Una partita giocata oggi più nei tribunali che sul campo di calcio ma che sicuramente "non falserà il campionato". A rassicurare tutti i tifosi italiani, che in queste ore si domandano cosa accadrà in caso di fallimento del Parma e che già fanno i conti con il rinvio della partita fra gli emiliani e l'Udinese, è il presidente della Federcalcio, Carlo Tavecchio, che si mostra comunque fiducioso: "Credo che si faranno dei progressi se riusciremo a capire come rivisitare le questioni economiche e di bilancio. Non si potranno accettare le iscrizioni ai campionati dei soggetti che non hanno la capacità e liquidità per farlo. Questo sarà oggetto di discussione in federazione a breve". "Tutti hanno delle responsabilità, inutile fare il j'accuse - ha aggiunto il n.1 del calcio italiano - ma credo sicuramente che il campionato non sarà falsato". "La Lega - ha aggiunto - farà tutti gli sforzi perché non può demolire un prodotto calcio, quindi sicuramente non credo ci saranno defezioni in campionato. In questo momento i fatti gravi fanno riflettere - ha concluso Tavecchio - Faremo di tutto per far sì che non si ripetano". Ad augurarsi che il club emiliano possa uscire dalle secche del fallimento è un 'figlio d'arte' come Stefano Pioli, un passato da giocatore ed allenatore nella sua città natale: "Sono basito - le parole del tecnico oggi sulla panchina della Lazio - è impensabile che una società di serie A non sia in grado di scendere in campo. Non bisogna arrivare a queste situazioni: c'è chi deve controllare, che deve sapere se si possono far fronte a queste situazioni economiche e questo va deciso ad inizio campionato. Il Parma fino a oggi ha fatto il massimo che poteva, è sempre sceso in campo con grande orgoglio e dignità. Mi auguro che abbia la possibilità di continuare a farlo da qui alla fine del campionato".
(ansa)