Giudice Sportivo, Primavera: sconfitta a tavolino con l'Empoli per non aver rispettato il numero di fuoriquota. La Roma presenta ricorso

12/09/2023 alle 12:35.
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Il risultato della sfida tra Empoli e Roma (3-5), del campionato Primavera, non era stato ufficializzato per un preannuncio di reclamo da parte del club toscano. Che è stato definito "fondato" e per questo oggi, il Giudice Sportivo, "delibera di infliggere alla Soc. Roma la sanzione della perdita della gara con il punteggio di 0-3, commina al dirigente accompagnatore Manuel Marzocca (Soc. Roma) l’ammonizione (prima sanzione)".

Questa la motivazione che aveva spinto al ricorso l'Empoli: "In estrema sintesi, la società ricorrente ritiene che la gara si sia svolta irregolarmente avendo la Soc. Roma, in conseguenza della sostituzione del calciatore “fuori quota” Louakima (classe 2003) con il calciatore Vektal Martin (classe 2004), violato l’art. 8 del Regolamento pubblicato con C.U. n. 20 dell’11 agosto 2023 della Lega Serie A. Tale norma, infatti, in deroga al limite di età di carattere generale stabilito per la partecipazione dei calciatori alla Competizione (nati dal 1° gennaio 2005 in poi e che abbiano compiuto il 15° anno di età), consente alle società iscritte al Campionato Primavera 1 TIM di impiegare sei calciatori nati nell’anno 2004, anche contemporaneamente, e un ulteriore solo calciatore “fuori quota” ossia nato prima del 1° gennaio 2005; in altri termini, con la sostituzione di cui sopra, la Soc. Roma, che aveva schierato dall’inizio della gara il proprio calciatore fuori quota (il calciatore Louakima, poi sostituito), consentendo l’ingresso in campo del calciatore Vektal Martin, classe 2004 – che si andava così ad aggiungere agli altri sei calciatori classe 2004 schierati contemporaneamente dall’inizio della gara – avrebbe impiegato irregolarmente nella gara un secondo calciatore “fuori quota” violando pertanto l’art. 8 del Regolamento del Campionato che disciplina le modalità di partecipazione dei calciatori".

(legaseriea.it)

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La Roma non ci sta e ha chiesto il ricorso al Corte d’Appello. I giallorossi, infatti, non accettano che si parli di un errore o di un pasticcio perché ritiene che ci sia una disparità di trattamento nell’interpretazione del regolamento, che consente di schierare “sei giocatori del 2004 più un solo calciatore fuoriquota senza limite di età”. Il club si dice “arrabbiatissimo” e si sente discriminato e penalizzato ingiustamente, in quanto ci sono casi (come quello di Hellas Verona-Lecce) in cui squadre hanno iniziato la partita con 7 giocatori nati nel 2004, tra cui quindi anche il fuoriquota “libero”, senza però dover dichiarare chi di essi occupasse, appunto, la casella del fuoriquota “libero”. La tesi del club giallorosso è che il fuoriquota possa essere sostituito da un altro fuoriquota, mantenendo il numero massimo di uno.

(tmw.com)

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