RETE SPORT - «La reazione della Lazio? Arrogante. Altro che bufala, l'Uefa e il Dipartimento Anticorruzione del ministero di Giustizia hanno aperto un'indagine su Dinamo Bucarest-Lazio», sono le parole di Costin Stucan, giornalista di ProSport, intervenuto in esclusiva ai microfoni dell'emittente radiofonica, in merito alla presunta combine, denunciata dal giornale rumeno già due volte dall'inizio dell'anno (a metà gennaio e ieri, ndr), nell'incontro del preliminare di Champions League della stagione 2007-2008 tra le due squadre e legata al trasferimento di Stefan Radu in biancazzurro. «Abbiamo le prove – ha detto Stucan –, le tradurremo in italiano e le manderemo alla Lazio. Il 27 gennaio i procuratori hanno aperto un procedimento penale». Eppure, «non c'è nessuna indagine, né mai ci sarà, è una bufala buttata là per creare clamore» era stata la pronta replica del responsabile della comunicazione della Lazio, Stefano De Martino.
Ma cosa è successo in Dinamo Bucarest-Lazio? Costin Stucan ribatte che è una domanda «per chi sta investigando, l'unica certezza è che la Dinamo era in vantaggio e stava giocando molto bene e nella ripresa ha smesso di giocare fino a perdere la partita 3-1». Ma perché esponenti autorevoli della Dinamo Bucarest hanno deciso di parlare solo ora? «Perché nessuno gli aveva chiesto mai prima d'ora se c'era stata una combine, noi siamo stati i primi. E' una cattiva abitudine qui in Romania, ci sono altri casi nel passato di scandali emersi molto dopo. Ma soprattutto chiedetevi perché nessuno ha mai smentito quanto abbiamo scritto». Stucan ha anche rivelato che l'Uefa ha aperto un'indagine in merito: «Sì, il giorno dopo la prima pubblicazione del nostro articolo, il 14 gennaio scorso. E non ci hanno dato riscontri sulla vicenda proprio con la motivazione di aver aperto un fascicolo».
«Quello che più mi stupisce – dice il giornalista rumeno - è la totale assenza di reazioni nei media italiani, è scioccante. E ovviamente anche la reazione della Lazio: arrogante perché non è ProSport che ha tirato fuori questa storia, ma la Dinamo Bucarest stessa. E non è una bufala, perché abbiamo raccolto informazioni autorevoli da fonti della società, tra cui l'allenatore. Abbiamo le registrazioni, abbiamo le prove: la risposta del Dipartimento Anticorruzione del ministero di Giustizia rumeno che ci conferma l'apertura dell'indagine». Il match sarebbe stato "comprato" dalla società biancoceleste e il passaggio di denaro con i dirigenti del club rumeno sarebbe stato «mascherato tramite l'operazione che portò all'acquisto di Stefan Radu». La Lazio pagò 4,5 milioni di euro per il difensore (ProSport scrive che l'allenatore Mircea Rednic parlò di un trasferimento di un importo di 7,2 milioni, superiore a quello apparso nei media. Una cifra "spropositata" rispetto al valore del giocatore all'epoca, secondo quanto rivelato da Vladimir Cohn, ai tempi azionista della Dinamo: «L'incontro tra i due club si è tenuto nell'Hotel in cui alloggiava la Lazio. Dopo un po' di contrattazione, la transazione è andata a buon fine prima dell'incontro. Alla fine del primo tempo è stato detto ai giocatori di dare una mano alla squadra biancoceleste». Cosa potrà succedere non è facile prevederlo, perché mentre per l'Uefa potrebbe scattare la prescrizione, «l'Anticorruzione rumena sicuramente non si fermerà», assicura Costin Stucan.