Accordo Roma-Uber, protestano i taxisti. Il club: "Solo la prima intesa, non è esclusiva"

16/11/2017 alle 23:36.
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«Gli si ritorcerà contro, sia alla Roma che a Uber». Loreno Bittarelli, leader dei tassisti di Uri (unione Radiotaxi d'Italia), boccia senza esitazioni l'accordo annunciato tra il club giallorosso e la multinazionale americana per i servizi di trasporto privato tramite app: «Con i problemi di viabilità che ci sono a Roma sono curioso di vedere cosa succederà quando i clienti chiameranno e non troveranno un'auto. Oppure, se la troveranno, pagheranno tariffe lievitate del quattro-cinquecento per cento. Sai che soddisfazione avere il 20% di sconto...».

«Gli importi delle corse di Uber - spiega Bittarelli - sono calcolati da un algoritmo, secondo la legge della domanda e dell'offerta. E con migliaia di persone che escono tutte insieme dallo stadio la domanda schizza alle stelle. E così i costi. Calcisticamente sono un agnostico - conclude - ma la prima impressione, lo ripeto, è che gli si ritorcerà contro. Magari sabato faccio un giro dalle parti dell'Olimpico per vedere cosa succede in occasione del derby».


«Dobbiamo constatare con amarezza che una società calcistica così importante come l'A.S. Roma, abbia stipulato un accordo con una multinazionale che ha sede in paradisi fiscali e ha fatto del disprezzo delle regole il proprio agire quotidiano». È quanto affermano in una nota le segreterie romane di Fit Cisl taxi, Uil Trasporti taxi, Ugl taxi e Federtaxi Cisal. «Inutile ricordare le molteplici proteste sollevate in tutto il mondo dalla discussa app californiana e che nel nostro paese ha potuto continuare a lavorare, solo grazie ad un apposita norma introdotta nell'ultimo mille proroghe, costruita su misura per la potente multinazionale - aggiungono - Invitiamo l'assessore Meleo e i competenti organi di controllo, i vigili urbani in particolare, a mettere in campo tutte le misure necessarie a contrastare qualsiasi forma di abuso, a partire dall'istituzione delle annunciate aree di carico non previste dalla legge per il servizio di noleggio, fino al controllo delle prenotazioni che implicano l'obbligo di partenza da apposita rimessa».


Il club giallorosso, in una nota all'agenzia di stampa, ha chiarito che «nell'ambito delle iniziative volte a facilitare l'accesso e il deflusso allo Stadio Olimpico da parte dei propri tifosi, l'AS Roma ha avuto da settimane contatti con diverse compagnie pubbliche e private, al fine di identificare e offrire i servizi più idonei a favorire la fruizione dell'evento sportivo. La partnership con Uber - spiega ancora il club - è soltanto la prima arrivata a conclusione e non in via esclusiva. La società si augura pertanto di stringere a breve ulteriori collaborazioni allo stesso scopo».

(ansa)