CORSPORT (A. MAGLIE) - Il Napoli questa volta non si lascia sfuggire loccasione. Batte la Roma, aggancia il terzo posto (cioè la zona Champions) nellattesa di un rinforzino in classifica da parte della Corte di Giustizia che dovrà decidere il prossimo 17 gennaio sulla penalizzazione. A trascinarlo allinseguimento della Lazio e
IN SALITA - Il Napoli ha avuto labilità (e anche la buona sorte) di mettere la partita della Roma immediatamente in salita. Quattro minuti e la difesa giallorossa ha elargito il solito dono facendosi prendere in contropiede (tre contro due) con Pandev che mandava a vuoto Bradley e partiva verso larea cercando con un assist in verticale il compagno Cavani e trovandolo anche perché Burdisso e Castan non erano né troppo reattivi né troppo veloci. Il tocco delluruguaiano veniva leggermente deviato da Goicoechea in uscita con il piede sinistro ma la deviazione non impediva al Napoli di passare in vantaggio. Per una buona mezzora la squadra di Mazzarri è stata molto ordinata trovando la fonte di gioco soprattutto in Pandev che aveva un passo diverso rispetto ai difensori romanisti. Per un paio di volte, il macedone provava a rimettere Cavani davanti a Goicoechea ma luruguaiano si faceva un po sorprendere o partendo in ritardo o sbagliando il controllo. In mezzo al campo Behrami andava a caccia di tutti i palloni possibili. La Roma, però, dopo lo choc, riordinava le idee e cresceva trovando spazi interessanti soprattutto sul centro-destra dove Inler faticava enormemente a tenere i ritmi alti. Totti, poi, non dava punti di riferimento: spesso si accentrava e arretrava per consentire a Destro e Lamela di andare a puntare larea. (...)
TRAMORTITI - Gli affanni del Napoli nel finale del primo tempo (ieri sera si è esaltato anche De Sanctis, soprattutto nella ripresa con un doppio intervento miracoloso), lasciavano presagire una ripresa equilibrata ma la squadra di Mazzarri (e la Roma) replicava il copione dellavvio di gara consentendo a Cavani di raccogliere e girare verso la rete un pallone tolto dai piedi di Pandev e malissimo aggredito dai difensori romanisti (Balzaretti ci metteva anche una leggera deviazione). La Roma come da istinti zemaniani andava allassalto e si lasciava le spalle scoperte lasciando al Napoli un paio di ottime occasioni in contropiede e, alla fine, affondandosi di nuovo su un angolo battuto da Pandev: pallone girato comodamente di testa da Cavani con Burdisso che evitava di alzarsi in volo e Goicoechea che pasticciava sulla linea di porta. (...)