La Sud esalta i capitani

09/12/2012 alle 11:28.

IL ROMANISTA (M. MACEDONIO) - Clima da lupi, all’Olimpico. Ma non perché la temperatura sia vicina allo zero. A quella ci si passa sopra quasi subito, visto che c’è modo di scaldarsi presto. Perché che sia una serata da veri lupi lo c

Perché si capisca che non si può sbagliare e ognuno deve fare la sua parte. Come la fanno i tifosi, pronti a sostenere la squadra. Deve averlo sentito, Panagiotis, quell’incoraggiamento. O probabilmente, devono averlo immaginato già loro, i tifosi, quel gol che il greco avrebbe messo a segno dopo sette minuti. Anche se per una questione di centimetri finirà forse per essere assegnato a . Ma è una serata da lupi, e stasera lupi lo sono un po’ tutti. E come è quasi logico che sia, ce n’è uno che lo è più degli altri. Ne segna due, , di gol, dopo aver regalato assist a più non posso. E ancora una volta il primo tempo si chiude con lo stadio intero che canta «Un capitano, c’è solo un capitano…». Quando si riparte, non c’è neanche il tempo di riprendere i cori, perché un po’ del freddo che sembrava essere sparito nel corso del primo tempo torna a farsi sentire giù per la schiena. Aumentano quindi di intensità le voci della curva, con la speranza di trasmettere parte di quel calore anche a chi sta in campo.

Quando esce dal campo, Tachtsidis si prende - finalmente - i suoi giusti applausi, mentre è letteralmente salutato con un’ovazione l’ingresso di . L’abbraccio, sincero, tra lui e Panagiotis vale certamente più di tante smentite verbali. Dopo Siena, anche l’ingresso di Perrotta merita un’esultanza tutta speciale da parte del pubblico. Così come va a Osvaldo quando entra al posto di . Passano i minuti e la tensione cresce. La curva continua a spingere la squadra, senza sosta, e il resto dello stadio che fa altrettanto, anche senza gridarlo. Con il risultato in bilico, ci si scalda anche soltanto con l’adrenalina che gli ultimi minuti fanno salire a dispetto della temperatura.

Ma è una serata da lupi, s’è detto. E la curva sta lì a ricordarlo con il suo «maciniamo chilometri» e «superiamo gli ostacoli». Sembra soffrire un po’, la squadra, man mano che ci si avvicina al fischio finale. Goicoechea sventa un’occasionissima per i viola, Bradley ne toglie un’altra poco dopo sulla linea di porta. Torna allora a salire la voce della Sud e di tutto lo stadio. C’è bisogno di chiuderla, questa partita. Ci pensa il capitano a servire ancora una volta la palla che serve. E Osvaldo, stavolta, non la sbaglia. Fa caldo, ora, all’Olimpico. Ed è solo «olè”, “olè” e “olè». Grazie Roma.