In una lettera inviata oggi al collega presidente della Federcalcio inglese David Bernstein, il presidente della Figc Giancarlo Abete ha rinnovato la solidarietà ai tifosi del Tottenham, esprimendo, insieme alla ferma condanna per «l'inqualificabile aggressione» avvenuta l'altra notte a Roma, le scuse a nome della Figc e di tutto il calcio italiano. «Ancora una volta purtroppo - si legge nella lettera - il calcio è stato l'occasione per un gruppo di delinquenti di dare sfogo alla propria follia razzista e antisemita, dato che è stato indiscutibilmente questo il movente di un'aggressione che danneggia l'immagine del nostro calcio e non corrisponde alla tradizione di ospitalità e di accoglienza della città di Roma».
«Ancora una volta purtroppo - si legge nella lettera - il calcio è stato l'occasione per un gruppo di delinquenti di dare sfogo alla propria follia razzista e antisemita, dato che è stato indiscutibilmente questo il movente di un'aggressione che danneggia l'immagine del nostro calcio e non corrisponde alla tradizione di ospitalità e di accoglienza della città di Roma».
Il presidente federale ha sottolineato che l'intervento da parte delle Forze dell'Ordine ha consentito l'arresto di due persone e il fermo di molte altre, auspicando che si faccia presto piena luce sull'episodio: «Ho già avuto modo di esprimere pubblicamente, insieme alle autorità politiche e cittadine, la mia ferma condanna e il mio sdegno personale e istituzionale per i fatti accaduti e La prego - recita la lettera - di porgere le nostre scuse all'intera tifoseria del Tottenham e, in particolare, alle famiglie delle persone coinvolte. Seguirò con attenzione gli sviluppi delle indagini - ha promesso Abete - e rimango fin d'ora a disposizione per qualsiasi approfondimento fosse necessario e per ogni eventuale esigenza».