miei punti in classifica. Quando arriveremo alla fine dell'anno si farà la conta dei risultati e magari si potrà descrivere tutto in maniera dettagliata, non sempre valutando quello che uno vuole vedere e basta. E' lo stesso per lei.

Se dovesse schierarlo domani, sarebbe la quarta gara consecutiva per . Ha sciolto le riserve sul ?
Per un calciatore come Kevin non conta la somma delle partite che giocherà. Conta come si sente il giorno dopo, il lavoro in allenamento, la valutazione dello staff medico in base al suo recupero... Tutte cose che monitoriamo e che non danno segni di doverci mettere mano. Mi sembra che i tifosi abbiano apprezzato il fatto che, quando la squadra è rimasta in 9 lui è stato uno di quelli che ha fatto molto bene. Andremo in questa direzione. Giocherà anche domani. Per il , so che sarà un tormentone per tutto l'anno, perché sono due portieri forti. Ho fatto giocare inizialmente perché
aveva bisogno di qualche giorno di preparazione in più , poi l'ho visto pronto e l'ho fatto giocare perché conosco il suo valore, mentre di dobbiamo ancora conoscere qualcosa. Li valuto in base a quello che vedo e che conosco, è chiaro che ogni giorno apprendo nuove cose di uno e dell'altro e deciso. Decido senza alcun problema, loro si devono abituare ad essere scelti di volta in volta, ad essere stimolati e a dare il meglio di giorno in giorno.

Dopo l'espulsione sono piovute critiche a , come sta? 3 espulsioni in 2 partite, solo un caso o magari la squadra non ha retto la pressione?
sta bene, ha fatto vedere di essere in buona condizione, come poi ci saremmo aspettati da una possibile prestazione sul campo. E' il primo ad essere dispiaciuto, ad essersi preso delle responsabilità all'interno nello spogliatoio. Ci ha dimostrato che sa quello che è successo, per cui quando si è calciatori di questo livello e ci si tiene tanto ai risultati della Roma, come in questo caso... Lui è uno che si prende un carico maggiore, per troppi motivi. Per quello che è, per quello che è stato, per quello che vuole essere per il futuro della Roma... Si spiega male, perchè una delle valutazioni che deve fare assolutamente un calciatore è il fatto che bisogna restare in 11 in una partita, il contrario è una cosa che penalizza più di ogni altra cosa. Ma gli è successo. Se ci può essere una scusante è il fatto che si gira un po' quando va a mettere quel piede alto, sembra quasi perdere di vista la vicinanza con l'uomo. Anche perché era molto dispiaciuto, è stato un brutto intervento e dobbiamo pagarne le conseguenze ma va lasciato lì, bisogna andare avanti. Probabilmente dipendeva dal fatto che ci teneva troppo a questa partita ma è qualcosa che può succedere, nel calcio ne ho viste di peggio. Noi ci teniamo e la possibilità di risanare e di rimettere a posto tutto.