LA STAMPA (M. DE SANTIS) - La prima volta di lunedl gli ha garantito il nomignolo di «derby dei parrucchieri», ma il Roma-Lazio di stasera può passare alla storia anche per altro. Non tanto per quel misero pezzettino dell'Europa League prossima ventura che si giocheranno sul campo le altalenanti bande di Andreazzoli e Petkovic, piuttosto
Una novità assoluta, una cosa mai capitata in nessuna delle precedenti puntate del derby romano. Molti politici tifosi, forse visto il particolare momento politico e istituzionale attraversato dall'Italia, hanno pensato che sia più opportuno non farsi vedere. C'è chi, però, potrebbe trovare riparo e consolazione in una poltroncina nei palchi degli sponsor ma c'è anche chi, da semplice possessore di un abbonamento o di un biglietto per la singola partita, andrà allo stadio pagando come tutti. Nei 125 posti di Tribuna Presidenziale e in tutti quelli di Tribuna Autorità la platea sarà comunque di tutto rispetto (il ct azzurro Prandelli, quello della Germania Loew e il romanistissimo presidente del Coni Malagò), ma non ci sarà posto peri politici. Prima, fino a qualche settimana fa, un posticino non si negava neanche al presunto sceicco che voleva diventare socio di Pallotta nella Roma.