Eugenio Corini, allenatore del Chievo Verona, ha parlato quest'oggi in conferenza stampa a due giorni dal match contro la Roma. Ecco le parole del tecnico:
Come sta la squadra?
Schelotto ha recuperato ed è pronto per scendere in campo, Gamberini ha ripreso l'attività con la prima squadra e sarà convocato. Adesso vedremo le condizioni dei sei giocatori impeegnati in Nazionale.
Come si affronta la Roma?
Penso che la Roma, al netto delle assenze, abbia dei valori assoluti. Hano struttrato una rosa di altissimo livello, per me è al livello della Juventus e l'ha dimostrato proprio contro i bianconeri. Però se il Chievo è ancora in Serie A lo deve a delle imprese. Io ne ho fatte alcune da giocatore e una da allenatore. Noi abbiamo affrontato squadre di grande livello, a Napoli abbiamo fatto bottino pieno mentre nelle altre gare non abbiamo ottimizzato al massimo.
La Roma?
È una squadra che fa tanta densità offensiva, nella metà campo avversaria, che ha un grande possesso palla e lo utilizza per stancare gli avversari, per poi con dei cambi veloci va a cercare i terzini. Ho rivisto la gara del Verona e i due esterni del Verona facevano i terzini. La Roma ha la forza di schiacciarto indietro. Dobbiamo contrapporci con attenzione, per cercare di ripartire in velocità, evitando di lasciare troppi spazi.
Paredes?
Leandro è un ragazzo di grande qualità, l'anno scorso aveva un problema e quando stava bene ha avuto un altro problema quindi non l'ho mai avuto a disposizione. L'ho fatto entrare in una partita molto delicata contro il Torino, nella quale eravamo in inferiorità numerica e non poteva esprimersi al massimo. Ma ha talento, glielo riconoscevamo tutti, la Roma ha visto bene e sta scalando le gerarchie e probabilmente partirà titolare. Ora deve dimostrare di poter giocare ad alti livelli.
Le parole di De Sanctis?
È il gioco delle parti. La Juve ha il 50 per cento degli italiani che la amano e il 50 per ccento che la odiano. Quella con la Roma è stata una partita molto rapida nella quale le decisioni erano sempre al limite. Se parliamo tanto di cultura sportiva puoi lamentarti delle decisioni arbitrali ma se parli di qualcosa di oscuro allora devi denunciare, come dieci anni fa.
Teme condizionamenti dell'arbitro dopo le polemiche di Juve-Roma?
Temo la Roma, voglio uscire da questa logica, che non mi appartiene e non mi interessa. Difficilmente parlo degli arbitri, ho solo fatto presente cosa non mi era piaciuto a Milano ma era un discorso generale che andava al di là di un rigore dato o non dato. Penso che tutte le componenti lavorino in buona fede, io penso ad allenare la mia squadra e a cercare di fare un'impresa a Roma.