Un’ammenda di 7500 euro per Daniele De Rossi e una multa di 7500 euro per l’AS. Roma: queste le sanzioni inflitte al centrocampista e alla società giallorossa dal Tribunale Federale Nazionale – Sezione Disciplinare – presieduto da Salvatore Lo Giudice. Il numero 16 romanista era stato deferito “per avere al termine della gara del campionato di Serie A Lazio-Roma, disputata allo Stadio Olimpico il 24 maggio 2015, esultato per la vittoria conseguita dalla propria squadra indirizzando nei confronti della tifoseria della squadra avversaria un plateale gesto offensivo e provocatorio indicando con entrambi le mani le sue parti basse e successivamente indirizzando, sempre nei confronti dei tifosi avversari, con le braccia sollevate in alto entrambe le dita medie delle mani, in atteggiamento offensivo e di scherno, manifestazioni idonee a costituire incitamento alla violenza”
"Il giudizio di merito riferito alla condotta post derby messa in atto dal Sig. De Rossi, induce il Tribunale a convergere verso una valutazione critica del comportamento che si colloca all'interno della volgare provocazione - si legge nel dispositivo - , non già dello scherno ovvero della momentanea gestualità astrattamente scomposta, ventilata dalla difesa. Ritiene tuttavia il Tribunale che i medesimi gesti, proprio perché dettati dalla gioia per la vittoria nel post derby, abbiano nulla di premeditato o preordinato alla istigazione alla violenza, risolvendosi piuttosto in uno sfogo momentaneo che se pure dotato dei crismi riferiti alla offesa provocatoria, non rientrano nell'alveo della istigazione alla violenza, la cui incidenza presuppone elementi assai più specifici e tendenziosi. Si prosciolgono quindi entrambi i prevenuti per la violazione ex art. 12 co. 7 del CGS, per non aver commesso il fatto. Sanzioni congrue sono dunque quelle di cui al dispositivo. "
(figc.it)