GASPORT (B. TUCCI) - Che campionato sarà quello di Lazio e Roma? Domanda legittima, perché c'è in ballo un'Europa maggiore e minore. All'inizio della stagione, con l'arrivo di Zeman e dei tanti rinforzi, sembrava che la squadra giallorossa dovesse fare sfracelli. Al contrario, i biancocelesti, guidati da un «mister sconosciuto»,
Con la cura di Andreazzoli, la Roma è sicuramente migliorata rispetto a quella guidata da Zeman. Ma non convince: la manovra è lenta e la squadra priva di quel mordente necessario per vincere le partite. Domani, in notturna, si gioca all'Olimpico contro il Parma che già all'andate fece soffrire le pene dell'inferno ai giallorossi. Si deve capire che soltanto portando a casa i tre punti, si può sperare di rimanere nel giro per entrare in Europa (sia pure quella minore). In caso contrario, meglio mettersi l'anima in pace e pensare fin da ora a programmare il futuro. Non è difficile comprendere che solo con una serie di prestazioni super la Roma potrà calcare il prossimo anno i campi europei. Tutto facile? Assolutamente no. Ma nemmeno difficile, a patto che, oltre al solito Totti, giochino come sanno i suoi compagni. A cominciare da Osvaldo per finire a De Rossi. Compresa la sinfonia?