Stadio Roma, la maggioranza del Campidoglio al lavoro per dire 'sì' al nuovo impianto

01/09/2014 alle 19:58.
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«La riunione di questa mattina sul tema della costruzione dello stadio della società sportiva As Roma, tra la maggioranza in Assemblea capitolina e l'assessore alla Trasformazione urbana Giovanni Caudo, si è conclusa positivamente e all'insegna della massima collaborazione. Dalla discussione è emersa la comune volontà di arrivare a un testo di delibera condiviso, da votare il prossimo 4 settembre in giunta, che esprima il pubblico interesse alla proposta di realizzazione del nuovo impianto sportivo nell'area di ». Lo affermano in una nota congiunta Fabrizio Panecaldo, coordinatore della maggioranza, Francesco D'Ausilio, capogruppo del Partito democratico, Gianluca Peciola, capogruppo di Sinistra ecologia e libertà, Luca Giansanti, capogruppo della Lista Marino, Massimo Caprari, capogruppo di Centro democratico.

«Ovviamente il parere della giunta, poi sottoposto alla stessa Assemblea capitolina, sarà legato al rispetto di alcune condizioni sollevate all'interno della riunione e già all'esame dell'assessore Caudo e dei tecnici dell'amministrazione dopo i primi incontri preliminari con le forze di maggioranza. Tra questi, la questione del legame indissolubile tra l'impianto sportivo e la società As Roma, a prescindere dai possibili futuri nuovi assetti proprietari, e il controllo e la verifica puntuale della natura pubblica delle opere pubbliche da effettuare, nonché la loro contestuale realizzazione con lo stadio», prosegue la nota. «Da tutte le parti si è stabilito di specificare nella delibera come il mancato rispetto di una soltanto delle condizioni poste determinerà la decadenza della dichiarazione di pubblico interesse da parte di Roma Capitale. La maggioranza, nell'esprimere la sua sostanziale adesione al lavoro portato avanti sinora dal sindaco di Roma Ignazio Marino e dall'assessore Caudo, ha deciso di contribuire nelle prossime ore -attraverso un gruppo ristretto- alla stesura della bozza di delibera da votare il 4 settembre in giunta. Per arrivare a un testo pienamente condiviso da votare in aula non appena possibile».

(adnkronos)