IL MESSAGGERO (S. CARINA) - E stato bravo a nascondere il disagio che provava ma ora che la vittoria è arrivata, si capisce quanto Luis Enrique abbia sofferto in questo avvio di stagione: «Allegria, finalmente abbiamo vinto. Sono stato molto contento per i ragazzi, per la società e per i tifosi che hanno visto che possiamo vincere. Il risultato è stato giusto». In re
In realtà bastava guardarlo in viso nei post-gara: volto stravolto, nemmeno fosse reduce dalle maratone da iron-man con le quali a volte si cimenta. Ora il successo dellaltra sera gli regala un po di tranquillità: «E quasi come quando uno inizia a guidare la macchina spiega il tecnico a Roma Channel - allinizio guardi come mettere le marce e poi, dopo un po, inizi a farlo senza pensarci. Per noi è lo stesso: vogliamo fare la partita sempre, in ogni stadio, e questo non è facile. Stiamo comunque percorrendo la strada giusta, mancano ancora i risultato lo so, ma spero che la vittoria contro il Parma ci serva per guadagnare fiducia e affrontare il match di sabato allOlimpico in ottime condizioni».
Attenzione però a distrarsi. A sentire lallenatore non cè pericolo: «La squadra ha fame e voglia di vincere, speriamo che arrivino altri risultati e che la fiducia cresca sempre di più. Io sono sicurissimo di cosa dobbiamo fare per crescere ma in questo sport, che non è una scienza, a volte il lavoro non porta ai risultati e in questo caso è normale che ci sia tensione. Credo, però, si inizi a vedere qualcosa e sono ottimista. Chiedo solo un po di pazienza, soprattutto nelle gare casalinghe: i calciatori devono capire bene tutto quello che devono fare. Non chiedo pazienza per me, ma per i calciatori, che alla fine arriveranno a fare quello che vogliamo».
Di certo in squadra si scalpita per giocare. E così anche Stekelenburg, reduce dal brutto colpo alla testa nella gara di Milano contro lInter, sta lavorando per essere già a disposizione contro lAtalanta: «Se ci sarò? Vedremo...», le parole del portiere olandese alluscita da Trigoria. Limpressione è che non verrà rischiato. Più complicate, invece, le situazioni di Lamela e Gago. Se per lex River si continua ad alternare lavoro differenziato con la terapia per sfiammare la caviglia lesionata, il centrocampista ieri è rimasto a riposo (avverte sempre dolore al polpaccio) svolgendo fisioterapia insieme a Rosi e Okaka.