''Mi sembra che gli appelli di Francesco Totti e di Morgan De Sanctis siano importanti e meritevoli di attenzione anche per la qualita' delle persone e al di la' della discussione sulle norme il loro intervento aiuta a creare un clima positivo intorno alla squadra''. A dirlo il presidente della Figc, Giancarlo Abete, a margine dell'arrivo della Coppa del Mondo in Campidoglio per la sua unica tappa italiana in merito alla chiusura delle curve e dei distinti sud dello Stadio Olimpico per le gare della Roma. Abete ha manifestato un grande apprezzamento per la dirigenza della squadra di Trigoria e ha posto l'accento sulla consapevolezza degli sforzi che sta compiendo la società.
Se quella sul cambiamento della norma antirazzismo che ha portato alla chiusura di curve e distinti dello stadio Olimpico, in occasione delle partite della Roma, e' "una battaglia per la liberta' di insulto, ovviamente la federazione non puo' essere favorevole". Lo ha detto il presidente della Figc, Giancarlo Abete, a margine dell'arrivo della Coppa del Mondo in Campidoglio. "Il cuore del problema - secondo Abete - sono i comportamenti da tollerare oppure no all'interno di uno stadio: se passasse una dimensione in cui questa realta' venisse depotenziata in termini sanzionatori, assisteremmo tutte le domeniche in tutti gli stadi a una liberta' di insulto generalizzata".
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In occasione della presentazione del tour della Coppa del Mondo che sarà nella capitale fino al 21 febbraio, è intervenuto anche Luca Pancalli, assessore alla qualità della vita, sport e benessere di Roma, per commentare le recenti chiusure ai settori dello Stadio Olimpico, oltre a fare il punto : "
Sulla questione della chiusura delle curve?
La norma c'è e finché c'è va rispettata. E' triste vedere gli stadi vuoti ma è altrettanto triste ascoltare negli stadi dei messaggi poco edificanti. Esiste la regola e nello stesso tempo credo che ci si debba attivare non per fare una facile demagogia ma, accanto all'applicazione delle norme, a quello che è un atteggiamento rigoroso, bisogna innescare meccanismi virtuosi perché oggettivamente così non è più possibile andare avanti.
Come risponde alla Roma quando parla di incoerenza?
Le norme vengono interpretate e applicate dalla giustizia sportiva, per cui le sentenze devono essere rispettatate, poi ognuno può avere la sua opinione.
Quant'è importante uno stadio della Roma in questa città.
E' importante ma è importante avere un'impiantistica sportiva che sia finalmente pensata per poter essere vissuta 300 giorni l'anno e per poter rappresentare una risorsa per il territorio ed invertire la tendenza di quelli che sono i bilanci delle società calcistiche. E' un problema non solo della Roma, me ne sono occupato in passato. Dovremmo riuscire a cambiare la mentalità e il modo di vivere le partite rispondendo anche in termini infrastrutturali: uno stadio pensato più per le famiglie e vissuto in un'ottica più globale riuscirebbe a tirar fuori delle frange di facinorosi e "coristi". Il mondo del calcio deve segnare un'inversione di tendenza, e faccio sempre appello ai tifosi virtuosi che sono la maggioranza: potrebbero farsi sentire coprendo i cori che poi provocano le decisioni della giustizia sportiva. Serve un governo globale di sistema sennò non andiamo più avanti.
Sviluppi per lo stadio?
No, siamo rimasti all'incontro del 9 dicembre, dove c'è stato presentato il rendering del progetto. Aspettiamo un nuovo incontro dove ci verrà presentato il progetto nella sua completezza.
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"Discriminazione territoriale? Lo dimostrano le parole di Platini: nel resto dell'Europa non esiste questa legge. Siccome nel mondo del calcio le leggi sono uguali per tutti, quella italiana e' un'anomalia". E' il pensiero di Gennaro Gattuso, intervenuto in merito alla norma che ha portato alla chiusura di molte curve, da ultime quelle della Roma.
"Non capisco perche' per colpa di centinaia di imbecilli - aggiunge l'ex rossonero a margine della presentazione della tappa romana del Fifa World Cup Trophy Tour Coca Cola, svoltasi nei Musei Capitolini - devono pagare la societa' e i tifosi che si comportano bene allo stadio".