Il tecnico del Palermo Giuseppe Sannino ha parlato in conferenza stampa della sfida con la Roma, ultima possibilità per i rosanero di restare agganciati al sogno salvezza:
"Se diventa determinante è perchè abbiamo capito tutti che con la Roma possiamo ancora fare qualcosa. Cerco di fare capire ai nostri giocatori che e' come cercare l'oro in miniera. Eravamo una sessantina, tutti pero' hanno scavato per i fatti loro e a un certo punto e' crollato giu' tutto. Ora respiriamo tutti nello stesso buco, la partita con la Roma. Se non vinciamo con la Roma si ottura anche quel buco ed è finita per noi. Io so che Miccoli vuole esserci in queste ultime nove partite pero' gli ho anche detto che in questo momento, in una situazione cosi' critica, dobbiamo anche essere bravi a farci scivolare addosso queste cose. Devo solo dare un senso a questo momento che si chiama Roma. Devo mettere in campo giocatori che possono battagliare e per battagliare si deve star bene".
"I tifosi? Siamo nelle mani dei palermitani solo nell'offire una cornice, poi loro sono liberi di scegliere - prosegue Sannino - Chi ha voglia di vedere una partita in cui i propri giocatori cercheranno di fare il possibile venga. Poi magari vengono anche per vedere la Roma, li' ci sono tanti campioni. Non faccio proclami per la gente, non chiedo che riempiano lo stadio. La gente non vuole questo, mai visto un pubblico cosi' sano e cosi' voglioso di stare vicino alla gente. E' come se fossero veramente innamorati della loro moglie. Questo mi fa male. Perche' qui la gente non vuole sempre vincere, vuole essere vicino alla squadra, consapevole che puo' dargli tantissime emozioni nel vivere lo spettacolo domenicale. La gente qui vuole divertirsi e bastava veramente poco per fare grandi cose. Adesso tutti sembriamo sconfitti, ma non siamo ancora morti".