Caos Libertadores, altro rinvio per River-Boca. Angelici (Pres. B. Juniors): "Chiediamo lo 0-3 a tavolino". Martedì riunione per la nuova data

25/11/2018 alle 23:17.
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E' ancora caos sul 'Superclasico' che assegnerà la Copa Libertadores. La sfida di ritorno tra Boca Juniors e River Plate era stata rinviata ieri dopo l'assalto al pullman degli 'Xeneixes' nel prepartita e dopo un lungo tira e molla con la Comnebol si è deciso il posticipo del calcio d'inizio alle 21 ora italiana di oggi.

Ma c'è un'altro colpo di scena: il Boca Juniors ha inoltrato un ricorso ufficiale alla Conmebol per chiedere un ulteriore rinvio, per consentire che la finale venga "disputata in condizioni di sicurezza, come concordato dai presidenti della federazione sudamericana, del Boca e del River, nel testo firmato sabato al Monumental - si legge in una nota ufficiale del club - Nel pomeriggio di ieri, il Boca Juniors ha chiesto di posticipare la partita a causa degli incidenti. Dopo gli atti di violenza subiti nelle vicinanze dello stadio, dopo aver rilevato l'entità e la gravità di questi e le conseguenze che hanno generato, il Boca ritiene che queste condizioni non siano soddisfatte e richiede il rinvio della partita, così come l'applicazione delle sanzioni previste dall'articolo 18". Nel pomeriggio i vertici della Comnebol avevano confermato la data di oggi, chiudendo alla possibilità di un ulteriore slittamento.

(bocajuniors.com.ar)


17.30 - Dopo aver reso noto di aver presentato la richiesta ufficiale alla Conmebol (la Uefa sudamericana) di non giocare la partita per mancanza delle condizioni fondamentali di equilibrio fra le due squadre, il Boca Juniors ha annunciato una conferenza stampa del presidente Daniel Angelici e dell'allenatore Guillermo Barros Schelotto. Le tv ribadiscono che la posizione della Conmebol è che assolutamente la partita si giochi oggi nello stadio Monumental del River Plate. Intanto i cancelli dello stadio sono stati aperti e i tifosi dei 'millonarios', gli unici ammessi, stanno cominciando a gremire gli spalti.

Intanto un'equipe di legali è stata al lavoro fino alle 5 di questa mattina (ora argentina) in una sala dell'Hotel Madero di Buenos Aires, dove il Boca Juniors alloggia in attesa di capire se oggi giocherà la finale della Libertadores contro i 'cugini' del River. Gli avvocati hanno messo a fuoco tutte le possibilità, compresa quella ("che in Europa sarebbe stata la norma", secondo una fonte del club) di una vittoria a tavolino con conseguente del River. Poi c'è stata la nota con cui si è chiesto ufficialmente alla Conmebol di non giocare neppure oggi.

Molta agitazione anche fra i giocatori, ancora scossi per l'accaduto. Nessuno di loro è riuscito ad addormentarsi prima delle 2 di questa mattina e i calciatori hanno dovuto confrontarsi con lo staff medico perché, oltre a tutto il resto, c'è una questione che va assolutamente chiarita nel caso si dovesse giocare. Sette giocatori hanno dovuto ricevere soccorso dopo aver respirato gas lacrimogeni e spray al peperoncino: si tratta di Tevez, Gago, Almendra, Cardona, Wanchope, Abila e Benedetto, e per curarli i medici che si trovavano sul posto hanno somministrato loro dei corticoidi, ovvero sostanze che figurano nella lista dei prodotti dopanti. In ogni caso, ora al Boca ci si chiede cosa succederà se oggi si giocherà e i calciatori gialloblù verranno sottoposti a controlli antidoping. Intanto la Conmebol spinge affinché la finale di ritorno si disputi e lo stesso starebbe facendo, secondo quanto riportano vari 'media' argentini, il presidente della Fifa Gianni Infantino, che si trova a Buenos Aires e ieri era allo stadio.

(ansa)


18.05 - Alle 18 l'annuncio ufficiale: River Plate-Boca Juniors è nuovamente rinviata. Il presidente della Conmebol, Alejandro Dominguez, ha dichiarato che "oggi non ci sono le condizioni per giocare la finale della Coppa Libertadores". Dominguez ha aggiunto che ora rientrerà ad Asuncion (Paraguay) e che, dopo un esame approfondito della situazione, "annuncerà la nuova data dell'incontro".

(ansa)


21.00 - "Le partite si vincono e si perdono sul campo, però sono il presidente del Boca e non posso parlare a titolo personale ma tutelare gli interessi del club. Abbiamo fatto un esposto di 15 pagine e mi auguro di avere risposta adeguata dalla commissione disciplinare della Conmebol". Con queste parole, dette in una conferenza stampa appositamente convocata, il massimo dirigente del Boca Juniors Daniel Angelici fa capire che chiederà la vittoria per 3-0 a tavolino sul River, e quindi l'assegnazione della Libertadores (all'andata è finita 2-2), dopo quando è successo ieri. "Lo dobbiamo ai nostri tifosi - aggiunge Angelici -, perché so come si sentono rispetto a quanto successo nel 2015". Il presidente si riferisce al confronto degli ottavi di un'altra Libertadores, quando alla Bombonera dei supporter del Boca spruzzarono gas al peperoncino su dei giocatori del River che non furono in grado di riprendere a giocare e il River stesso ebbe partita vinta a tavolino, superando il turno. Ora la situazione sembra essersi capovolta e i gialloblù pretendono identico trattamento.


21.55 - La Conmebol non sembra intenzionata ad accogliere la richiesta del presidente del Boca Juniors Daniel Angelici di avere partita vinta a tavolino contro il River, e quindi di vedersi assegnata 'd'ufficio' la Coppa Libertadores. Infatti la confederazione sudamericana fa sapere con un tweet che martedì prossimo, 27 novembre, "verrà decisa la nuova data della finale di ritorno, in una riunione ad Asuncion (sede dell'ente n.d.r.) con i presidenti dei club finalisti, Boca Juniors e River Plate". Intanto il numero uno del River, Rodolfo D'Onofrio, risponde al collega del Boca per dirgli di essere "molto sorpreso" dalla richiesta di sanzioni contro i rivali e quindi di avere partita vinta senza giocare. "Il presidente Dominguez della Conmebol mi ha chiamato per dirmi che ci aspetta martedì ad Asuncion - le parole di D'Onofrio -. Allora io vi dico che la partita si giocherà nel nostro stadio, il Monumental, e con la gente sugli spalti. La data potrebbe essere l'8 dicembre? E' prematuro dirlo, ma non ho il minimo dubbio che la partita ci sarà". "Ma la mia riflessione - ha aggiunto - è anche che provo una grande pena: questo River-Boca era atteso da tutto il mondo e per colpa di quindici cretini stiamo vivendo tutto questo. Doveva essere una festa e invece per colpa di questi stupidi e di qualche falla nel sistema di sicurezza ora provo dolore".

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