CORSPORT (A. GHIACCI) - Dalla Juve alla Juve è tutta unaltra Roma. Unaltra Roma in appena quaranta giorni. Il 12 dicembre scorso i giallorossi si presentarono allOlimpico
GENIO - I numeri attuali, la Roma li ha raggiunti anche grazie a un ragazzo di 19 anni, uno dei tanti giovani su cui il club giallorosso ha puntato. Puntato forte, tanto da investire, lestate scorsa, 19 milioni di euro. Scelta azzeccatissima, perché oggi Erik Lamela ne vale almeno 30. Anche ieri è stato uno spettacolo, fin dal primo minuto. Una palla rimbalzava in area del Cesena, largentino ha scelto benissimo il tempo e senza guardare ha servito un assist al bacio per laccorrente Totti, con il tacco sinistro. Difesa romagnola in bambola e gol del capitano: 1-0. Dopo soli sei minuti palla ancora a Lamela, stavolta al limite dellarea avversaria. Il giovane Erik ha scelto una soluzione difficile, con un passaggio liftato a scavalcare gli uomini del Cesena: una carezza al pallone che è arrivato ancora a Totti, piazzato sul secondo palo: 2-0 per la Roma. A proposito del numero dieci giallorosso: lultima volta che la Roma segnò 5 gol (dicembre 2004, 5-1 al Parma), fu sua unaltra doppietta storica, quella che gli permise di arrivare a quota 108 reti e diventare il primo marcatore della storia romanista.
RIFERIMENTO - Tornando a Lamela, va detto che la sua partita non si è limitata ai due passaggi vincenti. Largentino ormai è un punto di riferimento vero per il gruppo di Luis Enrique, ancor più da quando si è infortunato Osvaldo [...] «Lamela per caratteristiche deve ancora trovare il suo ruolo vero - ha detto prima della partita il direttore generale giallorosso Franco Baldini - Luis Enrique sta lavorando su questo. Può giocare comunque da punta, che è un concetto vago nel calcio del tecnico spagnolo. E' un giocatore che quando ha la palla in genere succede qualcosa». Qualcosa di bello, sicuramente. E anche qualcosa di importante per la Roma. Il tutto, ripetiamo, a soli 19 anni. [... ]Lamela non è tra i marcatori - le altre due reti giallorosse sono arrivate in Coppa Italia nel 3-0 alla Fiorentina - ma incide sul match eccome. Controllo di suola spesso e volentieri, difensori avversari che provano a fermarlo in tutte le maniere, due assist fantastici in 7 minuti. E Totti, siamo sicuri, per i due gol importanti ai fini dei suoi supernumeri, avrà ringraziato il giovane Erik, ben oltre quel bellabbraccio che i due si sono dati in campo