CORSERA (L. VALDISERRI) - Dallintegralismo del 4-3-3 zemaniano a una squadra che, senza snaturarsi, sa adattarsi anche allavversario. La grande trasformazione della Roma, sotto la guida di Aurelio Andreazzoli, non è soltanto nella scelta della difesa a tre che dà più sicurezza a tutta la squadra e che, dopo la vittoria in Coppa
Ci sono due dati che, meglio di altri, raccontano le due partite e, almeno in parte, spiegano i due diversi risultati. Contro la Sampdoria il giocatore con più palle giocate è stato Miralem Pjanic (99), davanti a Marquinhos (80), Lamela (80) e Marquinho (78). Contro la Juventus, invece, la classifica è stata questa: Totti (75), De Rossi (73), Pjanic (61) e Torosidis (53). Interpreti uguali come nomi e quasi uguali come posizione anche per quanto riguarda i passaggi riusciti: De Rossi (55(, PJanic (44), Totti (42) e Torosidis (31). Contro i bianconeri, insonna, Andreazzoli è riuscito a gestire meglio la coesistenza in campo tra Totti e Pjanic, i due fulcri del gioco, dividendo il numero di palloni giocati e aumentandone la qualità. Che Roma vedremo, allora, a Bergamo contro lAtalanta? Intanto mancheranno Totti e De Rossi, squalificati. Dagli allenamenti filtra lipotesi di un 3-5-2 con Lamela avanzato accanto a Osvaldo. Limportante, proprio come è successo contro la Juve, sarà mantenere alta la qualità delle giocate.