Ormai è ufficiale: il premier Mario Monti non firmerà la garanzia finanziaria necessaria affinchè Roma si possa candidare le le Olimpiadi del 2020.
"Questo governo ha chiesto sacrifici agli italiani, non possiamo prendere un impegno finanziario così gravoso", queste le parole di Monti.
A quanto si apprende, il Presidente della Repubblica ha considerato «con la massima attenzione le preoccupazioni e le ragioni» del no del governo alla candidatura di Roma per le olimpiadi del 2020. Napolitano sostiene però che «non mancheranno» altre iniziative per valorizzare lo sport italiano. A quanto si apprende il Presidente della Repubblica ha considerato con la massima attenzione le preoccupazioni e le ragioni poste a base della decisione del governo - che ne aveva la esclusiva responsabilità - di non sottoscrivere l'impegno, con relativa garanzia finanziaria, per la candidatura di Roma Capitale per i Giochi Olimpici del 2020. Il Presidente Napolitano ha apprezzato l'approccio del mondo dello sport nel progettare la candidatura italiana, e comprende lo sforzo con cui esso si era predisposto a una eventuale competizione internazionale. Il Capo dello Stato resta convinto che tale slancio avrà modo di esprimersi attraverso tutte le possibili iniziative che non mancheranno per valorizzare le energie e le potenzialità dello sport italiano.
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«Come sportivo, romano e italiano mi rattrista molto». Francesco Totti dichiara La sua amarezza per il no di Monti alla candidatura olimpica di Roma 2020. «Avere perso - insiste Totti - la speranza di potere concorrere all'assegnazione delle Olimpiadi 2020 a Roma mi rattrista molto. Peccato veramente».
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"Oggi il presidente del Consiglio Mario Monti ha preso una decisione di grande responsabilità dando un segnale forte dimostrando che esiste un Paese concreto e serio, grazie Presidente", queste le parole di Pietro Mennea.
"Sono molto addolorato perchè la candidatura di Roma era forte e seria, ma c'è il rispetto per la decisione del governo legata a questioni macro-economiche". Così Franco Carraro, membro del Cio e coordinatore della commissione Fortis su Roma 2020, commenta il no del governo di Mario Monti alla candidatura della capitale per i Giochi. "Tutti sappiamo che cosa ha dovuto affrontare in questi mesi il presidente Monti e penso che il ritardo non sia dovuto alla cattiva volontà. Credo si siano analizzate le situazioni nei dettagli, io la interpreto in questo modo. La candidatura era valida e buona, il governo che conosce piu elementi di noi ritiene che la situazione mondiale, europea e italiana non consenta in questo quadro di presentare la candidatura. Diciamo che ci ha detto male per il periodo...", conclude Carraro.
(adkronos)
(ansa)
"C'è tanta amarezza per una grandissima occasione persa. Il progetto era serio anche da un punto di vista economico ma è stata una decisione molto ponderata che dobbiamo accettare". Sono le parole di Mario Pescante, presidente del comitato promotore di Roma 2020, dopo l'incontro con il presidente del Consiglio, Mario Monti, che non garantisce il sostegno alla candidatura olimpica. "Da parte nostra - dice Pescante - c'era anche l'illusione che i Giochi potessero dare un contributo per il rilancio del paese e per spiegare ai giovani che nel 2020 ci saremo. Ma non è stata condivisa. Siamo stati ore a parlare ma è" il presidente del Consiglio "è stato irremovibile sul discorso dei conti collegati alla situazione economica generale. Dobbiamo rassegnarci, per almeno 10 anni non si parlerà più di Giochi in Italia". Ha concluso: "La decisione del governo è stata molto ponderata ed è arrivata esclusivamente per motivi economici".
(adnkronos)
«Decisamente no». Così il sindaco di Roma Gianni Alemanno ha risposto al Tg 5 alla domanda se si aspettava la decisione del governo che ha detto no alla candidatura della Capitale ai giochi olimpici del 2020. Quanto a cosa avrebbe comportato un via libera alla candidatura, Alemanno ha risposto: «Benefici importanti per lo sviluppo e per la crescita. Basti pensare che le entrate fiscali dirette sarebbero state superiori agli investimenti pubblici. Un progetto che non costava nulla all'Italia e che avrebbe spinto l'immagine del nostro paese».
(ansa)
«Qui a Roma c'è una forte amarezza e grande delusione. C'è stato grande lavoro da parte del Comitato olimpico e delle istituzioni come anche un grande sostegno dei partiti, al di là delle opinioni e dei colori. Credo che le Olimpiadi potevano rappresentare un investimento per il futuro, un volano che ci avrebbe portato forse più velocemente fuori dalla crisi». Così il presidente della Regione Lazio Renata Polverini ha commentato, durante la trasmissione 'Otto e mezzò su La7, il no di Monti alla candidatura di Roma alle Olimpiadi 2020. «Un pò me l'aspettavo. Si è capito da subito - prosegue - che ci voleva forse un pò più di coraggio che magari non era giusto aspettarsi da un governo tecnico».
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