Tra gli arrestati dell'inchiesta sul calcioscommesse che ha coinvolto Lega Pro e serie D c'è il direttore sportivo Ercole Di Nicola, originario di Atri (Teramo), responsabile dell'area tecnica dell'Aquila calcio. Secondo quanto appreso da fonti investigative, è stato fermato nelle prima ore della mattina a Venezia. Di Nicola sarebbe uno degli uomini chiave dell'inchiesta. Secondo quanto appreso non ci sono indagati tra i rappresentanti della proprietà del club e tra il resto della dirigenza. L'Aquila come società non è coinvolta a livello penale.
«È una cosa gravissima, se questo è il calcio è uno schifo. Augurandoci che non sia così, la notizia è un incubo per noi e per la società». Così il vice presidente dell'Aquila, Massimo Mancini, con parole miste a sorpresa, sgomento e amarezza, sull'inchiesta sul calcioscommesse. «Non sapevamo nulla, aspettiamo di capire di più, non condanniamo nessuno, però non dovevamo neppure essere sfiorati da questa vicenda per i sacrifici fatti e per la nostra onestà, insomma queste situazioni non ci appartengono, in tal senso, siamo fuori da questo mondo del calcio», continua il dirigente rossoblù, il quale invoca che «qualcuno deve fare piazza pulita, siamo i primi a chiedere chiarezza e che si volti pagina». Mancini non pronuncia mai il nome di Di Nicola, ma sottolinea: «Aspettiamo di conoscere i dettagli delle responsabilità, mi auguro che tutto si chiarisca, in caso contrario mi sentirei profondamente tradito e sarebbe la più grande delusione della mia vita».
(ansa)