LAROMA24.IT - Mercoledì sera allo stadio Luigi Ferraris di Genova andrà in scena il match che vedrà di fronte la squadra rossoblu di casa guidata da Alberto Malesani e la Roma allenata da Luis Enrique. Nell'incontro potrebbe esserci un faccia a faccia tra due centrali difensivi che sono stati compagni di squadra qualche stagione fa e che in comune hanno anche una militanza nella squadra capitolina: Simon Kjaer, neo difensore giallorosso, e Cesare Bovo, neo stopper della compagine ligure.
INIZIO DI CARRIERA - Quando Simon Kjaer non era ancora un professionista ma poco più che un adolescente con il sogno di diventare calciatore, Cesare Bovo calcava i campi di serie A da un paio di stagioni e veniva spesso schierato nella difesa della Roma che nel campionato 2005-2006 era affidata alle sapienti mani di Luciano Spalletti. Bovo attirava su di se le prime attenzioni di Palermo e Torino e Kjaer scendeva in campo con la maglia del Midtjylland, dando così inizio alla sua promettente carriera.
SCHERZI DEL DESTINO - E' il 2008 e Kjaer si trasferisce dalla Superliga danese al campionato italiano. Il Palermo, infatti, lo acquista e gli consegna un posto al centro della difesa. La squadra siciliana, piena di giovani promesse, decide di affidare le chiavi del reparto arretrato anche ad un altro interprete: Bovo. Il difensore romano trova così un pò di continuità e stabilità dopo il lungo peregrinare per lo stivale che lo ha portato a vestire le maglie di Lecce, Parma, Roma, Torino e Genoa. Il due giocano insieme per due stagioni alla fine delle quali il Palermo si piazza prima all'ottavo e poi al quinto posto in classifica.
CARATTERISTICHE - Kajer e Bovo fanno del gioco aereo una delle loro doti migliori. Il primo fa leva sullo strapotere fisico (190 centimetri) e il secondo, quasi dieci centimetri più basso, su un'ottima capacità di elevazione. Ciò in cui si differenziano, invece, è l'impostazione del gioco: Kjaer ha ampi margini di miglioramento e evidenzia qualche pecca nel gioco palla a terra; Bovo è molto bravo nel giocare come regista basso e spesso si incarica di calciare le punizioni.
Jacopo Palizzi