IL ROMANISTA (L. PELOSI) - Scenderanno in campo i calibri pesanti, lunedì sera allOlimpico. Marco Delvecchio e Dino Da Costa, 18 gol in due segnati contro la Lazio nei derby di campionato. Quelli là, gli ospiti (in ogni derby, ovviamente), vedranno due dei loro principali incubi materializzarsi insieme prima della partita, nel momento che di solito la Roma riserva a una vecchia gloria
«La Roma mi ha invitato Lunedi sera allo stadio Olimpico insieme a Marco Delvecchio. Faremo un giro di campo insieme», ha dichiarato lo stesso Da Costa ieri. Difficile che sarà un giro di campo completo, perché non è consigliabile farli passare sotto la Nord. Di sicuro, sarà un momento emozionante, perché nella mente di tutti torneranno i loro gol, non pochi. Da Costa ha espresso anche il suo parere sulla partita di lunedì: «Nel derby spesso succede che riesce a vincere chi sta meno in forma. Sarà una partita importante sia per la Roma che per la Lazio. Totti? è lunica vera bandiera del calcio italiano: ha iniziato nel settore giovanile ed ancora oggi è nella prima squadra. È davvero lunica bandiera. Io credo di si, supera Piola. Come si prepara il Derby? Si prepara in campo, bisogna essere presenti durante la settimana e il giorno della gara».
Senza dirlo a Delvecchio, che al "titolo" di recordman dei derby ci tiene giustamente tantissimo, andrebbe anche ricordato che in realtà i gol di Da Costa sono ancora di più, perché ce ne sono anche 2 in Coppa Italia e uno in una sfida valida per la Coppa Zenobi e disputata allOlimpico l11 settembre 1955. Ce nè anche un tredicesimo, realizzato il 6 marzo 1960, che però fu considerato autogol di Janich, che deviò il pallone, secondo le regole dellepoca. Oggi non glielavrebbe tolto nessuno. Era lincubo del portiere laziale Roberto Lovati, con cui peraltro alla fine divenne amico. Tranne che in un momento, quando in una sfida tra vecchie glorie negli anni 70, Da Costa fece gol a Lovati per lennesima volta. Cosa provasse lex portiere della Lazio, lo può capire bene Alessandro Nesta. Lex giocatore del Milan ha spesso provato a contrastare Marco Delvecchio, sempre vanamente. Eppure, la finta era più o meno sempre quella, con il sinistro a rientrare. Tantè, Nesta ci cascava e Delvecchio segnava. Limmagine simbolo è quella del derby dandata della stagione 2001-2002, con lex milanista a terra e lespressione disperata, mentre osserva lattaccante della Roma che, dopo averlo letteralmente scavalcato, batte Peruzzi in uscita. Prima e dopo, lha visto segnare per altre 8 volte. Lultima nel derby dandata della stagione 2002-2003. Nesta aveva già spiccato il volo verso il Milan, ma Delvecchio segnava ancora alla Lazio.