De Rossi torna il sala stampa per chiarire le vicende legate alla sua permanenza nella capitale. Il centrocampista di Ostia è al centro delle voci di mercato che lo vedrebbero sempre più lontano da Roma, diretto a Manchester, sponda City. Queste le parole del mediano giallorosso
De Rossi torna il sala stampa per chiarire le vicende legate alla sua permanenza nella capitale. Il centrocampista di Ostia è al centro delle voci di mercato che lo vedrebbero sempre più lontano da Roma, diretto a Manchester, sponda City. Queste le parole del mediano giallorosso:
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Si è parlato della vicenda City e anche a sproposito. Sono entrati nei tuoi sms e nelle tue telefonate. La tua verità?
Io posso raccontare la verità. Sono qui per questo. ero venuto per fare la conferenza prima del campionato. Ne leggevo di tutti i colori, volevo capire e volevo far quadrare le cose. Non ho parlato in Nazionale. Ho voluto parlare oggi. Non è mia intenzione far parlare di questo: non voglio annunciare niente. E' una conferenza normale per me., Se vogliamo parlare di quello... ci sono delle offerte, ci sono delle richieste. E' importante per me dire la mia. La mia è questa: sto qui, sto bene qui e non ho mai chiesto di andare via. A nessuno. Messaggi, Mancini, telefonate, è stato scritto di tutto. Non è la prima volta. Mentre alcuni articoli mi fanno sorridere, alcuni giornalisti con cui ho delle cause in corso: perdono di credibilità. Alcune cose sono gravi. Prometto: il giorno che vorrò andare via dalla Roma, verrò qua e ve lo dirò. Mi prenderò le mie responsabilità. GUARDA IL VIDEO
Le tue richieste di Cesena...
Comincio da Cesena. Mi hanno chiesto cosa servisse alla Roma per fare una buona stagione. C'è stato ciò che avevo chiesto. Sono arrivati giocatori molto bravi, che io ho scoperto a Irdning. Sono soddisfatto, la squadra creata è importante. Mi dispiace siano andati via degli esempi di professionalità come Cassetti, Heinze e persone che hanno fatto parte di un gruppo importante. Lo zoccolo duro della Roma si sta sgretolando, ma è stato comprato materiale calcistico importante.
La vincenda 'De Rossi' ti ha infastidito? Ti senti incedibile?
Difficile quantificare la proposta indecente, c'è chi pensa io valga 0 e chi pensa valga 100. Il discorso ci sta: il calcio ci dice questo, in passato sono stati venduti Zidane, Cristiano Ronaldo, Ibrahimovic, calciatori fortissimi, figuriamoci se io non posso essere messo in discussione,. Ritengo sacrosanto questo discorso. Poi io per la gente ho un valore diverso, l'ho visto anche l'altra sera. Spero di essere considerato importante come calciatore perchè sono bravo, non solo perchè sono romano. GUARDA IL VIDEO
Che rapporto hai con Zeman? Nel passaggio tra Luis e Zeman hai fatto qualche considerazione sulla tua permanenza?
Mai, mai pensato di andarmene per quel motivo. Potrei chiedere domani di andar via perchè voglio andare a giocare in Cina, non si sa mai. Parlano di problemi con Zeman: bugia clamorosa. Prima che iniziasse il campionato ero dispiaciuto se ne fosse andato. Sono straconvinto che lui si sarebbe preso una bella rivincita. Lui ha sbagliato iul primo anno. All'inizio speravo prendessero Montella, sono convinto sia un grande allenatore. avevo paura di avere problemi con Ze,man, ma ho trovato una grande persona. Mi sembrava un musone, troppo serio. Invece è piacevole, una gran persona. E' stimolante il lavoro con lui.
Altre offerte oltre al City?
Potrei fare altri nomi oltre al City. Ma mai con offerte degne di questo nome. Anche durante l'europeo.
La società ha mai pensato di cederti?
La società dovrebbe rispondere. Lo sa la società. Puntano molto su di me, questo è vero. Mi hanno fatto un contratto importante, è difficile che al livello italiano si faranno altri contratti così. 5 mesi fa io ho fatto una scelta. L'ho fatta forse 30 anni fa... Nevicava, era inverno, ora che fa 40 gradi non è diverso. le mie idee non cambiano col clima.
Chi ti ha colpito di più? Bradley?
Non ce n'è uno in particolare che mi ha colpito. Bradley ci avevo giocato da avversario, ma ho scoperto un giocatore veramente bravo. La scoperta piacevole non sono Destro o Balzaretti, ma Piris, Tachtsidis. Da non dimenticare quelli che cperano lo scorso anno: basta poco, con questo allenatore possono fare tantissimo. Lamela, Bojan e Osvaldo potrebbero fare delle cose incredibili.
La Roma parte per vincere?
Io non penso che lo scorso anno abbiamo il problema degli obiettivi. Non mi piaceva che stessimo a 3 punti dalla Champions e si parlasse di anno di transizione. Mi sembrava un alibi. Con due vittorie in più saremmo arrivati a pochi passi da traguardi importanti a fine campionato. Ci siamo rafforzati più di altre squadre. Se c'era un divario, ora si è assottigliato. La Juventus è forse un po' sopra, ma non sempre la più forte vince. Lo scorso anno la più forte era Milan... La sensazione è quella di poter fare una grande stagione.
Le tarantelle mediatiche magari hanno creato qualche crepa tra te e la tifoseria? Chiuderai la carriera qui?
La risposta della tifoseria c'è stata l'altra sera. L'affetto è stato tanto. I gufi cin saranno: ci sarà chi dirà che avrebbero potuto vendermi a buon prezzo. Le cifre poi non so da dove vengano, alcune credo fossero inventate. La pressione ci sarà, il tifoso ultimamente fa il commercialista. Ma il calcio moderno è diventato finanza, ormai. Io ho parlato chiaramente: sto bene qui. Ci tengo a dire oggi un'altra cosa: il giorno che vorrò andare via ve lo dirò, non mi celerò dietro nessun problema esterno. Se succederà lo dirò chiaramente. Non accollerò il mio problema ad altri. Che io stia bene qui non c'è bisogno di ribadirlo. Non voglio la medaglia: ho fatto 18 giorni di vacanza e non mi fermo mai in allenamento. Ci sto mettendo tutto me stesso, è il mio lavoro. Ma uno che pensa di lasciare una squadra di lì a poco non si sarebbe comportato così.
Se la società ti volesse vendere?
Io ho sempre risposto al mio procuratore, alla società che mi ha cercato e alla Roma. La mia risposta è che volevo stare qui. Se la società dovesse scaricarmi per qualunque motivo, in base alla motivazione ragionerò. Guardate Nesta: in un momento critico ha risanato tutto la Lazio nel cederlo. Ma la situazione economica mi sembra diversa...
Obiettivo minimo?
Non voglio mettere obiettivi. Abbiamo spesso sbagliato a dire certe cose, a volte anche io l'ho detto. La brutta figura poi è doppia. Stesso discorso per chi dice di poter vincere dopo 4 partite in campionato. La mia volontà è quella di andare in champions.
In settimana Mancini ti ha detto quelle parole su Totti?
Non me l'ha mai dette. Non è mai successa. Non è mai sentito questa frase, nè tantomeno detta da Mancini, che stima Francesco Totti. Francesco finirà la carriera con uno scudetto. Io magari: per lui è poco, avrebbe potuto vincere tutto, avrebbe potuto ricevere i premi per i grandissimi come il Pallone d'Oro. Io non sono un talento indiscutibile: ambisco però a vincere uno scudetto da qui a 5 anni. Vincere uno scudetto qui vorrebbe dire aver fatto il massimo nella mia carriera. Proverò a vincerne 5, ma c'è anche una realtà di fronte. Non si può vincere sempre. Ma nemmeno mai... Arriverà il momento nostro.
Cosa ti aspetti da Zeman?
Non lo so, lo vedremo. Spero di giovarne. Quando prendi palla gli attaccanti fanno mille movimenti, potrei fare più assist e, da interno, potrei fare più gol. La sua impornta è questa, sta ai giocatori interpretarla: il campionato di serie A è difficile però...
Ti senti più adatto al modulo di Zeman o di Luis Enrique?
E' un paragone impossibile, con Zeman ho giocato poco. Con Luis mi trovavo benissimo da tutti i punti di vista. Si toglierà tante soddisfazioni, è un grande allenatore. Spero di essere adatto al gioco di Zeman, ma non credo di dover fare la capriole, il calcio è quello. Ci sono diverse interpretazioni, ma il calcio è quello. Finora con tutti gli allenatori ho giocato...
La tua idea sulla querelle Zeman-Juventus
Non credo che le frasi del mister possano precluderci i trofei. Non più, almeno... Ripeto: si comincia con un bel clima acceso, ma soprattutto per quello che è successo in supercoppa. C'è la rivalità da tifoso con la Juventus, ma la rivalità con i giocatori è impossibile. Molti sono amici alla Juventus. Credo che il mister però debba essere liberpo di poter dire quello che pensa. Spesso ha detto cose importanti per il calcio.
Il tuo contatto con il City era proprio Roberto Mancini? La pressione è stata forte in questo periodo?
Io parlo con il mio procuratore, lui fa i miei interessi. Ho parlato una volta col mister. Non ho contatti frequanti con il mister. Parlavano anche di altri allenatori (Mourinho, ndr), mai sentito in vita mia. Faccio il tifo per Mancini, ma non è un mio amico. C'è stata una telefonata, ma nessun scambio continuo. Solo la pressione mediatica è stata forte: ho detto a tutti che volevo rimanere, per me il discorso era finito lì. Poi se ci sono offerte di questi tipo sono pressioni gradevoli. Ora sto lavorando, è finita la pressione quando sono entrato qui...
(fine)