Luis può sorridere: "E' la strada giusta"

28/09/2011 alle 09:28.

IL MESSAGGERO (S. CARINA) - E’ stato bravo a nascondere il disagio che provava ma ora che la vittoria è arrivata, si capisce quanto Luis Enrique abbia sofferto in questo avvio di stagione: «Allegria, finalmente abbiamo vinto. Sono stato molto contento per i ragazzi, per la società e per i tifosi che hanno visto che possiamo vincere. Il risultato è stato giusto». In re

In realtà bastava guardarlo in viso nei post-gara: volto stravolto, nemmeno fosse reduce dalle maratone da iron-man con le quali a volte si cimenta. Ora il successo dell’altra sera gli regala un po’ di tranquillità: «E’ quasi come quando uno inizia a guidare la macchina – spiega il tecnico a Roma Channel - all’inizio guardi come mettere le marce e poi, dopo un po’, inizi a farlo senza pensarci. Per noi è lo stesso: vogliamo fare la partita sempre, in ogni stadio, e questo non è facile. Stiamo comunque percorrendo la strada giusta, mancano ancora i risultato lo so, ma spero che la vittoria contro il Parma ci serva per guadagnare fiducia e affrontare il match di sabato all’Olimpico in ottime condizioni».

Attenzione però a distrarsi. A sentire l’allenatore non c’è pericolo: «La squadra ha fame e voglia di vincere, speriamo che arrivino altri risultati e che la fiducia cresca sempre di più. Io sono sicurissimo di cosa dobbiamo fare per crescere ma in questo sport, che non è una scienza, a volte il lavoro non porta ai risultati e in questo caso è normale che ci sia tensione. Credo, però, si inizi a vedere qualcosa e sono ottimista. Chiedo solo un po’ di pazienza, soprattutto nelle gare casalinghe: i calciatori devono capire bene tutto quello che devono fare. Non chiedo pazienza per me, ma per i calciatori, che alla fine arriveranno a fare quello che vogliamo».

Di certo in squadra si scalpita per giocare. E così anche Stekelenburg, reduce dal brutto colpo alla testa nella gara di Milano contro l’Inter, sta lavorando per essere già a disposizione contro l’Atalanta: «Se ci sarò? Vedremo...», le parole del olandese all’uscita da Trigoria. L’impressione è che non verrà rischiato. Più complicate, invece, le situazioni di Lamela e Gago. Se per l’ex River si continua ad alternare lavoro differenziato con la terapia per sfiammare la caviglia lesionata, il centrocampista ieri è rimasto a riposo (avverte sempre dolore al polpaccio) svolgendo fisioterapia insieme a Rosi e Okaka.