Roma, parlano i numeri: Spalletti è nella storia

15/05/2017 alle 23:43.
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ILPOSTICIPO.IT (N. SANTARELLI) - Tanti fischi per ieri allo stadio. In discussione non è l’allenatore ma l’uomo per la gestione di , rivendicano con forza i contestatori. Speriamo. Numeri alla mano infatti ha rappresentato per la Roma un valore aggiunto. Tra prima e seconda esperienza sulla panchina romanista ha ottenuto 416 punti in 209 partite di campionato (1,99 punti a partita). Se dovesse vincere le ultime due partite non solo farà tornare la Roma in dalla porta principale ma sarà anche l’allenatore ad aver fatto più punti, 87, in un campionato con i giallorossi, 2 in più di nella stagione 2013-2014.

può concludere la sua esperienza alla Roma con 422 punti in 211 in partite, 2 pts in media a partita. Meglio, solo per fare un esempio, anche di Fabio Capello, 319 punti in 170 partite (media a partita 1,87). Capello è stato l’allenatore dell’ultimo scudetto della storia romanista mentre è il tecnico degli ultimi tre trofei, 2 Coppe Italia e 1 Supercoppa.

E’ bene ricordare però che la Roma ha vinto il suo ultimo titolo il 24 maggio del 2008 e proprio con alla guida. Nessuna squadra considerata grande in Italia non vince da così tanti anni. Solo il Barone Liedholm (1 scudetto e 3 Coppe Italia) ha vinto di più del tecnico toscano con la Roma, fermo restando il valore dello scudetto di Capello. Sempre e solo Liedholm vanta più presenze di sulla panchina romanista. nel 2005 prese in mano una squadra reduce nella stagione precedente da una salvezza alla penultima giornata a Bergamo contro l’Atalanta. Il tecnico di Certaldo ha avuto il merito di portare quella squadra ai vertici del calcio europeo. Nel dicembre del 2005 a Genova contro la Samp si è inventato un modulo, il , poi diventato marchio di fabbrica di tantissimi top club europei. La sua prima Roma è stata una squadra studiata da tutti i più importanti allenatori del mondo. In quattro anni tre trofei, tre secondi posti consecutivi, uno scudetto, quello del 2008, meritato e sfumato solo all’ultima giornata. In Europa serate indimenticabili come quelle di Lione e con vittorie rimaste nel cuore e nella mente di tutti i romanisti. La prima Roma di in Europa non è stata solo quella del 7-1 di Manchester.

E una squadra a pezzi era anche quella presa in corsa da nel gennaio dello scorso anno. La Roma era in caduta libera da due mesi, occupava il quinto posto in classifica. ha ridato alla Roma convinzione, dignità, identità tattica. Certo il tecnico è stato aiutato prima dalla società con una buona campagna acquisti e poi da , determinante in ben tre partite. I giallorossi hanno sfiorato il secondo posto e sono stati eliminati in dal di Cristiano Ronaldo senza demeritare. Sempre in campionato lo bis ha collezionato 127 punti in 55 partite (media a partita 2,3) meglio del primo , 289 punti in 154 partite(media a partita 1,87). La Roma sta facendo un campionato numeri alla mano ottimo. Meno bene hanno fatto invece i giallorossi nella coppe a partire dal preliminare di con il Porto. Le attenuanti però non mancano. A marzo, nel momento decisivo della stagione, la Roma è stata penalizzata dal calendario e dalla rosa corta, problema questo più volte sollevato dallo stesso . Ieri Allegri ha dichiarato: “Quando ho avuto partite ravvicinate ho ruotato sempre 5/8 giocatori”. Un lusso che non si potuto permettere. Numeri alla mano il tecnico toscano è un pezzo di storia della Roma nonostante , nonostante le spigolature del suo carattere e nonostante una stampa non certo benevola nei suoi confronti.

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