RAI SPORT - Rosella Sensi, ex presidente della Roma, è tornata ad esprimesi sul caso Totti «Sono letteralmente allibita - ha dichiarato la Sensi - . Una società come la Roma non può lasciare che questo simbolo che ha solo la Roma, che non ha nessuna altra squadra al mondo, possa essere trattato così. Credo che ciò che sta accadendo sia dovuto alla mancanza del suo presidente, che avrebbe dovuto accompagnare il suo capitano a gestire un po' tutto quest'ultimo anno. Chiedo al presidente Pallotta di essere più presente. Se proprio non ce la fa, mi permetto una battuta: nominasse proprio Totti presidente, a questo punto (ride, ndr)».
La Sensi ne ha anche per Spalletti, in particolare per la battuta con cui ha legato il suo futuro al rinnovo del capitano: «L'ho avuto come tecnico e conosco il suo carattere e le sue capacità professionali, ma aveva bisogno di qualcuno che a gennaio gli dicesse "non dica quelle cose", così ha messo in crisi una squadra. Ad oggi vedo una persona molto svuotata internamente. Se ha sofferto Totti? Secondo me non l'ha capito, poteva capirlo meglio, non doveva gestirlo così».
Alla Sensi viene poi chiesto se ritiene che quest'accelerazione impressa alla questione dell'addio al calcio di Totti potesse essere ricondotta ad una mossa della società per convincere Spalletti a restare. «Se fosse davvero così - la risposta della Sensi - preferirei che non restasse nessuno dei due. Un grande allenatore deve saper gestire tutti, altrimenti non è un grande allenatore».