IL TEMPO (M. DE SANTIS) - Tre punti per dimenticare il derby e incominciare nel migliore dei modi il tour de force della verità. La Roma è tutta qui: felice e contenta per aver domato il Palermo, ma ancora con il cartello di lavori in bella mostra. «Una vittoria importantissima», sentenzia Daniele De Rossi. «Soffrire contro il Palermo è normale, ma quello che conta davvero è che siamo una squadra compatta. Anzi, incomincio a vedere degli sprazzi di una squadra vera con un'idea di gioco ben precisa a prescindere dagli interpreti».
Pizarro si autopromuove e loda Luis Enrique. «Sono soddisfatto della mia prestazione. Mi sono trovato benissimo con De Rossi e Gago così come con questo modulo che ci permette di giocare a calcio. Luis Enrique ci ha portato gioventù, voglia, passione e idee nuove. Con lui mi trovo benissimo, tra di noi non c'è mai stato nessun problema ma sempre e solo un rapporto leale. Ora ho risolto i miei guai fisici, lavoro con la squadra e sto bene. Questa, per la Roma, sarà una settima di fuoco». Anche Cassetti, riportato dal primo minuto nel suo habitat naturale sulla fascia destra, ha voglia di parlare del suo rapporto con Luis Enrique: «Ci confrontiamo in continuazione, lui sceglie quello per il bene della squadra e io faccio solo il mio dovere. Meglio da centrale o da terzino? Mi ha fatto piacere rigiocare sulla fascia, è quello che so fare meglio». Il ds Walter Sabatini, ritornato in tribuna all'Olimpico, fissa la prima data X della stagione giallorossa: «Dopo Genoa e Milan capiremo la Roma».