Conferenza stampa, SPALLETTI: "Pjanic e Nainggolan ci saranno. Fino a questo momento abbiamo fatto un capolavoro. L'ambiente Roma è ideale per lavorare" (AUDIO e VIDEO)

03/03/2016 alle 18:41.
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Alle ore 12.30 parla in conferenza stampa il tecnico della Roma , alla vigilia dell'importante partita contro la di Paulo Sousa. Questo l'intervento dell'allenatore giallorosso:

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Cosa teme di più della ?
Quello che ha fatto da 3 4 anni più quello che ha aggiunto Sousa. Hanno creato un'opera d'arte, è vero. Fanno un calcio moderno, spettacolare. Hanno creato una squadra solida, tosta, convinta di avere possibilità importanti. Forse andando poi a prendere in esame il gruppetto delle squadre della è quella che è stata più brava di tutti a lavorare

e come stanno?
Saranno a disposizione, c'è solo Iago che ha un po' di febbre mi ha detto il dottore prima di uscire dall'ufficio. Andrà valutato e oggi probabilmente non si allenerà. Daniele continua il suo recupero e non sarà convocato

più sì o no?
Ci sono delle cose che ancora devo pensare e questa volta purtroppo mi devo prendere tutto il tempo. ha fatto bene quando è entrato a Empoli, si è allenato bene però poi c'è anche la valutazione della squadra che va fatta altrettanto bene. Mi dispiace ma oggi non sono preparato

La è una squadra che gioca bene. Vi somigliate come squadre?
Un po' si somigliano, ultimamente entrambe cercano di comandare il gioco. Hanno questa qualità di avere molti centrocampisti, molti palleggiatori, avere qualità nel saper leggere le situazioni. In questa zona si fa possesso palla, si richiama e si obbligano a venire e se vengono di più scoprono e allora si va la. Sono bravi a far tutto, interpretare il modo di giocare degli altri. Difendere a 3 o 4, riescono a sistemarsi e creare insidie in base a come gioca l'avversario, vanno a posizionarsi di conseguenza e prendere dei vantaggi. In questa partita bisognerà essere più bravi di sempre ma ho molta fiducia nei miei giocatori. Loro sono convinti di avere fatto un'opera d'arte e io devo dire che i miei ragazzi in queste partite hanno fatto un capolavoro, nell'avere quella solidità mentale che si possa star qui a lottare per questo posto fino in fondo senza farci influenzare da un risultato o una prestazione

Come si risolve la questione tifosi?
Mi sono già espresso più volte, spero nel buon senso di quelli che gestiscono questo confronto, questo malinteso, questa situazione che si è creata. A Empoli ci siamo sentiti comodi dentro quell'abbraccio di 95' con il nostro pubblico, probabilmente è servito per reagire a quel momento in cui hanno pareggiato. Ho visto la squadra essere se stessa e sicura, avere l’atteggiamento da grande. Tutti quelli che erano a Empoli hanno contribuito a questo

Kalinic e sono simili o diversi?
Un po' diversi, Kalinic è uno dei più bravi ad attaccare lo spazio dietro il centrale, bravo ad andare sempre dietro la linea, bravo sotto porta. Sa qual è il suo obiettivo e non si lascia trascinare in attenzioni non importanti, sa benissimo dove andare e cosa fare. ha altrettante qualità di questo genere ma è uno che gli piace più la palla addosso. Più che andare in taglio sul primo, preferisce fare la rotazione sul secondo e aspettare il passante, la palla che passa trasversa sul secondo palo. Kalinic è più da taglio sul primo palo. Sono due grandi calciatori, lo aveva già fatto vedere in precedenza e è arrivato con il brasone delle sue grandissime qualità; su Kalinic sono stati bravi: hanno avuto fiducia e lui gli ha restituito la fiducia che hanno avuto nei suoi confronti

Nota un atteggiamento diverso della squadra? E' veramente un ambiente difficile?
Con Burdisso ci sono stato poco, una settimana circa. Ho tentato di essere bravo ma penso di non avergli dimostrato tutto. Mi piacerebbe ritrovarlo, è un grande campione e sa come si sta nel calcio. Mi avrebbe restituito tutto quello che provavo a dargli. L'ambiente Roma è ideale per lavorare. Nella vita ci sono persone che non fanno e chi si accoda per fare. Per stare a un buon livello tengono l'ambiente basso, perché cosi si possono intrufilare. Qui le cose si sanno fare. Chi non ha idee, chi non ha coraggio per andare avanti, chi ha paura degli altri che poi facciano quello che fai tu, devono andare via. Io ci sono tornato, potevo anche stare fermo. Sono stato fortunato nella vita, posso scegliere quello che fare, sono padrone del mio tempo e se sono tornato è perché si lavora bene e mi piace. Vi si farà vedere che è così. I ragazzi hanno imboccato la strada giusta, se ci prestano una settimana Burdisso viene ad allenarsi con noi e gli si fa vedere come si lavora. Tutti lavorano. Tutti sono professionisti nel lavoro che occupano. Vogliamo dare il massimo: se uno da 10, deve arrivare a 12, cercare di toccare le stelle, attaccarsi lassù. Se ha quella voglia li, non rimarrà solo impolverato sul terreno ma avrà pensato a qualcosa di più grande. Da un punto di vista mio è così, il mio atteggiamento sarà sempre in quella direzione

Ha parlato con ?
Ci ho parlato, l'ho salutato e mi è sembrato contento, carico di entusiasmo, mi è sembrato libero di far valere tutte le qualità di persona. Quando si è tranquilli e liberi si riesce a metterla in pratica sul campo. Lo avrà trasferito alla squadra, prima della riunione ha parlato ai calciatori e poi ha visto l'allenamento, stando con noi nello spogliatoio. Ha grande entusiasmo e voglia di fare, in sintonia con quello che abbiamo detto fino ad ora. Se poi vuole anche migliorare, ha ragione. Sempre bisogna avere il coraggio di osare, è quello che fa la differenza, è sempre una costanza di pensiero e di riferimento che si possa vedere davanti e che sia una strada che si possa percorrere. Gli stimoli e gli incentivi fanno la loro parte e lui è bravo a trovarli

Che partita si aspetta tatticamente?
Mi piace questa soluzione tattica, sei attento e non ci avevo pensato. Loro verranno a pressarci, hanno sempre fatto così. Sapranno cambiare atteggiamento in base ai nostri tentativi di stare in campo. A Firenze parlavano per mesi se giocavano a 3, 4 o 5: qui è racchiusa la bravura del mister, gli ha creato questa elasticità di squadra, questo cambiare continuamente modulo tattico dentro le azioni stesse. Sono intercambiabili, con due mediani come Badelj e Vecino bravissimi davanti la difesa, hanno Borja, Bernardeschi, Tello, Kalinic, Ilicic, ce ne hanno tanti di calciatori. Riescono a fare un buon prodotto, un po' per i pensieri dell'allenatore e un po' per la qualità dei giocatori. Quella è una soluzione che può starci, abbiamo giocato a Empoli così e ci sono venute fuori due-tre situazioni simpatiche. Le teniamo presente e domani vedremo che viene fuori insieme

Si sente un po' solo?
Guarda l'altro giorno abbiamo fatto la foto e c'erano una trentina di collaboratori miei tra medici e magazzinieri, una trentina di giocatori, qualche fotografo: stanno tutti con me, ad aiutarmi e mi indicano le soluzioni che devo dare. Sono in buonissima compagnia di bravissime persone. Abbiamo più di una squadra nella Roma, quella beneficia del lavoro delle altre squadre e qualche vantaggio lo prende. Le altre squadre sono li a preparare le cose dalla mattina alla sera, io sono con loro e loro con me. Mancava solo il presidente e ora c'è anche lui, siamo al completo. Prendo decisioni che riguardano il mio lavoro, che riguardano la mia area e posizione. Io devo decidere su che allenamenti fare, l'ora, il mangiare lo dice il nutrizionista, come curare lo dice il medico, il magazziniere fa trovare lucidissime le scarpe, il caffè lo fa il barista. Io voglio fare solo il mio lavoro e li qualche cosa voglio dire perché poi dipende da me il risultato di quel lavoro li

Terrà conto degli impegni che ha avuto la ? Bernardeschi e sono simili?
Fra tre o quattro giorni andremo a giocare col che ha giocato ieri, non dirò ai miei giocatori che saranno più stanchi dei nostri avversari. Fa sempre parte di quei discorsi sull'ambiente, per trovare alibi per avere vantaggi. Le partite vanno giocate quando devono essere giocate, ci sono impegni internazionali che poi debbono tener presente. Bisogna farsi trovare pronti, questo è il nostro dovere. Bisogna allenarsi bene. In quei 90' dobbiamo esprimere tutto, non possiamo portare nella partita che ci siamo riposati un giorno di meno. Loro lo sanno bene questo discorso, come lo sappiamo noi. Bisogna vincere la partita martedì se si vuol passare il turno, non ci sono pensieri per altre cose. Loro faranno altrettanto. Bernardeschi e sono simili, con grandissime potenzialità. In tutte le cose c'è una partenza e una fine, c'è un percorso, come il campionato. Il percorso è quello che conta: se hai voglia di creare l'apertura per imparare qualcosa, se hai voglia di analizzare un contrasto vinto o perso, quante volte hai puntato un avversario, quante volte ti sei sentito in difficoltà. Allora li se le reazioni son giuste ci sarà una crescita. Quando arrivi in fondo poi avrai lavorato bene nel metterci qualcosa in più. Si stanno rendendo conto di utilizzare un percorso per arrivare in fondo meglio di come son partiti. Sono due grandi calciatori