I giallorossi non giocano la sfida con il Parma causa maltempo. La Juventus domina il derby d'Italia con l'Inter e vola a +9. Il Napoli crolla a Bergamo sconfitto 0-3.
Ecco i commenti di alcuni degli opinionisti più importanti della stampa, sulle colonne dei quotidiani oggi in edicola.
Il Messaggero - M. Caputi
Alla faccia della sincerità. In meno di ventiquattro ore Edy Reja prima ha confessato l’amara verità sul fatto che più di un calciatore non sia voluto venire alla Lazio, e poi, come un qualsiasi tifoso al bar con gli amici, ha ammesso di augurarsi una Roma stanca e, perché no, con qualche infortunio in vista del derby di domenica prossima. Quest’ultima è stata una battuta assai infelice, una caduta di stile inopportuna alla vigilia di una gara che non ha bisogno di polemiche o tensioni per essere già diversa da tutte le altre. (...)
Da un allenatore in serie positiva a un altro in evidente difficoltà: Rafa Benitez. Ironia della sorte entrambi, in pochissimi giorni, si troveranno sulla strada della Roma con due gare che, con i loro esiti, potranno pesare molto sul futuro della stagione. Con tutte le giustificazioni del caso, uomini, gioco e mentalità differenti dal recente passato, il crollo del Napoli fa tanto rumore. Dalla ripresa a gennaio del campionato la squadra appare involuta, i suoi difetti si sono acuiti, vive solo degli sprazzi dei singoli. La Roma frenata dalla pioggia, pur senza giocare ha comunque guadagnato terreno sul Napoli per il secondo posto, ma dovrà temerne la reazione d’orgoglio mercoledì in Coppa Italia.
A proposito di orgoglio e rivalità il duello tra Juventus e Inter è stato senza storia e con Roma-Parma da recuperare, la classifica esalta i bianconeri.
La Repubblica - (M. Crosetti)
(...) Il vero diluvio della domenica non si è dunque visto a Roma ma a Torino, dove piovevano palloni come chicchi di grandine. Questo permette ai campioni d’Italia di allungare ancora, stavolta perché la Roma non ha giocato, e chissà quante altre cose accadranno da oggi fino al recupero della gara dei giallorossi contro il Parma. Ma, in fondo, anche questo è irrilevante, più o meno come l’Inter. A proposito: si è finalmente capito perché l’altro giorno Hernanes piangesse lacrime inconsolabili. (...)
Corriere della Sera - M. Sconcerti
La Juve ha fatto tutto in fretta, ha vinto e aspettato, segnato e aspettato nuovamente. Ha dato all’Inter qualche piccolo respiro, ma la partita, seriamente, non c’è mai stata. Una differenza tecnica, quasi professionale, troppo grande. La Juve aumenta anche il distacco in classifica ma solo perché la Roma non ha praticamente giocato. Il campionato resiste, ma oggi è quasi naturale pensare che resista anche la Juve.
La Stampa - G. Garanzini
(...) Roma in ammollo, la Juve a spasso tra le rovine dell’Inter. Trascinata dalle seconde, anzi terze linee se è vero che a risolvere la pratica sono bastati prima Lichtsteiner e poi Chiellini, senza bisogno di scomodare le grandi firme se non a giochi ormai ampiamente fatti. D’altra parte i (pochi) gregari bianconeri sono oggettivamente di tutt’altra pasta rispetto ai presunti, molto presunti, giocatori nerazzurri di qualità. Figurarsi i campioni. Sicchè se appena si ripensa a com’erano combinate Juventus e Inter soltanto quattro anni fa – cioè esattamente al contrario – si ha la prova provata di che razza di lavoro siano riusciti a fare a Torino, e di che disastri siano stati capaci di combinare a Milano. Peccato che, aspettando il non vicinissimo recupero di Roma-Parma, per qualche settimana la classifica di testa vada presa con beneficio d’inventario.A meno che la Roma non inciampi nel frattempo, a cominciare dal derby di domenica preceduto e seguito dalla doppia sfida di coppa Italia con il Napoli. Strana classifica, per la verità.Una coppia di testa, un’altra di rincalzo che ha vissuto una giornata da ciapanò, con il Napoli capace di far peggio, molto peggio di una Fiorentina se non altro sempre ai minimi termini in attacco, un primo gruppetto in lotta per un piazzamento europeo, un secondo impegnato a non farsi risucchiare, e quelle ultime cinque, da Chievo e Bologna in giù, che ragionevolmente si giocheranno i due posti salvezza. (...)
Corriere dello Sport - S. Agresti
(...) La Juve è stata l'unica tra le prime 5 a vincere, però la vera sola rivale che le è rimasta, la Roma, non ha giocato. I giallorossi, insomma, restano potenzialmente a meno sei, perciò con tutto il diritto si sognare, anzi di sperare. Mercoledì la Roma affronterà il Napoli in semifinale di Coppa Italia e proprio pensando a questa partita Benitez a Bergamo a ha risparmiato Higuain, Hamsik e Jorginho. Scelta scellerata: l'Atalanta ha umiliato gli azzurri. (...)